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Lavoro e diritti dei lavoratori, il discorso del Papa

Oggi è la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Dopo le complicanze del Covid-19, ricordiamo le parole del Papa.

Oggi, 28 aprile, è la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Per l’occasione oggi la UIL nazionale ha lanciato la campagna #ZeroMortiSulLavoro con la quale ha coinvolto artisti e personalità del mondo dello spettacolo. Ogni giorno, le persone muoiono a causa di incidenti sul luogo in cui lavorano o di malattie legate ad esso – più di 2,78 milioni di morti all’anno. Inoltre, ci sono circa 374 milioni di lesioni non mortali legate al lavoro ogni anno. Il costo umano di questa avversità quotidiana è vasto e l’onere economico delle scarse pratiche di sicurezza e salute sul luogo lavorativo è stimato al 3,94 per cento del prodotto interno lordo globale ogni anno.

Il Papa, negli anni scorsi, ha speso moltissime parole per i diritti dei lavoratori. Ricordiamole insieme. 

Le parole di Papa Francesco 

A volte si pensa che il lavoratore lavora bene solo perché è pagato, ma questa è grave disistima dei lavoratori, il lavoratore inizia a lavorare bene per dignità, il vero imprenditore conosce i suoi lavoratori perché lavora con loro, l’imprenditore prima di tutto deve essere un lavoratore, nessun bravo imprenditore ama licenziare la sua gente, chi pensa risolvere i problemi licenziando la sua gente non è un buon imprenditore, non deve confondersi con lo speculatore”.

Queste le commoventi ma dure parole del nostro Papa Francesco, che ha sempre avuto a cuore la questione diritti dei lavoratori. Dignità: questa parola chiave riassume i recenti discorsi di Papa Francesco sul tema del lavoro. Bergoglio ha considerato il lavoro un tema prioritario fin dall’inizio del suo pontificato, come si legge nella Evangelii gaudium, che descrive la condizione degli uomini e delle donne contemporanei alle prese con la precarietà quotidiana, le cui conseguenze nefaste alimentano la “globalizzazione dell’indifferenza” e sfociano nella “cultura dell’usa e getta”.

Un cambio di rotta – suggerisce il Papa anche alla Chiesa italiana – richiede una nuova cultura del lavoro, a partire dalla pregnanza del termine “dignità”. Questa è anche un punto cardine della dottrina sociale della Chiesa che riecheggia di speranza. 

Le parole del papa sul lavoro e sui diritti dei lavoratori

“Non lasciarci nella tempesta”, la preghiera di Papa Francesco

In mondovisione sul sagrato della basilica vaticana, la preghiera di Papa Francesco si conclude con la Benedizione “Urbi et Orbi”

Il mondo del lavoro è una priorità umana. E pertanto, è una priorità cristiana, una priorità nostra, e anche una priorità del Papa. Perché viene da quel primo comando che Dio ha dato ad Adamo: “Va’, fa’ crescere la terra, lavora la terra, dominala”. C’è sempre stata un’amicizia tra la Chiesa e il lavoro, a partire da Gesù lavoratore. Dove c’è un lavoratore, lì c’è l’interesse e lo sguardo d’amore del Signore e della Chiesa. Penso che questo sia chiaro.

E’ molto bella questa domanda che proviene da un imprenditore, da un ingegnere; dal suo modo di parlare dell’azienda emergono le tipiche virtù dell’imprenditore. E siccome questa domanda la fa un imprenditore, parleremo di loro. La creatività, l’amore per la propria impresa, la passione e l’orgoglio per l’opera delle mani e dell’intelligenza sua e dei lavoratori. L’imprenditore è una figura fondamentale di ogni buona economia: non c’è buona economia senza buon imprenditore.

Il covid e i nuovi obiettivi sul lavoro

Dopo aver letto le parole del Papa, è giusto ricordare e sottolineare il periodo storico che stiamo passando.
Da quando è emersa come crisi globale all’inizio del 2020, la pandemia COVID-19 ha avuto profondi impatti ovunque. La pandemia ha toccato quasi ogni aspetto del mondo del lavoro, dal rischio di trasmissione del virus nei luoghi di lavoro, ai rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL) che sono emersi come risultato delle misure per mitigare la diffusione del virus.

Il passaggio a nuove forme lavorative, come il diffuso ricorso allo smart working, ha, ad esempio, presentato molte opportunità per i lavoratori, ma ha anche posto potenziali rischi per la SSL, compresi i rischi psicosociali e la violenza in particolare. La giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro 2021 si concentra sulla valorizzazione degli elementi di un sistema di SSL come stabilito nel quadro promozionale della convenzione sulla sicurezza e la salute sul lavoro del 2006 (n. 187). La relazione sulla giornata mondiale esamina come la crisi attuale dimostri l’importanza di rafforzare questi sistemi di SSL, compresi i servizi di salute sul lavoro, sia a livello nazionale che di impresa. 

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