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Cambiamento climatico, i timori e le soluzioni secondo Bill Gates

Bill Gates è famoso per essersi interessato al tema del cambiamento climatico e per aver contribuito, in diverse modalità, alla riflessione sul tema. Ora che sta per diventare nonno, l'emergenza lo preoccupa ancora di più.

In questi giorni non si parla d’altro: il cambiamento climatico sembra una questione oramai inequivocabile, un’emergenza che rischia di divenire strutturale e che, oltre a preoccupare, impaurire ed interrogare, ci induce a riflettere su cosa possiamo fare noi singoli per renderci utili ed allontanare una minaccia che forse ormai dobbiamo chiamare realtà.

Fra le numerose personalità che si sono occupate del tema nel corso degli ultimi anni, spicca sicuramente Bill Gates, tecnologo, imprenditore e filantropo che, oltre ad aver dedicato un libro al tema del cambiamento climatico, dal titolo piuttosto chiarificatore “Clima. Come evitare un disastro“, si è proposto fra gli sperimentatori di una nuova tecnica per tenere a bada il surriscaldamento globale.

Come sarà il mondo fra qualche anno?

La visione del mondo e del futuro di Bill Gates è cambiata radicalmente nel momento in cui è venuto a sapere che sarebbe diventato nonno, qualche mese fa. L’idea che i suoi nipoti possano sperimentare un mondo vessato da disastri ambientali, povertà, fame e sete, lo ha indotto a riflettere ancora di più su quanto sia impellente la questione del cambiamento climatico: è sempre più semplice immedesimarsi e pensare al futuro se ci sono motivi personali per cui farlo.

 “Quando penso al mondo nel quale nascerà mio nipote, sono più ispirato che mai ad aiutare i figli e i nipoti di tutti ad avere una possibilità di sopravvivere e prosperare”.

In una lettera, Bill Gates ha parlato diffusamente del cambiamento climatico e delle strategie da mettere in campo per porre qualche rimedio o quantomeno limitare i danni. A proposito delle decisioni dall’alto, commenta:

“Le decisioni dei leader attuali si ripercuoteranno sulle generazioni future. Posso riassumere questa grande sfida in due frasi: portare a zero le emissioni di gas serra entro il 2050 sarebbe la cosa più difficile che l’uomo ha mai fatto. Dobbiamo poi rivoluzionare l’intera economia fisica – come ci muoviamo, come produciamo elettricità e cibo, come stiamo al caldo e al fresco – e tutto ciò in meno di trent’anni”.

Cosa c’è da fare

Ma il lavoro da fare è ancora immane, e anche Bill Gates ne è consapevole:

“Purtroppo, sugli obiettivi a breve termine non siamo all’altezza. Tra il 2021 e il 2022 le emissioni globali di carbonio sono cresciute. La buona notizia è che siamo molto più avanti di quanto avrei detto pochi anni fa nello stimolare le società ad investire nelle innovazioni a zero emissioni. Il denaro pubblico investito nella ricerca e lo sviluppo sul clima è triplicato dagli accordi di Parigi del 2015 “.

Nella sua lettera, Gates non è pessimista e catastrofico come molti intellettuali. Mette in luce, anzi, oltre ai lati negativi e alle problematiche, i punti di forza su cui i leader e le grandi società stanno lavorando. Basterà?

Il cambiamento climatico è una realtà

Non è semplice. Lo sarebbe molto di più se fosse una teoria complottista o un modo per influenzare le nostre scelte e abitudini. Ma gli eventi degli ultimi giorni devono indurci a riflettere sul fatto che il cambiamento climatico esista.

E non vuol dire essere pessimisti o catastrofici, ma consapevoli dell’esistenza di una criticità che va discussa e risolta, da ciascuno con le proprie forze, proprio come prova a fare Bill Gates, che oltre a cercare di sensibilizzare, grazie alla sua grande risonanza mediatica, l’opinione pubblica, sta lavorando insieme al gruppo di ricerca di SCoPEx (Stratospheric Controlled Perturbation Experiment, Esperimento sulla perturbazione controllata stratosferica) ad una nuova tecnologia volta a rendere la luce del sole meno forte e dannosa.

Bill Gates e il suo impegno sociale

Nato a Seattle il 28 Ottobre del 1955, Bill Gates è un tecnologo, imprenditore, informatico e filantropo. Meglio conosciuto per essere il principale fondatore di Microsoft, insieme all’amico d’infanzia Paul Allen, nel 1975. Con la moglie Melinda, nel 2000 ha fondato la Fondazione Bill & Melinda Gates, organizzazione umanitaria che si occupa di combattere varie malattie tra cui l’AIDS soprattutto nel Terzo Mondo.

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