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La frase di Bertolt Brecht sulla la natura ferina dell’uomo

La frase di Bertolt Brecht offre una provocatoria riflessione sulla natura dell'umanità e sulle forze che ne determinano la sopravvivenza e l'evoluzione.

La frase di Bertolt Brecht offre una provocatoria riflessione sulla natura dell’umanità e sulle forze che ne determinano la sopravvivenza e l’evoluzione. Brecht, noto per il suo teatro impegnato e il suo approccio critico alla società, riesce in poche parole a sintetizzare una visione del mondo intrisa di realismo e, al contempo, di profonda amarezza.

“Per una volta non dovreste provare a travisare i fatti: il genere umano viene tenuto vivo da atti bestiali.”

Bertolt Brecht ricorda a tutti noi la nostra indole alla sopraffazione

L’idea che gli esseri umani siano mantenuti in vita da “atti bestiali” può sembrare, a prima vista, un’esagerazione o una provocazione. Tuttavia, se consideriamo la storia dell’umanità, questa affermazione assume una dimensione inquietante ma veritiera. La sopravvivenza della nostra specie è stata spesso garantita non dalla bontà e dalla compassione, ma dalla violenza, dall’istinto di autoconservazione e dalla capacità di sopraffare gli altri.

In un mondo in cui le risorse sono limitate, la lotta per la sopravvivenza ha spesso portato a conflitti, guerre e scontri tra individui e nazioni. Gli “atti bestiali” di cui parla Brecht possono essere visti come quelle azioni che, sebbene moralmente discutibili, sono state necessarie per garantire la continuità della vita umana. Le guerre, pur nella loro brutalità, hanno spesso determinato la nascita di nuove società e civiltà; la conquista e la colonizzazione, nonostante il loro pesante carico di violenza e oppressione, hanno contribuito a plasmare il mondo come lo conosciamo oggi.

La frase di Bertolt Brecht ci costringe a confrontarci con l’ambivalenza intrinseca della natura umana. Da un lato, gli esseri umani sono capaci di atti di estrema crudeltà, dall’altro, sono anche in grado di compassione, empatia e amore. Questa dualità è ciò che rende l’essere umano una creatura complessa e contraddittoria.

Nella sua opera teatrale e nei suoi scritti, Brecht ha spesso esplorato questa dualità, mettendo in luce come le azioni umane siano spesso guidate da interessi egoistici e dalla necessità di sopravvivere, ma anche da ideali di giustizia e solidarietà. Il riconoscimento degli “atti bestiali” come parte integrante della condizione umana non deve essere inteso come una giustificazione della violenza, ma piuttosto come un invito a riconoscere e comprendere le forze oscure che operano nella nostra società e dentro di noi.

La Critica alla Società e al Potere

Oltre a riflettere sulla natura umana, la frase di Bertolt Brecht può essere letta come una critica alla società e al modo in cui il potere viene esercitato. In molti contesti storici, coloro che detengono il potere hanno usato la violenza e l’oppressione come strumenti per mantenere il controllo e garantire la propria sopravvivenza politica ed economica. Gli “atti bestiali” a cui fa riferimento Bertolt Brecht potrebbero quindi essere visti come le azioni di coloro che, per mantenere il loro dominio, sono disposti a sacrificare la dignità e la vita degli altri.

Bertolt Brecht, che visse durante l’ascesa del nazismo e l’orrore della Seconda Guerra Mondiale, era ben consapevole di come il potere possa corrompere e di come la sopravvivenza del genere umano, o almeno di una parte di esso, sia spesso ottenuta a scapito di grandi sofferenze. La sua frase, quindi, è anche un monito contro il pericolo di ignorare o travisare i fatti storici e sociali per confortare le nostre coscienze.

Se accettiamo che il genere umano è mantenuto in vita anche attraverso atti bestiali, la domanda successiva diventa: cosa possiamo fare per cambiare questa realtà? Bertolt Brecht ci invita a non chiudere gli occhi di fronte alla realtà, ma a confrontarci con essa in modo critico. La consapevolezza dei nostri lati oscuri non deve portarci alla disperazione o al cinismo, ma piuttosto a una riflessione su come possiamo superare queste tendenze distruttive.

In un mondo che continua a essere segnato da conflitti, ingiustizie e disuguaglianze, la sfida è quella di trovare modi per trasformare la nostra natura e le nostre società in direzioni più positive. Ciò richiede un impegno collettivo per promuovere la giustizia, l’uguaglianza e la pace, e per ridurre la dipendenza dagli “atti bestiali” come mezzo di sopravvivenza.

La frase di Bertolt Brecht ci mette di fronte a una verità scomoda ma essenziale: la storia umana è intrisa di violenza e crudeltà, ma è anche una storia di sopravvivenza e resilienza. Riconoscere questa realtà è il primo passo per costruire un futuro in cui il genere umano possa prosperare nonostante, e forse proprio grazie, alla consapevolezza dei suoi limiti e delle sue contraddizioni.

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