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Come lavorare serenamente in smart working secondo Margaret Atwood

Margaret Atwood, autrice del bestseller “Il racconto dell’ancella”, ci svela tre trucchetti per lavorare serenamente in smart working e smettere di rinviare gli impegni

La scrittrice Margaret Atwood, durante una conversazione con lo psicologo Adam M. Grant sul podcast di TED WorkLife, ha spiegato come poter lavorare serenamente da casa, in smart working. Nonostante lei si definisca una “procrastinatrice di professione”, ammette che il segreto è quello di “spegnere i social network”. In questo periodo così complesso, stare tutto il giorno a casa davanti ad un pc o in mezzo a quaderni e penne, a volte diventa estremamente pesante. Perciò che facciamo? Rimandiamo. Rimandiamo ogni cosa perché il tempo sembra essere “troppo lento e spalmato”. La Atwood ci svela qualche segreto per evitare ciò e lavorare serenamente.

Perché "Tornare a galla" di Margaret Atwood è un libro da leggere

Perché “Tornare a galla” di Margaret Atwood è un libro da leggere

Dopo la prima pubblicazione nel 1972, è tornato in libreria in una nuova edizione “Tornare a galla” di Margaret Atwood, un libro da leggere per la sua capacità di far riflettere il lettore

Per la scrittrice Margaret Atwood esistono 3 segreti per lavorare bene in smart working, senza sovraccaricarsi di stress.

Sii gentile con te stesso

Si sa, procrastinare è umano. Questo, spesso, potrebbe portarci dei grandi sensi di colpa. In questo caso, invece di punirci e ripetere più e più volte quanto siamo un disastro, dobbiamo accettare questo modo di fare così umanamente comune. Secondo lo psicologo Grant, circa il 15-20% degli adulti è un “procrastinatore” cronico mentre il resto posticipa i propri impegni soltanto occasionalmente. Per evitare questa tendenza anche in smart working dobbiamo cambiare abitudini, evitando di essere troppo severi e pretenziosi dall’inizio. Accettarsi è il primo passo per lavorare con serenità e porsi obiettivi costruttivi.

Non giudicare il tuo lavoro prima di averlo iniziato.

Una cosa davvero sbagliata, anche in smart working, è quella di porre molte aspettative sull’attività da svolgere. Questo ci porta in un circolo vizioso del perfezionismo nevrotico. Per la scrittrice è fondamentale analizzare con criterio e precisione il nostro lavoro, solo dopo averlo portato a termine, mai prima. La Atwood stessa, ha raccontato che ha procrastinato per tre anni prima di iniziare “Il racconto dell’ancella” perché credeva che la trama fosse troppo complicata.

Il suo consiglio più sincero perciò è questo: andare avanti. “Vai avanti, dì qualcosa. Potrebbe non essere la cosa giusta da fare, ma poi puoi buttarlo via e nessuno scoprirà quella stupidità che hai scritto”. Ponetevi degli standard di qualità e continuate, senza giudicarvi.

Fai un elenco delle cose da evitare

Oltre a fare una lista delle cose da fare e programmare le giornate, è altrettanto importante una lista di attività da evitare. Una di questa, anche in modalità smart working, è controllare perennemente i social network. Questo gesto, ormai automatico e quotidiano, è nocivo per la nostra concentrazione. Stessa cosa vale per la televisione, se porta distrazione. Insomma, sparire per un po’ dal mondo social e dedicarsi del tempo produttivo, è il segreto per rimanere focalizzati sui propri obiettivi e su se stessi.

 

Stella Grillo

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