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Maternità surrogata: le opposte opinioni di Galimberti e Cacciari

Via libera alla proposta di legge che introduce il reato universale per la maternità surrogata. Scopriamo la posizione sul tema di due intellettuali contemporanei

Nella giornata di giovedì 27 luglio 2023 è stato dato il via libera della Camera alla proposta di legge che introduce il reato universale per la maternità surrogata. Ora il testo passa al Senato. I voti a favore sono stati 166, 109 quelli contrari e 4 gli astenuti. L’Onorevole Carolina Varchi (FdI) ha dichiarato in Aula: “La maternità surrogata è una pratica abominevole ed aberrante: lo dice la Corte costituzionale spiegando che lede la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane. La maternità è unica, non sostituibile e non surrogabile“. L’Onorevole ha poi aggiunto di essere sicura che questa legge saprà superare ogni vaglio costituzionale.

Il primo punto fermo

Dopo il sì della Camera alla proposta del centrodestra, vi è un primo punto fermo in quella che è da sempre una battaglia. La proposta introduce in Italia il “reato universale” per la maternità surrogata. Questa pratica sarà perseguita, quindi, dai magistrati anche se commessa all’estero da persone italiane. La proposta passa ora al Senato.

La posizione del filosofo Massimo Cacciari

In un’intervista pubblicata su “La Verità”, Massimo Cacciari ha affermato: “Ogni idea di famiglia tradizionale è saltata e oggi la cultura prevalente arriva alle sue logiche conclusioni”. Il filosofo ha definito l’utero in affitto “l’inferno in terra”. Cacciari sostiene che questa pratica della maternità surrogata riduca l’essere umano a pura merce, pagabile e contrattabile. La donna si riduce a puro mezzo per la procreazione e il bambino che nascerà a “oggetto di mercato”.

La posizione del filosofo Umberto Galimberti

Di parere opposto è invece il filosofo Umberto Galimberti che, già nel 2016, dichiarava a “Servizio pubblico”: “Se due persone si amano, perché non possono avere figli? Perché per mantenere in vita le persone le tecniche inventate dall’uomo vanno bene, mentre la nascita deve essere per forza naturale? Allora anche la morte dev’essere naturale”. E ancora, in un articolo del giugno 2023, ha sottolineato: “Decisivo non è come i figli nascono, ma come crescono nella cura e nell’amore”.

Genitori a tutti i costi

Essere genitori è un diritto di tutti? È giusto volere un figlio a tutti i costi, anche quando la natura non ci è favorevole? È giusto volere un figlio e farlo crescere dentro la pancia di un’altra donna? La madre surrogata è colei che sceglie di affrontare una gravidanza e di portarla a termine per conto di altre persone che non possono o non vogliono fisicamente avere figli.

Un utero in affitto

Spesso, questa pratica viene anche chiamata “utero in affitto” a sottolinearne la provvisorietà, qualcosa che passa e termina. La maternità surrogata non è consentita ovunque e ogni Stato è dotato di una legislazione in merito. In Italia, ad esempio, è vietato prestarsi a essere una madre surrogata. Tra chi richiede la surrogazione della maternità e chi si assume la responsabilità di portare a termine la gravidanza viene sottoscritto un contratto di surrogazione gestionale. In ogni caso, la madre surrogata si impegna, fin dalla sottoscrizione del contratto, a non avanzare diritti sul nascituro.

Il giro di affari e i tipi di maternità surrogata

Nei Paesi in cui questa pratica è consentita esistono delle agenzie in grado di mettere in contatto donatrici e richiedenti. Esiste la maternità surrogata tradizionale e quella gestazionale. Nella maternità surrogata tradizionale, l’ovulo è della madre surrogata e gli spermatozoi possono essere del genitore richiedente o di un donatore. Nella maternità surrogata gestazionale, invece, si utilizzano gameti dei genitori richiedenti o dei donatori. I bambini che nasceranno non avranno alcun legame genetico con la madre surrogata, a differenza di quanto avviene, invece, nel caso della maternità surrogata tradizionale. Il ricorso a una madre surrogata in Italia è vietato dalla legge 40/2004, articolo 12, comma 6.

Alcune curiosità su questa pratica

In alcuni Paesi in cui la pratica è concessa, la madre surrogata non ha diritto a ricevere compensi, mentre in altri sì. In certi Paesi la maternità surrogata è consentita soltanto alle coppie eterosessuali, in altri è estesa anche alle coppie omosessuali. Alcune associazioni femministe hanno chiesto di abolire la maternità surrogata perché lede la dignità della donna e dei bambini che nasceranno. Si è molto discusso anche del giro d’affari che c’è dietro a queste pratiche.

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