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Wanted – Racconto di Marianna Serra

Se ne stava appoggiato allo stipite della porta con una tazza di caffè fumante in una mano e una sigaretta nell’altra. Quelle giornate di luglio erano sempre un po’ fresche quando il sole cedeva il passo alla notte.
Si aspettava di trovarla seduta sul dondolo nel portico con le ginocchia al petto, gli occhi attenti sulle pagine del romanzo rosa di turno. E, invece, era lì sulla spiaggia, lo sguardo rivolto all’orizzonte e i lunghi capelli castani mossi dal vento. Giocherellava con la sabbia, affondando le mani in profondità e facendole riemergere lasciando cadere i granelli.
C’era qualcosa di magico nei tramonti, diceva Erin. Quella era la sua parte preferita del giorno e la spiaggia era il luogo perfetto per godersela. E, diceva ancora, c’era qualcosa di melodioso nel rumore delle onde e un aroma piacevole nell’ odore salmastro. Lei trovava sempre la bellezza in ogni piccola cosa. E Chase l’amava per questo. Il suo sguardo andava oltre le cose e raggiungeva profondità precluse a quello di lui, così stanco e deluso.
L’amava. Adorava il suo modo di ridere e osservarla mentre leggeva. A volte sul suo viso trapelavano le emozioni che i libri le suscitavano, occhi sgranati per la sorpresa o un dolce sorriso per un passo particolarmente romantico.
Erin era così, romantica. Era innamorata dell’amore, lo sapeva da come ne parlava. Lo si capiva anche da tutte quelle frasi sdolcinate delle canzoni o dei romanzi che postava sui social. Era una sognatrice. Chase, al contrario, era un pessimista. Non credeva nell’amore, nei sogni, nei progetti futuri. E non provava il minimo interesse a guardare tramonti seduto su una spiaggia. Ma, fino ad allora, non aveva neppure creduto che sarebbe rimasto intrappolato in quegli occhi nocciola ora rivolti altrove. Non aveva immaginato che avrebbe voluto così tanto stringere tra le sue braccia una ragazza e sussurrarle tra i capelli che era perfetta, nonostante lei sostenesse di avere mille difetti. Adorava il suo corpo e tutte le sue forme, adorava il suo sorriso e i suoi timidi silenzi. Voleva stringerla e lasciare che tutte le sue insicurezze le portasse via il vento.
Diede un ultimo tiro alla sigaretta, la posò nel posacenere sul tavolino lì accanto assieme alla tazza e scese i gradini del portico a piedi nudi.
Si sedette accanto a lei, ma senza guardarla. Entrambi, ora, fissavano un punto indefinito all’orizzonte. Nessuno dei due aveva ancora capito come si era evoluto il loro rapporto nelle ultime due settimane. L’ estate sarebbe finita, prima o poi. Presto si sarebbero separati, ognuno sarebbe tornato alla vita di prima. E lui aveva bisogno di capire. Capire che cosa pensava lei e che cosa voleva lui stesso. Dopo la sua ultima rottura, aveva detto che non avrebbe voluto al suo fianco un’altra ragazza, che si sarebbe presto buttato nelle avventure di una notte. E, proprio quando pensava di volere relazioni del genere, era sbucata lei, bellissima e dolce. Adesso sì che era davvero incasinato.
Immerso nei propri pensieri, istintivamente si passò una mano tra i capelli neri e scompigliati, sbuffando.
– A cosa pensi ? – gli chiese Erin , notando i suoi movimenti.
– A niente,- rispose Chase – a tutto. –
– Riuscirai ad essere chiaro almeno una volta nella tua vita ?- replicò lei, ma stava sorridendo.
Chase aprì la bocca, ma non riuscì a trovare nessuna risposta.
Vorrei baciarti , era tutto ciò che voleva dirle.
In realtà a qualcosa pensava. Ci aveva riflettuto tutta la mattina. Aveva pensato a quello che lei gli aveva detto quella notte, quando si erano ritrovati entrambi nel salotto della casa senza sonno e con i cuori in subbuglio. Lei gli aveva raccontato che per tutta la sua vita non aveva fatto altro che sentirsi sbagliata, non abbastanza, rifiutata.
” E perchè mai ? ” aveva pensato lui in quel momento ” sei una creatura fantastica !”
Ma non era riuscito a dirle niente perchè lei aveva immediatamente sviato il discorso non appena la sua voce aveva iniziato ad incrinarsi e i suoi occhi a diventare lucidi.
Voleva dirle tante cose belle, ma tutte sembravano sbagliate e banali.
Chase toccò il foglio che aveva nei pantaloni, ma poi ci ripensò. Non le avrebbe lasciato leggere quella canzone.

” Sai che cadrei a pezzi se non ci fossi tu ”
cominciò a cantare , con il cuore in gola e gli occhi incollati ai suoi. Cercava sul suo viso un’approvazione , ma la sua era un’espressione difficile da decifrare.
” tutto ciò che per me non ha senso, ha senso quando sono con te ”
si sforzò di continuare. Era una canzone che aveva composto qualche tempo prima, ma aveva apportato qualche modifica quella mattina perchè parlasse di Erin e non di altre.
” voglio avvolgerti tra le mie braccia ”
Si alzò, prese la sua mano e cominciarono a ondeggiare. Erin sorrise, emozionata. Sapeva che stava parlando di lei. E, in quel momento, lui si accorse di ciò che voleva davvero. Non avrebbe più avuto bisogno di conferme.
” voglio baciare le tue labbra, voglio farti sentire desiderata ”
Le fece fare una giravolta, contemplando estasiato quel sorriso che le illuminava il volto. Era lui la causa di quel sorriso e avrebbe voluto esserlo per sempre.
” la tua bellezza va oltre il trucco e voglio dimostrarti ciò che vedo stanotte ”
Le avvolse le braccia attorno al corpo e appoggiò la fronte contro la sua, sussurrandole le parole della canzone ad un soffio dalle sue labbra. La voce smorzata dall’emozione.
” sei molto di più di tutto ciò di cui ho bisogno e tutto ciò che ho sempre desiderato ”
Non c’era più bisogno delle parole. Quella canzone, che aveva il sapore di una dichiarazione, aveva già detto tutto ciò che sentiva.
Aveva paura che all’ultimo si sarebbe scostata, che avrebbe detto che non voleva stare con lui o che nutriva dei dubbi su una possibile relazione. La distanza li avrebbe divisi. Era possibile stare insieme seppur lontani ?
” voglio stringere la tua mano per sempre ”
La voce ridotta ad un sussurro, le parole di quella canzone volteggiavano nell’aria, li abbracciavano, li spingevano l’uno verso l’altra.
La distanza si azzerò. Le loro labbra si accarezzarono in un bacio dolce e delicato.
Chase pensò che il suo destino aveva ritrovato il verso giusto in quel momento, in quell’abbraccio. Convenne che il tramonto e la spiaggia erano un connubio perfetto se anche Erin ne faceva parte. E pensò, baciandola ancora e ancora, che con Erin l’estate non sarebbe mai finita.

Marianna Serra

 

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