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Studiare e leggere libri allunga la vita, lo rivela uno studio

L’Istat per la prima volta mette in relazione sopravvivenza e titolo di studio. Solo un uomo su due arriva a 80 anni con le elementari, ma per i laureati si sale al 70%

MILANO – E’ luogo comune ritenere che andare a scuola, laurearsi e leggere libri aumenti le opportunità professionali e di sbocco lavorativo. La novità principale, oggi è questa: studiare sui libri e leggere allunga le opportunità di vita in età avanzata. A testimoniarlo sono le statistiche dell’Istat che, per la prima volta, hanno messo in relazione la speranza di vita e il titolo di studio.

 

LO STUDIO – Per la prima volta in Italia è possibile disporre delle tavole di mortalità e delle speranze di vita secondo il livello di istruzione, della popolazione residente per genere ed età. Si tratta di un rilevante contributo nell’analisi dell’impatto che le condizioni socio-economiche hanno sulla mortalità. La notizia principale dello studio è questa: in media, a seconda di quanto si è rimasti sui banchi di scuola a studiare, si hanno maggiori possibilità di invecchiare.

 

I NUMERI – Un uomo su due (il 53%) può sperare di arrivare a 80 anni se ha la licenza elementare. Secondo i dati Istat, la percentuale sale proseguendo gli studi, precisamente del 6% con la licenza media, un ulteriore 5% con il diploma e infine un altro 5% se si arriva alla laurea. La laurea, quindi, oltre ad aprire maggiori sbocchi professionali, permette di far crescere le possibilità di arrivare agli ottant’anni del 70% circa. Le percentuali sono leggermente inferiori per le donne, le quali però con la sola licenza elementare hanno già 72,4% di speranza di arrivare a 80 anni. La speranza di vita tra laureati e analfabeti comincia a cambiare a 30 anni per gli uomini, a 40 per le donne.

 

UOMINI E DONNE – Tra gli uomini, rispetto alle donne, è più netto lo svantaggio per diseguaglianze nel titolo di studio. Le distanze più marcate nella speranza di vita alla nascita rispetto a chi ha conseguito una laurea o titoli superiori si osservano tra gli uomini con un titolo di studio basso (nessun titolo o licenza elementare) con una differenza di 5,2 anni. Per le donne la differenza nella speranza di vita per titolo di studio, sempre alla nascita, è invece di 2,7 anni. L’effetto del titolo di studio si mantiene rilevante anche in età anziana (65 anni) con un vantaggio per uomini e donne con titolo di studio elevato rispettivamente di 2,2 e 1,3 anni di vita.

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