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Recalcati: “L’odio è una passione lucida, colpisce al cuore il nemico”

Stasera su Rai3, torna l'appuntamento con Massimo Recalcati, che questa volta ci invita a riflettere sull'odio

Il confine, l’odio, l’ignoranza, il fanatismo, la libertà sono questi i temi che Massimo Recalcati affronta nella nuova edizione di Lessico Civile. In onda lunedì 6 aprile, alle 23.15, su Rai3, con una puntata dedicata al tema dell’odio. 

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Massimo Recalcati: “Tracciare il confine è il primo gesto della vita…”

Che cos’è il confine? E perché sentiamo il bisogno di attraversarlo? Sono solo alcune delle domande a cui Massimo Recalcati a prova a rispondere con “Lessico Civile”

Che cos’è l’odio

Nella seconda puntata di Lessico Civile, Massimo Recalcati legge in chiave psicoanalitica l’odio e ne esplora le differenze rispetto ad altri sentimenti oscuri dell’umanità. Mentre l’aggressività, la rabbia sono sentimenti impulsivi e disordinati, l’odio è una passione lucida che colpisce al cuore il nemico. L’odio è una pianificazione di annientamento. L’odio mette in atto quello che per la psicoanalisi è il fenomeno della proiezione nei confronti dell’altro, l’io proietta ciò che non accetta di se stesso. L’omofobia o la censura sono paradossalmente forme di negazione dei propri desideri inconsci. L’odio è quindi sospensione della legge della parola, evitamento delle vie tortuose del linguaggio, negazione del dialogo. Citazioni cinematografiche, letture, servizi filmati segnano la punteggiatura della lezione di Recalcati. Il consueto dibattito con il pubblico chiude la puntata. Il programma è arricchitoda un intervento sull’odio della filosofa Laura Boella.

Lessico Civile

Lessico civile appunto, in un’epoca in cui la psicoanalisi può essere la chiave di lettura migliore per approcciare i fenomeni collettivi. Fenomeni caratterizzati da rapidi cambiamenti e da una percezione diffusa di caos. Più che la psiche individuale qui è centrale la psiche collettiva. Massimo Recalcati ci propone, dunque, una lettura originale di quella che il padre della psicoanalisi Freud definiva “Psicopatologia delle Masse” nel celebre saggio del 1926.

 
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