Le Giornate FAI di Primavera, un’iniziativa promossa dal Fondo Ambiente Italiano (FAI), nascono con l’obbiettivo di valorizzare e far conoscere il patrimonio storico, artistico e naturale del nostro Paese.
Ogni anno, durante un weekend di primavera, vengono aperti al pubblico siti normalmente inaccessibili o poco noti, tra ville, castelli, giardini, chiese e borghi storici.
L’evento nasce nel 1993 con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, incoraggiando la partecipazione attiva alla sua conservazione. Attraverso visite guidate e percorsi speciali, il FAI promuove un turismo consapevole e sostenibile, offrendo l’opportunità di riscoprire la bellezza nascosta dell’Italia.
A tal proposito, in questo articolo vi suggeriamo tre mete abruzzesi da non perdere.
Giornate FAI di Primavera, 3 mete da visitare in Abruzzo
Palazzo Di Rienzo, a Scanno, per un’immersione nella storia
Palazzo Di Rienzo è un edificio che racconta a gran voce la storia del centro cittadino di Scanno e del circondario: sorto intorno al XVII secolo, questo palazzetto era sede dell’Universitas di Scanno in epoca feudale.
Dopo aver avuto diversi proprietari, Francesco Di Rienzo, nel XX secolo, gli conferisce l’aspetto che ha oggi, con una ristrutturazione in stile neoclassico.
Visitare Palazzo Di Rienzo non significa soltanto entrare a piè pari nella storia di un edificio che è testimonianza della ricchezza che deriva dalla stratificazione architettonica, ma anche scoprire un pezzo importante della storia abruzzese attraverso una delle famiglie più importanti della borghesia pastorale regionale, percorrendo sale finemente decorate, che ospitano arredamenti dell’epoca e preziose testimonianze di un tempo che qui sembra essersi cristallizzato.
Loreto Aprutino, per chi ama i piccoli borghi
L’Italia è un paese ricco di borghi: piccoli, raccolti e misteriosi, con le loro stradine e viuzze abbarbicate su colline e promontori, i borghi raccontano storie di mondi lontani e remoti, in cui la modernità sembra essere arrivata a sprazzi. L’Abruzzo è una regione che, per conformazione naturale e per storia, si contraddistingue per la presenza di graziose borgate.
In occasione delle Giornate FAI di Primavera, quest’anno sarà possibile effettuare un’interessante visita guidata alla scoperta di Loreto Aprutino, con il suo suggestivo centro storico che risale al IX secolo.
Loreto si articola in un intreccio di strette viuzze, le ruelle, che conducono alla via principale del Baio, lungo la quale si affacciano antichi palazzi nobiliari appartenuti a importanti famiglie locali, come i Valentini, i Casamarte, i Guazzaroni e gli Amorotti.
Tra questi spicca il Palazzo Acerbo, con la sua elegante facciata scandita da paraste corinzie. A dominare la parte alta del borgo si trova il maestoso Castello Chiola, risalente al IX secolo, che secondo la leggenda ospitò San Tommaso d’Aquino.
Tra gli edifici di rilievo si potranno visitare la casa natale di Tito e Giacomo Acerbo e la Chiesa di San Pietro Apostolo, risalente al Quattrocento, con una suggestiva loggia panoramica sulla Maiella e documenti storici che ne attestano l’esistenza già nel 1066.
Loreto vanta inoltre un ricco polo museale, tra cui il Museo dell’Olio, situato nel Castelletto Amorotti, che custodisce e racconta la memoria storica del paese.
La Stazione di Collarmele, per gli amanti delle esperienze particolari
Scoprire tutti i segreti della ferrovia e dei treni? Le Giornate FAI di Primavera rappresentano un’occasione unica in tal senso, perché nei prossimi giorni, proprio in terra abruzzese, si potrà visitare la Stazione di Collarmele, in prossimità del centro cittadino dell’Aquila, lungo una delle più suggestive linee ferroviarie del Paese: il tratto Roma-Pescara.
Non solo si potrà godere di una vista mozzafiato e di una visita immersiva per conoscere una linea ferroviaria in via di dismissione, ma sarà anche una splendida occasione per osservare strumentazioni storiche con un approfondimento dedicato alla storia ferroviaria italiana. Un’occasione unica per gli amanti delle esperienze culturali “particolari”.