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La lettera di Tolkien sul rapporto d’amicizia tra uomo e donna

MILANO – Esiste l’amicizia tra uomo  e donna? Il leggendario Tolkien ha provato a dare una risposta a questo quesito immortale attraverso una lunga lunga lettera indirizzata al figlio Michael nel marzo del 1941. (Tratta da il Blog “Come Gesù”).

 

Il rapporto tra uomo e donna può essere puramente fisico (in realtà, naturalmente, non è possibile: ma intendo dire che ci si può rifiutare di prendere in considerazione altre cose, a tutto svantaggio dell’anima (e del corpo) di entrambi); oppure «amichevole»; oppure si può essere «amanti» (impegnando e mescolando tutta la propria capacità affettiva e le energie della mente e del corpo in una complessa emozione fortemente caratterizzata e vivificata dal sesso). Questo nostro mondo è immorale. Lo spostamento dell’istinto sessuale è uno dei sintomi principali della Caduta. Il mondo è andato sempre peggio di epoca in epoca. Le varie forme sociali cambiano e ogni nuova moda comporta particolari pericoli: ma il «duro spirito della concupiscenza» ha percorso ogni strada e siede sogghignando in ogni casa, da quando Adamo è caduto. Lasceremo da parte le conseguenze «immorali». In queste tu non desideri essere trascinato. Alla rinuncia non sei portato. «Amicizia», allora? In questo mondo corrotto l’«amicizia », che dovrebbe essere possibile fra tutti gli esseri umani, è virtualmente impossibile tra uomo e donna. Il diavolo è infinitamente ingegnoso e il sesso è la sua arma preferita. È abilissimo nel catturarti usando mezzi generosi, romantici o teneri, tanto quanto mezzi più bassi e animali. Spesso si è tentato di instaurare questa «amicizia»: da una parte o dall’ altra quasi sempre fallisce. Più avanti nella vita, quando gli impulsi sessuali si calmano, forse è possibile. Può instaurarsi fra i santi. Alle persone normali capita solo raramente: due intelligenze che abbiano una vera affinità mentale e spirituale possono avere un corpo femminile e uno maschile e desiderare di realizzare un’«amicizia» indipendentemente dal sesso. Ma nessuno può farci conto. Uno dei due partner deluderà l’altro (o l’altra) innamorandosi. Ma di solito (di norma) un giovanotto non vuole davvero «amicizia», anche se lo afferma. Di solito è cosi per molti giovani. Un giovane vuole l’amore: innocentemente e tuttavia irresponsabilmente, forse. Allas! Allas! that ever love was sinne! come dice Chaucer. Quindi, nel caso di un giovane cristiano e consapevole che esiste il peccato, è bene sapere come comportarsi.”

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