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La lettera di 96 donne turche al mondo intero

MILANO – La Turchia รจ sotto la lente di ingrandimento di tutto il mondo. Non solo per il colpo di stato che ha sconvolto il Paese e tutto il mondo, ma per le conseguenze. Nei giorni immediatamente successivi sono incominciate le epurazioni del Presidente Erdogan che hanno colpito non solo le forze militari, ma anche migliaia di docenti e e decine di giornalisti. Questi provvedimenti hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo perchรฉ molti ci hanno visto un duro attentato alla democrazia.

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LA LETTERA – Le donne turche e italo – turche residenti in Turchia si sono sentite di scrivere una lettera in seguito alla disinformazione che, secondo loro, viene svolta nei confronti del Paese in cui vivono. “Tra le cose su cui si sta facendo disinformazione c’รจ anche la condizione femminile nel nostro Paese”. La lettera delle 96 donne turche vuole cosรฌ fare chiarezza sulla condizione della donna in un Paese in cui sembrano essere sempre piรน minate le libertร  fondamentali. Leggiamo insieme questa interessantissima testo grazie al Corriere della Sera.

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L’APPELLO DELLE DONNE TURCHE –ย Il primo puntoย importanteย da sottolineare che le donne turche rifiutano ogni tipo di sottomissione,ย “Scrivo a nome di un nutrito gruppo di donne italiane, italo – turche e turche residenti in Turchia. Nellโ€™ ultima settimana, in seguito agli avvenimenti politici del 15 Luglio, la Turchia sta subendo un attacco mediatico su tutti i frontiย […] Tra i tanti argomenti su cui si sta facendo disinformazione, cโ€™รจ anche la condizione femminile in questo Paese, ed รจ proprio a questo proposito che vi scrivo. Rifiutiamo categoricamente lโ€™immagine generica della donna sottomessa, perseguitata e obbligata a indossare veli che si sta cercando di far passare in questi giorni sui quotidiani italiani.ย 

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“NESSUN POSTO E’ IL PARADISO DELLE DONNE” – […]ย Ovviamente questo non venga interpretato come ยซquesto รจ il paradiso delle donneยป, poichรฉ purtroppo oggi non lo รจ nessun posto al mondo. Ma l’immagine della donna sottomessa e perseguitata fatta passare come assoluta in questi giorni non corrisponde esattamente alla realtร  della Turchia contemporanea. Soprattutto, non risulta nell’agenda di governo alcun piano di sottomissione e degradazione della donna o alcun progetto di promozione della religione islamica, perchรฉ la Turchia รจ giร  un Paese musulmano. Lo รจ sempre stato. รˆ un Paese il cui 94% della popolazione รจ di religione islamica. Esiste sรฌ in Turchia – fin dai primi anni della fondazione della Repubblica – una minoranza che inneggia al radicalismo islamico, tuttavia non si รจ mai affermata quale forza parlamentare in nessuna tornata elettorale, attestandosi sempre al 6-7%.

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LO SCOPO DELLA LETTERA – Si potrebbe dire ancora tanto altro in merito, ma lo scopo di questa lettera รจ far arrivare un messaggio e delle informazioni che siano corrette, almeno da questo punto di vista: qui in Turchia conviviamo donne col velo e senza, dagli abiti succinti e dall’abbigliamento morigerato. La nostra vita quotidiana, anche se scossa, non รฉ cambiata in seguito agli eventi del 15 luglio. Quello che si faceva prima si fa ora: uscire, andare al lavoro, mettere gli short, fare la spesa,invitare gli amici, andare in piscina, in palestra, al corso di zumba, di dรฉcoupage, in bicicletta, sui pattini, fare footing, tennis, danza latina…e perfino selfie! Senza che tutto ciรฒ interferisca con la nostra libertร  e i nostri diritti in quanto donne.ย  Ovviamente questo si evince di piรน in cittร  grandi come Istanbul, dove รจ possibile vedere molte donne ยซcoperteยป (ma non necessariamente sottomesse) e tante altre ยซscoperteยป.

In seguito ai fatti del 15 luglio, le autoritร  stanno battendo a tappeto ogni istituzione alla ricerca dei colpevoli, interessando ovviamente tutti i campi fondamentali dello stato: magistrature, istruzione, milizia… ma questo non vuol dire che siamo in pericolo, non significa che solo per il motivo di essere insegnante o avvocato qualcuno ci venga a mettere le manette! รˆ pericolossissimo generalizzare su questo. (Ricordiamo i maxi processi in Italia, manipulite, o il polverone dalla p2, o gladio.. .in proporzione alla gravitร  siamo sullo stesso piano)
In sostanza vogliamo far sentire anche la nostra veritร , quella di donne che continuano la loro vita quotidiana e alle quali non รจ stato tolto nulla nรฉ prima nรฉ dopo il tentato golpe. Desideriamo che la nostra voce si senta e che attraverso i media arrivi fino alle nostre cittร , alle nostre famiglie che imbibite del terrorismo mediatico sono spaventate fino a non credere alle nostre parole e a farci domande quali ยซ… ma potete circolare?ยป oppure ยซavete da mangiare?ยป e ancora ยซ… e ora che fai? Torni?ยป.

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