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Issabel e le ali di farfalla, il sogno di una ragazza del Malawi

Luca Pagliari racconta la storia di Issabell, una ragazza del Malawi che ha un sogno: diventare fashion designer e regalare al mondo le sue creazioni

Lo scorso anno vado in Malawi per realizzare un reportage su questo paese che è tra i più poveri del continente africano, e quindi del pianeta. Tre ospedali per 20 milioni di persone e una vita media che supera di poco i 40 anni non sono un’idea astratta ma un dato di fatto.

Mi ritrovo in questa terra povera ma ospitale assieme agli amici di Humana, Onlus che da anni si muove per aiutare il sud del mondo. Nel reportage intendo raccontare la loro attività che ruota attorno alla raccolta degli abiti usati che poi si trasformano in progetti di sviluppo, scuole, posti di lavoro e altre azioni virtuose. Chi entra nell’universo di Humana deve fare i conti con l’onestà, la trasparenza e soprattutto con persone straordinarie che lavorano per la costruzione di un mondo migliore.

Nel mio girovagare tra villaggi e sorrisi, perché comunque nessuna forma di povertà sarà mai in grado di strappare il sorriso a questa gente, mi ritrovo in una scuola professionale che si trova nel mezzo del nulla, la Mikolongwe Vocational School, nata proprio grazie ad Humana, ed è lì che inciampo in Issabell e nel suo sogno (in teoria) irrealizzabile, perché se nasci in Malawi, pensare di vivere occupandoti di moda non è neppure concepibile.

Issabell frequenta un corso da fashion designer, disegna modelli, crea abiti, studia tessuti, abbina colori, perché quello è il suo talento.  È brava e determinata, per questo i docenti le hanno regalato uno smartphone. Da quel momento Issabell ha potuto postare su Instagram le sue creazioni perché lei a quelle ali di farfalla non ha intenzione di rinunciare.
In quel viaggio mi ha accompagnato anche mia figlia Marta e tante volte nei mesi a seguire abbiamo parlato dello sguardo vivo di Issabell, della sua educazione, del suo talento, del suo senso estetico e soprattutto di quel sogno pazzesco.

È assurdo immaginare che una ragazza del Malawi possa trasformare il suo amore per la  moda in un lavoro vero. Talmente assurdo, amici miei, che lotteremo con le unghie e con i denti affinché quel sogno si avveri. E ci riusciremo. Nessun dubbio in proposito. Ci stiamo organizzando per far conoscere a Issabell l’Italia e ci sono già scuole, amici, persone che si occupano di fashion, pronte a trasformare quelle ali di farfalla dipinte sul muro in ali vere.

L’obiettivo è creare un ponte facendo in modo che un domani Issabell dal Malawi possa lavorare direttamente con l’Italia. Basterebbe creare un corner all’interno di qualche negozio esponendo le sue creazioni. Esiste poi la vendita online, ma queste sono solo tracce di pensieri e di possibili azioni. Di certo accadranno cose, di certo sarà stupendo scoprire  per l’ennesima volta  che tutto è possibile, che la fortuna non viaggia mai da sola, che la determinazione è un elemento che sposta montagne, rovescia destini e ribalta pronostici.

È assurdo immaginare che una ragazza del Malawi possa trasformare il suo amore per la  moda in un lavoro vero. Talmente assurdo, amici miei, che lotteremo con le unghie e con i denti affinché quel sogno si avveri.

Un tempo immaginavo che aiutare una singola persona sarebbe servito a poco o nulla, sarebbe stato uno sterile esercizio teso a farmi sentire meglio, ego che si specchia nella bella azioncina da libro Cuore, gente che ti dice bravo e quotazioni della tua persona che salgono nel mercato della considerazione.
Oggi invece mi ritrovo a pensare che aiutare una persona a realizzare un sogno sia il minimo che si possa fare. Un dovere, un obbligo, non la considero neppure una scelta. Altro che piccolo ego da nutrire e libro Cuore. C’è poco da sentirsi fighi, altro che scalata sociale a colpi di buonismo ipocrita.

Voltaire diceva che “Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto”. Parole senza tempo che rileggo spesso, perché tra l’aiutare una singola persona e non aiutare nessuno c’è di mezzo l’intero universo.
Vi terrò aggiornati sulla storia di Issabell e le sue ali di farfalla….

Luca Pagliari

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