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Ponte dell’immacolata, cosa visitare a Napoli e dintorni

Spesso prediletta come meta estiva, Napoli è una città che offre tanto anche d'inverno, specialmente a ridosso delle festività natalizie. Scopriamo 5 attività suggerite in occasione del Ponte dell'Immacolata

Per il Ponte dell’Immacolata 2023, 5 luoghi da visitare in un territorio ricco di tradizioni e cultura.

“Vedi Napoli e poi muori”: così scriveva Goethe, dopo aver visitato il capoluogo partenopeo. E aveva ragione da vendere. Napoli, con il suo fascino atavico, è capace di irretire e ammaliare i suoi visitatori.

I luoghi belli come il sole e quelli misteriosi e bui, gli scorci che si aprono alla vastità del mare e i vicoli ombrosi, stretti e pullulanti di gente.

E sebbene di solito venga scelta come meta per le vacanze primaverili o estive, con questo articolo vi dimostreremo che Napoli e i suoi dintorni rappresentano la scelta perfetta per trascorrere un fine settimana invernale in piena regola, magari proprio il “Ponte dell’Immacolata” di questi giorni, inebriati dalle atmosfere natalizie.

Ponte dell’Immacolata a Napoli e dintorni, 5 appuntamenti da non perdere

Immancabili i mercatini di Natale

Giungono alla quinta edizione i Mercatini di Natale allestiti all’interno degli spazi del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Quale occasione migliore del Ponte dell’Immacolata per visitarli?

Con le caratteristiche casette in legno e tutte le decorazioni che hanno reso celebri e amati i mercatini natalizi in tutto il nord Europa, l’iniziativa napoletana vi porterà alla scoperta della cultura enogastronomica e artigianale di una zona d’Italia che in tal senso ha molto da offrire.

Con musica, spettacoli, odori e sapori di un tempo, i mercatini di Natale vi faranno conoscere una Napoli diversa.

… e la visita al Presepe favoloso dei fratelli Scuotto

In Italia, il Natale è intrinsecamente legato alla tradizione dei presepi. A Napoli, a dicembre, non solo potrete godere del fascino della via dei Presepi, la via San Gregorio Armeno, che si colora di artigianato e folklore, ma in occasione del ponte dell’Immacolata e delle festività ormai imminenti, potrete visitare gratuitamente il Presepe favoloso, la sorprendente opera dei fratelli Scuotto ospitata dalla chiesa di Santa Maria della Sanità.

Non vogliamo rivelarvi troppo. Vi diciamo soltanto che questo non è un classico presepe, e che vi lascerà a bocca aperta per il suo significato, la sua bellezza e i suoi tanti rimandi alla letteratura, alla storia e alla cultura.

Una notte accogliente al teatro con Turandot

Che dire poi del teatro? Forse non siamo abituati a pensarla come attività da praticare in viaggio. Eppure, assistere a uno spettacolo teatrale mentre si è in vacanza, come in occasione del Ponte dell’Immacolata di quest’anno, può rendere i nostri viaggi ancor più indimenticabili.

Il Teatro San Carlo, poi, è uno dei più belli d’Italia. Non potete lasciarvi scappare l’occasione di rifugiarvi in un luogo caldo di umanità, storia e tradizione alla scoperta del suggestivo “Turadot”, in scena a dicembre.

“Di porpora e di luce”, una mostra per gli amanti dei libri

Ci sono periodi dell’anno durante i quali l’odore dei libri è ancor più piacevole e desiderato.

L’inverno, che con le sue temperature rigide ci induce a rifugiarci in casa magari in compagnia di un buon libro, è l’esempio perfetto.

Se amate i libri come noi e cercate un appuntamento culturale che vi trasmetta calore, tradizione ed emozione, non potete perdervi “Di porpora e di luce“, l’interessantissima mostra allestita negli spazi della Biblioteca nazionale di Napoli e inaugurata lo scorso 1° dicembre con l’intento di far scoprire al pubblico la storia antica e meravigliosa della pergamena purpurea.

Un appuntamento perfetto per rendere ancor più intrigante il vostro ponte dell’Immacolata.

La mostra – la prima in assoluto dedicata ai codici con fogli in pergamena purpurea – racconta, attraverso straordinari esemplari antichi, medievali e rinascimentali della Biblioteca Nazionale e della Biblioteca dei Girolamini di Napoli, l’avventura plurisecolare di un prodotto librario che ha segnato la storia della cultura occidentale, cambiando nei secoli forma, significato e funzione, ma mantenendo intrinseche valenze simboliche.

Il colore porpora, fin dall’Antichità associato alla figura dell’imperatore, con l’avvento del cristianesimo fu messo in relazione simbolica con il sacrificio di Cristo. Grazie anche ai numerosi riferimenti presenti nelle fonti greco-latine, nel corso dei secoli il codice purpureo è stato considerato immagine per eccellenza del libro antico.

Questo spiega perché l’uso di colorare la pergamena assunse carattere di vero e proprio revival in quei momenti della storia che, come la Rinascenza carolingia e il Rinascimento italiano, individuarono nell’Età Antica non solo un punto di riferimento ideale, ma anche concreti modelli dell’operare artistico.

I codici più antichi esposti in mostra sono due rari esemplari interamente purpurei, vergati in inchiostri d’oro e d’argento: un Vangelo ravennate (collocazione: Ex Vind. Lat. 3) risalente alla fine del V secolo d.C. e un Lezionario di committenza imperiale bizantina (collocazione: Ex Vind. Gr. 2) databile tra il IX e il X secolo d.C..

La Reggia di Caserta: fra musica e presepi

A poco più di mezz’ora di distanza da Napoli, esiste un posto che chissà quanti Natali sfarzosi ha visto, accogliente e addobbata a festa…

Stiamo parlando della Reggia di Caserta, fastosa residenza reale oggi sede di un magnifico museo che vi consigliamo di visitare se siete in zona durante il Ponte dell’Immacolata, e non solo.

Nel mese di dicembre, fra celebrazioni vanvitelliane e laboratori per bambini, la Reggia costituisce la meta perfetta per gli amanti della cultura che aspettano con desiderio il Natale.

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