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La lettera di rifiuto a George Orwell per “La fattoria degli animali”

MILANO – Ecco una delle lettere di rifiuto di pubblicazione più famose di sempre. Fu una posizione critica nei confronti dell’Unione Sovietica l’ostacolo che si frappose tra “La fattoria degli animali di George Orwell e la sua pubblicazione. La lettera di rifiuto non attacca la narrazione e lo stile usato dall’autore, ma il punto di vista di George Orwell nel descrivere la situazione politica a lui contemporanea. Nel 1944, anno del rifiuto alla pubblicazione dell’opera da parte di Faber&Faber, la Seconda guerra mondiale era ancora in corso e un delicato sistema di alleanze che interessava anche la Gran Bretagna. Ecco la lettera tratta da Book To Book.

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Concordiamo che sia un notevole scritto, che la favola è trattata con grande abilità e che la narrazione di per sé mantiene vivo l’interesse: qualcosa che pochi autori sono riusciti a raggiungere, da Gulliver in poi. Tuttavia, non siamo convinti (…) che questo sia il giusto punto di vista da cui criticare l’attuale situazione politica. (…) I suoi maiali sono molto più intelligenti degli altri animali, e perciò sono i più qualificati per gestire la fattoria – in realtà, non ci sarebbe potuta essere alcuna Fattoria degli Animali senza di loro: quindi, qualcuno potrebbe sostenere che serva non più comunismo ma più maiali dotati di più senso civico. Sono molto dispiaciuto, perché chiunque pubblichi questo romanzo avrà naturalmente l’opportunità di pubblicare i suoi lavori futuri: e ho molta considerazione per i suoi lavori, perché lei è un esempio di scrittura di fondamentale integrità

Faber & Faber – Valerie Eliot 

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