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I libri più gettonati dagli insegnanti come compiti delle vacanze estive

Ecco quali sono i libri che solitamente vengono scelti dagli insegnati come compiti delle vacanze estive per gli studenti

MILANO – Gli studenti sono alle prese con le letture estive: quasi la metà, a settembre, dovrà ‘raccontare’ tra 2 e 4 libri, il 20% fino a 8. Così, in tanti, si riversano sul web alla ricerca di appunti, riassunti e informazioni. Ecco la top 10 dei titoli più consultati sul portale Skuola.net. I grandi della letteratura non perdono colpi. Ma nuovi classici, specie se trattano temi attuali, si fanno strada come “Wonder” di R.J Palacio, “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando e “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda. Secondo un recente sondaggio di Skuola.net, ecco quali sono i libri più assegnati dai docenti come compiti per le vacanze estive.

10. Primo Levi – Il sistema periodico

La prima new entry la troviamo già in decima posizione. Anche se l’autore è tutt’altro che uno sconosciuto: si tratta di Primo Levi. L’opera, però, non è certo la più famosa: è la raccolta “Il sistema periodico”, 21 racconti – ognuno porta il nome di un elemento della tavola periodica degli elementi – con cui Levi ripercorre la sua vita, dall’infanzia all’esperienza dei campi di concentramento, passando per gli esperimenti nelle vesti di chimico.

9. Luigi Garlando – Per questo mi chiamo Giovanni

Altro titolo presente per la prima volta tra i testi più assegnati agli studenti come lettura estiva è il romanzo “Per questo mi chiamo Giovanni”, del giornalista sportivo Luigi Garlando. Il protagonista è un bambino di 9 anni, Giovanni, nato a Palermo il giorno dopo la strage di Capaci (in cui perse la vita il giudice antimafia Giovanni Falcone). Un libro che, attraverso un viaggio per le vie di Palermo che Giovanni compie in compagnia del papà, racconta la mafia in modo semplice e diretto. Come se fosse una favola per bambini.

8. R.J. Palacio – Wonder

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La terza novità è ancora opera di un autore contemporaneo: “Wonder”, romanzo d’esordio di R.J. Palacio (pseudonimo con cui si firma la scrittrice americana Raquel Jaramillo). Il libro è il classico romanzo di formazione: la storia ruota attorno ad August, un bambino affetto da una deformazione craniofacciale, che quando inizia a frequentare la prima media dovrà affrontare le quotidiane difficoltà a contatto con i suoi coetanei. Nel corso del libro l’amicizia prende gradualmente il posto degli episodi di emarginazione e bullismo. Insegnando ai ragazzi di non aver paura di chi apparentemente è diverso da noi.

7. Fred Uhlman – L’amico ritrovato

Ormai un classico della letteratura del ‘900 legata al tema della Shoah. È, infatti, la Germania nazista a fare da sfondo a “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman. Il libro, però, affronta lo sterminio da un punto di vista insolito e per questo adatto ai più giovani. La storia racconta le leggi razziali e l’Olocausto attraverso la storia d’amicizia tra Hans, 16enne ebreo di estrazione borghese, e Konradin, figlio di una famiglia aristocratica. Il loro rapporto fa da sfondo all’ascesa di Hitler, con le strade dei due che si divideranno inesorabilmente all’inizio della Guerra: il primo fuggirà in America per sottrarsi alla deportazione, il secondo verrà giustiziato per aver cospirato contro il Führer.

6. Oscar Wilde – Il ritratto di Dorian Gray

Chiude il terzetto di libri stranieri presenti tra i testi più letti (si spera) dagli studenti durante le vacanze estive uno dei cardini della letteratura britannica nonché uno dei più studiati tra i banchi di scuola: “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde. Una metafora della vita e dei compromessi che a volte si devono fare per ottenere quello che si desidera. Protagonista il giovane Dorian Gray che stipula un “patto col demonio”, grazie al quale rimarrà eternamente giovane e bello, mentre il suo ritratto mostrerà i segni della decadenza fisica e della corruzione morale.

5. Giovanni Verga – I Malavoglia

Le prime cinque posizioni sono, invece, tutte ad appannaggio di autori italiani. Quasi tutte, di pilastri dei programmi di letteratura, soprattutto delle scuole superiori. Iniziamo con uno dei manifesti della corrente ‘verista’: “I Malavoglia” di Giovanni Verga. Ambientato in una povera Aci Trezza, racconta la storia di una famiglia siciliana, le cui sfortune iniziano con la partenza di ‘Ntoni, maggiore di 5 figli, come soldato, e di un cattivo affare conclusosi con il naufragio – in cui morirà il capofamiglia Bastianazzo – della loro barca Provvidenza, la principale fonte di sostentamento della famiglia. Nonno, madre e figli dovranno quindi riuscire ad andare avanti nonostante la miseria e i debiti.

4. Fabio Geda – Nel mare ci sono i coccodrilli

“Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda continua a convincere i docenti italiani, che lo scelgono in massa anche quest’anno come lettura estiva da consigliare ai propri alunni. Tratto da una storia vera, l’opera è una sorta di diario che racconta il viaggio dall’Afghanistan all’Italia del profugo Enaiatollah Akbari. Un percorso travagliato, durato ben 8 anni, grazie al quale è possibile comprendere – con gli occhi di chi l’ha vissuto in prima persona – i disagi, la violenza e il dolore che è costretto a subire chi scappa da paesi in guerra prima di riuscire a toccare le nostre coste.

3. Luigi Pirandello – Il fu Mattia Pascal

Per l’ennesimo anno Luigi Pirandello non ha rivali. Anche se, stavolta, perde la prima posizione. Ma piazza sul podio ben due opere. Le solite. Iniziamo da “Il fu Mattia Pascal”. Il romanzo racconta la vicenda di Mattia Pascal, un uomo che non è più soddisfatto della propria esistenza. Decide, per questo, di far perdere le sue tracce e di cambiare identità, diventando Adriano Meis. Anche la nuova vita, però, si dimostra deludente. Quando pensa di ritornare al suo paese, dove tutti lo credono morto, si accorge che tutto è cambiato. Un testo che racchiude tutti gli elementi tipici della crisi esistenziale umana del Novecento.

2. Luigi Pirandello – Uno, nessuno e centomila

Ancora Pirandello, con uno dei personaggi più articolati partoriti dalla mente del drammaturgo siciliano. Vitangelo Moscarda, protagonista del romanzo “Uno, Nessuno e Centomila”, è per certi versi simile a Mattia Pascal: immaturo, infantile, inconcludente. Basta poco, come un presunto naso storto, per farlo sprofondare in una vera e propria crisi di identità. Un complesso che lo porterà alla follia, spingendolo al ricovero in un ospizio. Dove però, paradossalmente, si sentirà finalmente libero da ogni convenzione, non dovendo subire il giudizio altrui.

1. Italo Calvino – Il barone rampante

La lettura regina dei compiti delle vacanze 2019? Dopo anni vissuti all’ombra di Pirandello, Italo Calvino riesce a conquistare la vetta. Con un titolo che ha sempre ben figurato nelle classifiche dei testi più cercati online: “Il barone rampante”. Un ironico romanzo che narra le avventure di Cosimo Piovasco di Rondò, giovane rampollo di una nobile famiglia ligure di fine ‘700. Dopo un litigio con il padre, Cosimo sale su un albero del giardino di casa promettendo di non scendere mai più. Da quel momento, per lui, inizierà una serie di avventure ai limiti dell’incredibile. Passando da un albero all’altro. Finché un bel giorno, sentendo la morte vicina, salirà su una mongolfiera e sparirà nel cielo. Avendo mantenuto la sua promessa per tutta la vita.

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