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Le cose che stiamo imparando: 15 buoni propositi per il post Coronavirus

Le cose che stiamo imparando, secondo il giornalista Fabio Fazio, e che non dovremo dimenticare quando tutto questo sarà finito

L’isolamento forzato di questi giorni, insieme all’angoscia e alla paura del contagio, ci inducono a riflettere oggi più che mai sulla vita. Su come viviamo la nostra vita e su tutti quei piccoli gesti quotidiani che ci mancano tanto. Su tutte le cose che stiamo imparando. Ma questa è anche l’occasione di mettere alla prova noi stessi e uscirne migliori di come siamo entrati. Più attenti e consapevoli, più grati per quello che abbiamo, più generosi e affettuosi rispetto alle persone che ci circondano. “Sì, proviamo a mettere ordine, non solo nei cassetti di casa e nelle tasche dei vestiti dimenticati nell’armadio, ma in noi stessi“, riflette Fabio Fazio su Repubblica. Ci propone, dunque, un piccolo e semplice esercizio che tornerà utile un domani – speriamo presto – quando tutto questo sarà soltanto un ricordo. 

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10 cose che non saranno più uguali dopo il Coronavirus

Lo scrittore Stefano Massini ci racconta 10 cose che non saranno più uguali quando tutto questo sarà finito

Ecco, le 15 cose che stiamo imparando secondo Fabio Fazio, a partire dalle riflessioni fatte in questi giorni di isolamento. Ora, prendete carta e penna. E’ tempo anche per voi di mettere nero su bianco i vostri pensieri e fissare i “buoni propositi” per la vostra vita dopo il Coronavirus. 

Le cose che stiamo imparando 

1. Devo rimettere in ordine la mia scala di valori per scoprire quel che veramente è importante
2. Quando tutto ciò sarà finito, devo attenermi alla suddetta scala di valori.
3. La cosa che di sicuro più conta è stare vicini alle persone a cui vogliamo bene. Nulla è più importante di un abbraccio ai nostri figli.
4. Devo ricordarmi che è ora di riconnettermi con la Terra e con l’ecosistema: solo rispettandone l’equilibrio ne saremo rispettati e saremo preservati.
5. Mi sono reso conto che le cose capitano anche contro la volontà degli uomini: non siamo onnipotenti.
6. Ho riscoperto il valore di alcune parole e concetti che troppo in fretta avevamo liquidato: Stato sociale per esempio. Solidarietà, per fare un altro esempio.
7. È diventato evidente che chi non paga le tasse non commette solo un reato ma un delitto: se mancano posti letto e respiratori è anche colpa sua.
8. Mi sono ripromesso di non accettare più nessuna forma di cinismo: in questo momento così duro è comunque bello volersi bene e sentirsi parte della stessa cosa.
9. Mi sono persuaso che il significato delle parole è sacro.
10. Mi sono ripromesso di pretendere che chi ha ruoli di responsabilità e di governo sia più preparato di quelli che da lui sono governati.
11. Ho imparato il valore di una stretta di mano.
12. Ho imparato la necessità di tendere la mano.
13. Ho imparato che siamo connessi per davvero e non solo in rete.
14. Mi sono reso conto che i confini non esistono e che siamo tutti sulla stessa barca.
15. E dal momento che siamo tutti sulla stessa barca, è meglio che i porti, tutti i porti, siano sempre aperti. Per tutti.

Via: Repubblica

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