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Weekend a Perugia, i luoghi e le mostre da non perdere nel cuore dell’Umbria

Vi trovate in Umbria, magari proprio in quel di Perugia? Ecco le attrazioni, i luoghi e le mostre da non perdere questo fine settimana per viaggiare all'insegna di arte e cultura.

All’inizio era un insediamento umbro. Poi gli Etruschi la rifondarono donandole la conformazione e l’anima che ancora oggi possiamo ritrovare visitandola: Perugia, capoluogo di una delle regioni più belle e caratteristiche d’Italia, è fra i luoghi da vedere almeno una volta nella vita.

Se proprio questo fine settimana vi trovate in zona e avete voglia di perdervi per le strade della città ma senza rinunciare a un tuffo nel mondo dell’arte e della cultura, ecco la guida che fa per voi.

Cosa vedere a Perugia

Non ci sono dubbi: Perugia è un gioiello che si svela agli occhi di viaggiatori e avventori fortuiti, ma il suo fascino resta intatto anche per chi la vive ogni giorno, innamorato del suo aspetto fuori dallo spazio e dal tempo. Il capoluogo dell’Umbria ha infatti un’anima antica e un aspetto che la fa sembrare, sebbene siamo molto distanti nel tempo, a un borgo medievale, provvisto di fortificazioni, rocche ed edifici monumentali.

Da dove cominciare per godersi tutta la bellezza di questa città magica? Vi suggeriamo di recarvi in centro e perdervi fra le sue strade. Scoprirete la suggestiva Fontana Maggiore, che con la sua pietra rosa e bianca testimonia la storia antica della città; l’acquedotto che, anticamente costruito per fornire l’acqua alla città, adesso offre una splendida passeggiata panoramica; Porta Sant’Angelo e tutto il percorso che vi porterà alla Cattedrale di San Lorenzo, capolavoro architettonico che troneggia sul centro storico della città.

A Perugia troverete anche una rocca, fortezza commissionata da Papa Paolo III e realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane allo scopo di rendere la città sicura e di creare, così, un rifugio efficiente come lo era stato Castel Sant’Angelo. Il ricordo del Sacco di Roma era ancora vivo, e nessuno si preoccupò del fatto che la costruzione della Rocca Paolina rese necessaria la distruzione di più di cento case ma anche di monasteri e chiese.

I musei e le mostre da visitare a Perugia

“L’ora del Perugino. Viaggio nel Rinascimento e nell’arte umbra con il meglio Maestro d’Italia”

Un percorso guidato, alla Galleria nazionale dell’Umbria, che racconta, attraverso i principali capolavori esposti, il “fenomeno” Pietro Vannucci detto il Perugino: l’arte in Umbria prima del suo successo, i maestri che lo hanno influenzato, lo stile diventato un modello, la bottega, la parabola della sua pittura.

Questo interessante percorso guidato dedicato al Perugino rappresenta un’occasione unica per scoprire la produzione artistica di uno dei maestri più importanti del XV secolo.

Si tratta di visite guidate che hanno luogo ogni domenica del mese di agosto a partire dalle ore 11. Per partecipare, è necessario arrivare al museo con qualche minuto di anticipo.

“Umbria Jazz. 1973 – 2023”

L’Umbria jazz è una di quelle iniziative che ogni anno attirano un gran numero di viaggiatori nella regione. La Galleria nazionale dell’Umbria ha dedicato all’evento una splendida mostra fotografica che, se vi trovate a Perugia, non potete non visitare.

Il 1973 è una data spartiacque: c’è un prima e c’è un dopo.

In mezzo c’è la nascita di Umbria Jazz, un’impresa nata dalla visione di Carlo Pagnotta: da quel 23 agosto la manifestazione è cresciuta fino a occupare il posto d’onore nel suo genere sulla scena nazionale e internazionale. Oggi, accogliendo il cambiamento come fisiologicamente naturale e necessario, la rassegna osserva l’innovazione e la declina senza mai perdere quell’aura di autenticità che la rende unica.

La mostra Umbria Jazz. 1973 – 2023 nasce, di fatto, nel 2016 quando ci si è resi conto che la cultura ha modi di raccontarsi diversi, capaci di salire scale parallele le quali, a differenze delle rette, si incontrano: il progetto Jazz goes to Museum è l’habitat naturale di sue espressioni artistiche diverse; è la fusione delle rispettive peculiarità in una sola melodia.

Il Museo archeologico dell’Umbria

Appassionati di archeologia? Se vi trovate a Perugia, dovete fare un salto al Museo archeologico dell’Umbria.

Il Museo ha sede, dal 1948, nel complesso architettonico di San Domenico, la cui costruzione ha inizio con la fondazione dell’ordine domenicano, nel 1233. Alla fine del Cinquecento viene completato il chiostro grande e aggiunto il piano porticato. Pochi anni dopo è edificato l’oratorio della confraternita, un grande ambiente voltato e riccamente affrescato.

Durante l’occupazione napoleonica il convento si trasforma in caserma militare; con la Restaurazione è restituito ai frati. La demanializzazione dei beni ecclesiastici, dopo l’Unità d’Italia, consegna il complesso all’autorità militare che lo adatta alle proprie esigenze, sconvolgendone l’uso. Tale utilizzo durerà quasi un secolo. Nel 1957 le collezioni dei Musei Civici, sparse in varie sedi, sono qui riunite da Umberto Calzoni dopo una lunga traversia burocratica, e diventano proprietà statali. Nasce il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria.

Nel chiostro del convento, in un ambiente sotterraneo accanto all’ingresso, è stata ricostruita la Tomba dei cai cutu (III-I sec. a.C.), con la collocazione dei corredi funerari.

Attorno alle pareti del chiostro sono collocate urne provenienti dalle necropoli ellenistiche di Perugia e materiali romani, oltre alle epigrafi che ricordano la rinascita di Perugia (Perusia restituta) dopo la distruzione seguita alla guerra che la oppose ad Ottaviano nel 41 a.C.
Nella sala limitrofa alla scalinata che conduce al piano superiore è allestita una mostra permanente sui miti presenti nelle sculture romane proposte all’attenzione dei visitatori.

Nel loggiato superiore sono allineate le urne di travertino provenienti dalle necropoli perugine, caratteristica produzione dell’artigianato etrusco in età ellenistica. Un nuovo spazio espositivo accoglie inoltre urne e materiali della Tomba dei cacni, oggetto di recupero da parte dei carabinieri del nucleo protezione patrimonio culturale.

Sullo stesso piano è allestita la sala con gli amuleti antichi e moderni, della collezione Bellucci, il Gabinetto Numismatico oltre all’esposizione di Oreficerie e tesoretti monetali. Una sala è stata inoltre allestita con l’eccezionale complesso di bronzi etruschi provenienti da San Mariano.

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