Wikipedia è oscurata per protesta contro la legge sul copyright

10 Ottobre 2019

Per tutta la giornata di oggi le pagine Wikipedia saranno oscurate per protestare contro la riforma della legge sul copyright

Wikipedia è oscurata per protesta contro la legge sul copyright

MILANO – Ve ne sarete già accorti: se provate ad accedere a qualunque pagina di Wikipedia vi trovate davanti a una schermata nera unica su cui campeggia un messaggio che chiede di mobilitarsi contro l’approvazione della nuova legge europea sul copyright.

Questo il messaggio di Wikipedia:

“Il 26 marzo il Parlamento europeo voterà su una nuova direttiva sul diritto d’autore. La direttiva imporrà ulteriori oneri di licenza ai siti web che raccolgono e organizzano le notizie (articolo 11), e forzerà le piattaforme a scansionare tutti i materiali caricati dagli utenti e bloccare automaticamente quelli contenenti elementi potenzialmente sottoposti a diritti d’autore (articolo 13).

Entrambi questi articoli rischiano di colpire in modo rilevante la libertà di espressione e la partecipazione online. Nonostante Wikipedia non sia direttamente toccata da queste norme, il nostro progetto è parte integrante dell’ecosistema di internet. Gli articoli 11 e 13 indebolirebbero il web, e indebolirebbero Wikipedia.

Il voto è imminente.

Per favore, dedica due minuti del tuo tempo a contattare i tuoi rappresentanti nel Parlamento europeo e dir loro che non puoi appoggiare una direttiva che contenga l’articolo 11 o l’articolo 13.”

Segue un link da cliccare per contattare gli eurodeputati italiani. La protesta sarà attiva per l’intera giornata e vedrà oscurate tutte le pagine Wikipedia.

La riforma sul copyright è stata oggetto di numerose polemiche negli ultimi mesi, soprattutto per quanto riguarda i due articoli incriminati (11 e 13). Era stata approvata dal Parlamento Europeo a settembre 2018, ma i negoziati con il Consiglio dell’UE si erano bloccati a gennaio a causa dell’opposizione di diversi paesi: Germania, Polonia, Belgio, Italia, Svezia, Finlandia, Slovenia, Ungheria e Paesi Bassi. L’approvazione definitiva però non è ancora certa, visto che i parlamentari europei contrari alla riforma proveranno a respingerla anche nell’ultima votazione prevista al Parlamento Europeo per il 26 marzo.

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