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La lettera d’amore di Anton Cechov a Olga Knipper

MILANO –ย Nel settembre 1898, Anton Cechov si trasferรฌ a Jalta, in Crimea, dove i malati di petto passavano i mesi dโ€™inverno. Quell’anno finalmente la sua opera Il gabbiano riceve il meritato successo grazie allโ€™allestimento della compagnia di Stanislavskij. In questโ€™occasione, nei panni di Arkadina cโ€™รจ unโ€™attrice tedesca, tale Olga Knipper, destinata a stravolgere il cuore di Cechov. Quattrocento lettere raccontano sei anni dโ€™amore tra Anton e Olga, gli ultimi sei anni di vita del grande autore russo, morto di tisi allโ€™etร  di quarantaquattro anni. Leggiamo insieme questa lettera tratta da La Stampa, simbolo del loro amore

 

“Cara Olguccia!

Io arriverรฒ i primi giorni di maggio. Non appena ricevi il telegramma, va’ subito all’albergo ยซ Dresden ยป e informati se รจ libera la stanza n. 45 cioรจ, in altre parole, fissa una qualsiasi stanzuccia a buon mercato…

Se mi dai parola che non ci sarร  a Mosca anima viva che sappia del nostro matrimonio, finchรฉ non avrร  avuto luogo, allora ti sposo il giorno stesso del mio arrivo. Non so perchรฉ, ho una paura terribile degli sposalizi, delle congratulazioni, dello champagne che bisogna tenere in mano e nello stesso tempo sorridere con aria vaga. Dalla chiesa vorrei andare non a casa, ma partire direttamente per Zvenigorod. Oppure sposarci a Zvenigorod. Pensaci, pensaci, tesoro! Sei ben una donna giudiziosa tu, dicono.

A Yalta il tempo รจ piuttosto lurido. Vento furioso. Le rose fioriscono, ma poco; ma piรน in lร  avranno una ricca fioritura. I giaggioli sono splendidi.

Ho tutto in ordine, tutto, all’infuori d’una sciocchezzuola: la salute…

T’abbraccio, Olguccia.”

Antรฒn Cechov

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