Le riflessioni di Zygmunt Bauman da ricordare

19 Novembre 2020

Zygmunt Bauman è stato uno dei più importanti sociologi e pensatori del Novecento. Ricordiamo alcune delle sue frasi più importanti legate alla nostra modernità.

Le riflessioni di Zygmunt Bauman da ricordare

Oggi nasceva uno dei pensatori più rivoluzionari del nostro tempo: Zygmunt Bauman. A lui si deve la nota definizione di “modernità liquida” e con le sue enormi riflessioni sul mondo e sulle relazioni che lo regolano, ha saputo sviscerare gli aspetti più profondi del nostro tempo. I suoi studi hanno influenzato tutti i campi delle scienze umane. Ricordiamo oggi alcune delle sue riflessioni più importanti su aspetti e argomenti che riguardano ognuno di noi.

L’introspezione

“L’introspezione è un’attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno, da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.”

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Zygmunt Bauman e l’amore

“L’amore consiste nella sopravvivenza dell’io attraverso l’alterità dell’io. E dunque amore significa prepotente desiderio di proteggere, nutrire, riparare, coccolare, accudire, oppure difendere gelosamente. Insomma, anche l’amore, come il desiderio, è una minaccia per il proprio oggetto. Il desiderio distrugge il proprio oggetto, distruggendo nel processo se stesso; la rete protettiva che l’amore tesse amorevolemente intorno al proprio oggetto amato schiavizza l’oggetto stesso.”

Società liquida

Zygmunt Bauman non a caso era definito il teorico dell’universo liquido. “Tutti i punti di riferimento che davano solidità al mondo e favorivano la logica nella selezione delle strategie di vita (i posti di lavoro, le capacità, i legami personali, i modelli di convenienza e decoro, i concetti di salute e malattia, i valori che si pensava andassero coltivati e i modi collaudati per farlo), tutti questi e molti altri punti di riferimento un tempo stabili sembrano in piena trasformazione. Si ha la sensazione che vengano giocati molti giochi contemporaneamente, e che durante il gioco cambino le regole di ciascuno.”

Incertezza e paura

“L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità “autentica, adeguata e totale” sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.”

Desiderio

Ecco le riflessioni di Zygmunt Bauman su amore e desiderio. “Il desiderio vuole consumare, l’amore vuole possedere. Se il soddisfacimento del desiderio coincide con la distruzione del suo oggetto, l’amore cresce insieme alle sue acquisizioni e si realizza nella loro durabilità. Se il desiderio è autodistruttivo, l’amore è autoperpetuante. Al pari del desiderio, l’amore è una minaccia per il proprio oggetto. Il desiderio distrugge il proprio oggetto, distruggendo nel processo se stesso; la rete protettiva che l’amore tesse amorevolmente intorno al proprio oggetto amato schiavizza l’oggetto stesso.

 

L’amore cattura e pone il prigioniero sotto custodia; esegue un arresto per proteggere l’arrestato. Desiderio e amore agiscono con finalità contrapposte. L’amore è una rete gettata sull’eternità, il desiderio è uno stratagemma per risparmiarsi l’onere di tessere la rete. Fedele alla propria natura, l’amore si sforza di perpetuare il desiderio. Il desiderio, per contro, sfugge alle manette dell’amore.”

 

Stella Grillo

 

 

 

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