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Venezia, i luoghi e le mostre da visitare nel weekend della Mostra del Cinema

Questo fine settimana si conclude l'ottantunesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Per l'occasione, ti portiamo alla scoperta della città.

Venezia è una città più unica che rara. In questi giorni si trova sui giornali e sui telegiornali di tutto il mondo, ma anche sulle piattaforme social, per via dell’ottantunesima edizione della Mostra del Cinema, il festival cinematografico più antico del mondo, nonché uno fra i più famosi e acclamati.

Per l’occasione, scopriamo insieme le attrattive e le mostre che la città offre in questo fine settimana che coinciderà con la conclusione dell’importante festival.

I luoghi iconici di Venezia

Piazza San Marco e la Basilica

Venezia, la città lagunare edificata sull’acqua, accoglie ogni giorno innumerevoli turisti che giungono per ammirare le sue bellezze: palazzi nobiliari, chiese, splendidi edifici posti sulle sponde dei canali che la rendono una città unica in tutto il mondo, le sue gondole, i suoi profumi, le opere artistiche e mille curiosità che la rendono unica e inimitabile.

Principale luogo di attrazione della città è la splendida Piazza San Marco. Passeggiando per la piazza è possibile ammirare monumenti che hanno contribuito a creare il patrimonio artistico della città che, ancora oggi, viene chiamata il “Salotto d’Europa”.

Tra gli edifici più importanti che si possono ammirare figura la Basilica di San Marco, cattedrale della città. Può tranquillamente essere definita il simbolo della città e si contraddistingue per lo stile romanico e bizantino. Un altro nome con cui viene chiamata la Basilica è “Cattedrale d’oro” per la presenza dei mosaici, realizzati appunto con tessere di oro, presenti anche sui soffitti.

Il campanile di Venezia

Altrettanto noto e simbolico è il campanile inserito in Piazza San Marco che viene chiamato dai veneziani “il padrone di casa”. Sfiora i 100 metri d’altezza ed è tra i più alti d’Italia. Molto suggestiva la vista da questo insuperabile punto panoramico, che ha rapito persino Goethe. Nel mese di settembre 1786, lo scrittore arrivò in visita nella città lagunare e salì sul campanile. Da lì poté ammirare per la prima volta il mare. Lo raccontò all’interno del suo “Viaggio in Italia”:

“Oggi mi sono fatta un’idea ancora più approfondita di Venezia, acquistandone la pianta. Dopo averla studiata più o meno, salii sul campanile di San Marco, dal quale lo sguardo abbraccia uno spettacolo unico. Era circa mezzogiorno e il sole splendeva luminoso, tanto che non ebbi bisogno del cannocchiale per distinguere esattamente cose vicine e lontane. La marea copriva la laguna, e quando mi volsi a guardare il cosiddetto Lido […] vidi per la prima volta il mare e su di esso alcune vele”.

Le Procuratie

Proseguendo nella piazza si incontrano le maestose Procuratie. Si tratta di splendidi edifici che occupano la Piazza su tre lati. Sono state edificate nel XVI secolo e prendono il nome dal fatto che i Procuratori alloggiavano in questi splendidi palazzi quando venivano in visita in città.

Il Palazzo Ducale

Contiguo alla Basilica di San Marco si trova il Palazzo Ducale, un vero capolavoro del Gotico veneziano. Il Palazzo costituiva l’antica sede del Doge e delle magistrature di Venezia. Oggi è sede del Museo Civico di Palazzo Ducale e di una parte della Fondazione dei Musei Civici di Venezia.

Il Ponte di Rialto

Il Ponte di Rialto è il più noto dei quattro che attraversano il Canal Grande di Venezia. Il primo “Ponte di Rialto” era costituito da barche affiancate che permettevano il passaggio pedonale da un lato all’altro del fiume. Ma il mercato crescente di merci e beni preziosi si sviluppò in fretta e Rialto divenne uno dei quartieri più trafficati della città.

Era necessario costruire un ponte vero e il primo fu costruito nel 1250. Tra varie vicissitudini, crolli e ricostruzioni, l’attuale aspetto del Ponte è dovuto al progetto e alla realizzazione del 1591.

Le mostre in corso da non perdere

Jean Cocteau al Guggenheim Museum

Imperdibile per gli amanti dell’arte che transitano a Venezia è una visita alla Collezione Guggenheim, il maggior museo italiano di arte europea e americana della prima metà del Novecento. Nata come casa privata di Peggy Guggenheim, che scelse come propria abitazione Palazzo Venier dei Leoni, divenne in poco tempo un museo aperto al pubblico.

Fino al 16 settembre, sarà possibile visitare una ricca esposizione temporanea dedicata al genio di Jean Cocteau che, attraverso una retrospettiva composta da circa centocinquanta opere – fra libri, documenti, riviste, arazzi, documentari, film e fotografie – racconta l’evoluzione artistica e personale di uno dei protagonisti della cultura novecentesca.

Icarus’ Dream di Angelo Accardi al Palazzo Donà delle Rose

Ami gli anni Ottanta e la sua arte colorata e vivace? Fino a metà novembre, il Palazzo Donà delle Rose ospita Icarus’ dream di Angelo Accardi, una mostra che esplora l’immaginario degli anni ’80 attraverso la chiave di lettura del Surrealismo pop.

La mostra vede la partecipazione di Gianpiero D’Alessandro, inserito da Fortune tra i Top 25 creators, direttore creativo di DrewHouse, il marchio di Justin Bieber, e collaboratore di personalità e marchi di alto profilo come Snoop Dogg, Netflix, Nike, Levi’s, Dolce & Gabbana.

Dietmar Brixy alla Biblioteca Marciana

Il Salone Sansoviniano della Biblioteca Nazionale Marciana, in Piazza San Marco, ospita una mostra dell’artista Dietmar Brixy che si ispira ai viaggi di Marco Polo.

Visitabile fino al 21 settembre, la mostra si intitola “La descrizione del mondo“:

A Venezia Brixy espone opere della serie “Happy”, “Reflect” e “Journey”, oltre a diversi tondi, le cosiddette “Bamboo Bubbles”. Le sue composizioni sono dominate da colori vibranti, che nel loro insieme appaiono come un caleidoscopio e rivelano una visione di paesaggi fantastici al loro centro. Le strutture e le forme multistrato immergono lo spettatore in un mondo che appare allo stesso tempo strano e familiare. L’opera centrale della mostra è un’installazione spaziale alta tre metri a forma di ottagono, che trasferisce il lavoro pittorico di Brixy nella terza dimensione.

Dal sito web della Biblioteca Marciana

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