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Violenza di genere e femminicidio, parliamone e ripartiamo da qui

Dopo gli ultimi casi di cronaca ed in vista della giornata contro la violenza sulle donne, parliamo di violenza di genere e di femminicidio e ripartiamo da una nuova cultura.

Uccisioni legate al genere (femminicidio) rappresentano la manifestazione più brutale ed estrema della violenza contro le donne e le ragazze. Definito come un omicidio intenzionale con una motivazione legata al genere, il femminicidio può essere alimentato da ruoli di genere stereotipati, discriminazione verso le donne e le ragazze, relazioni di potere diseguali tra donne e uomini o dannose norme sociali.

Nonostante decenni di attivismo da parte delle organizzazioni per i diritti delle donne, nonché una crescente consapevolezza e azione degli Stati, le prove disponibili mostrano che i progressi nel fermare tale violenza sono stati profondamente inadeguati. E siamo ancora qui, a parlare, pieni e piene di rabbia e dolore.

Abbiamo parlato di violenza di genere anche in una puntata di Culture Days, insieme a Stella Grillo:

3 punti chiave per riflettere sulla violenza di genere

La violenza di genere è un fenomeno complesso e dovrebbero, per comprenderlo al meglio, essere presi in esame tanti aspetti della nostra cultura e della nostra società. Società basata su uno schema patriarcale schiacciante, che vede quasi come naturale l’oppressione e il controllo degli uomini sulle donne.

Che si sentono, così, legittimati persino a porre fine di una vita. Società impregnata di quella cultura dello stupro dove ogni abuso di potere maschile viene persino romanticizzato, figuriamoci visto. Figuriamoci denunciato. In loop continuo dove l’ascolto e la tutela delle donne viene sempre meno, dove ogni uomo continua a deresponsabilizzarsi e dove chi compie violenza o un femminicidio viene ancora chiamato “mostro”.

E ci rendiamo conto che non sono così. Perché sono gli uomini intorno a noi. Sono gli uomini che stanno insieme a noi. E se non scardiamo la cultura che permette loro di nascondersi dietro le sembianza del “bravo ragazzo”, non ne usciremo.

  1. Donne e ragazze sono più propense a essere uccise da chi è loro più vicino

Nel 2022, circa 48.800 donne e ragazze in tutto il mondo sono state uccise dai loro partner intimi o da altri membri della famiglia (inclusi padri, madri, zii e fratelli). Ciò significa che, in media, più di 133 donne o ragazze vengono uccise ogni giorno da qualcuno della propria famiglia. Partner intimi attuali e ex sono di gran lunga i colpevoli più probabili del femminicidio, rappresentando in media il 55 per cento di tutte le uccisioni legate al partner intimo e alla famiglia. 105, solo in Italia, dall’inizio del 2023. Ben una ogni 72 ore.

Quest’anno è stato registrato il numero più alto di omicidi intenzionali totali di donne, indicando che il mondo sta fallendo nel fermare morti che potrebbero essere prevenute attraverso l’intervento tempestivo e una giustizia sensibili al genere, e l’accesso a supporto e protezione centrati sulla sopravvissuta.

  1. Il femminicidio è un problema universale

Come tutte le forme di violenza di genere contro le donne e le ragazze, il femminicidio è un problema che colpisce ogni paese e territorio del globo. Secondo il nuovo rapporto, nel 2022 l’Africa ha registrato il maggior numero assoluto di uccisioni femminili legate al partner intimo e alla famiglia con un numero stimato di 20.000 vittime; seguita da 18.400 in Asia; 7.900 nelle Americhe; 2.300 in Europa; e 200 in Oceania.

Corretto per la dimensione totale della popolazione, i dati disponibili mostrano che nel 2022, 2,8 donne e ragazze su 100.000 sono state uccise da un partner intimo o un membro della famiglia in Africa; rispetto a 1,5 nelle Americhe; 1,1 in Oceania; 0,8 in Asia; e 0,6 in Europa.

  1. La vera portata del femminicidio è probabilmente molto più grande

Sebbene i numeri presentati nel rapporto siano allarmanti, rappresentano solo la punta dell’iceberg. Troppe vittime di femminicidio rimangono ancora non contate: per circa quattro omicidi intenzionali su dieci di donne e ragazze, non c’è abbastanza informazione per identificarli come uccisioni legate al genere a causa della variabilità nazionale nelle pratiche di registrazione e indagine della giustizia penale.

In molti casi, solo gli omicidi legati al genere perpetrati da un partner intimo o un membro della famiglia vengono conteggiati come femminicidi, ma sappiamo che le uccisioni legate al genere si verificano in molti contesti al di là della sfera privata. Possono essere legate a stupri o violenze sessuali da parte di qualcuno sconosciuto alla vittima; collegate a pratiche dannose come la mutilazione genitale femminile o i cosiddetti omicidi d’onore; risultato di crimini d’odio legati all’orientamento sessuale o all’identità di genere; o correlate a conflitti armati, gang, tratta di esseri umani e altre forme di criminalità organizzata.

Assicurare la disponibilità di dati disaggregati e completi è fondamentale per rafforzare le misure di prevenzione, protezione e risposta al femminicidio, nonché l’accesso alla giustizia. Per superare le attuali limitazioni nella raccolta di dati, l’UNODC e ONU Donne hanno sviluppato il quadro statistico per la misurazione dell’uccisione legata al genere di donne e ragazze (“femminicidio”), approvato dalla Commissione Statistica delle Nazioni Unite nel marzo 2022.

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