Sei qui: Home » Racconti » La storia dell’incorruttibile Noè – Racconto di Lucia Marolla

La storia dell’incorruttibile Noè – Racconto di Lucia Marolla

Arca…na fola in italiano maccheronico
scritta e s…..corretta dall’autrice Lucia Marolla
per necessità di licenza poetica-satirica

ora vi conto la storia
dell’incorruttibile
seicentenario
chiamato Noè

vi racconto anche la fola della sua barca, inaffondabile che pare navigò senza bisogno di mappe, tanto doveva fare solo una strage di elementi poco raccomandabili.
Non doveva mica scoprire l’America.
Allora calcolò anche il tempo e lo spazio necessario per fare un diluvio come dio comanda e più o meno gli usci bene quasi come il metodo della relatività
Tanto essendo reduce più o meno dal Pliocenico tutto faceva brodo e a dire il vero, secondo me , Noè scopri questo metodo prima di Einstein , per vedere se era relativo o meno fare una bella annacquata di testa, a quella gentaglia cioè una bella lavata di testa a quei lavativi sfaccendati e delinquenti e infreddoliti reduci dal pliocenico.

Ma si!!!!…

In fondo tutto a quel tempo faceva brodo, il cosiddetto brodo primordiale!
E questi di brodo se ne intendevano, venivano dal pliocenico ! Potevano anche riferirci com’era sto pliocenico! Perché affogarli. Ma!!
Tutta sta cattiveria io non l’ho sentita.
Comunque tutto serviva a fare il brodo primordiale, essendo che……..e
il tutto è un dire,….. Però relativo? O no! Appunto,…ecco! Allora
gli fece comodo adottare un calendario quello gregoriano di padre Gregorio Magno, poteva andar bene, ma!….. Ma si andò per arrotondamento planetario per definire il tempo del diluvio senza avere troppi scarti.

Adeguò fiducioso all’arrotondamento di Gregorio che aveva fatto calcolare un anno che durava 365 giorni e 6 ore. Poi in 4 anni avrebbe recuperato i giorni perduti.. E poi… li ha ricavati facendo un conguaglio dei giorni disuguali persi un po’ come fa l’Enel. (nec caput nec pes sermoni apparet).
Però come abbia fatto Noè a calcolare che aveva seicento anni non lo so proprio.
A me sembrano un po’ eccessivi chissà con quale metodo gliel’hanno calcolati. Forse aveva scoperto l’elisir di lunga vita, oppure era stato ibernato in qualche era precedente. E per facilitare il tutto anche il signore dei tempi e dei luoghi si adeguò.
Ora per non farla troppo lunga dobbiamo tener conto che gli astanti presenti ……
del nostro passato…molto remoto…… (vedi quel troglodita del tuo trisavolo ) erano statisticamente pochi , rispetto ad oggi, ( e anche gli animali erano un po’ meno di oggi); si erano grossi, ma sempre pochi .

All’epoca c’erano solo animali enormi, perché c’era parecchio da mangiare , oggi invece siamo accerchiati da troppi animali in più, perché il progresso,
che non si fa mai i fatti suoi, ha scoperto l’esistenza di animaletti piccolini che proliferano più facilmente dei dinosauri e sono anche più cattivi dei cattivi che Dio voleva alluvionare, e sono pure tanti .
Germi , virus, batteri, prioni, acari, tarli, tarme, zecche , spam, figli di troian, acher, cookies, eccedera,… giusto per citarne alcuni, che proliferano più facilmente dei dinosauri e altri simili di quell’epoca.
E fu così che Dio decise che un acquazzone di 40 giorni sarebbe stato sufficiente a sopprimere quei quattro gatti infettati dell’epoca che offendevano la morale divina.
Così Dio decise tout damble’ di decimare quel manipolo di scostumati. Be’…….. E’ stato un po’ frettoloso, forse,…..
Perché in fondo era meglio aspettare ancora un po’, era meglio aspettare i nostri tempi, un po’ più affollati.

Oggi c’è  tanto bisogno dell’intervento di-vino per decimare, questi ladri, morti di fame del diavolo che arrivano da levante e ponente.
Qui c’è ne un palazzo pieno, e poi, i cinesi? Dio… quanti ne sono, proprio troppi.
E i giapponesi? Ficcanasi e presuntuosi?.
Ma cosa dire poi degli occidentali?
Sono tutti da annegare in un bell’acquitrino universale.
Certo qualcosa hanno fatto dai piani alti,
abbiamo avuto un avvisaglia con gli tzunami, e terremoti e disastri vari, per ripulire l’interland terrestre.
Ma i calcoli fatti matematicamente, evidentemente erano errati, qua siamo ancora troppi.
Abbiamo anche avuto qualche terremoto qua e là, ma i calcoli furono ancora approssimativi, sembra piuttosto una prova generale, un tentativo mal riuscito, di soppressione dati degli uomini cattivi e insolenti.

Insomma pare che non si sappia calcolare da lassù, di quanta acqua serva per decimare tutti questi disgraziati brutti e cattivi, che non smettono mai di dar fastidio. Disgraziati votati per talento, o acculturati o con il complesso del padreterno .
Solo per poter mettere le mani sulla città, o per meglio dire sul pianeta, visto che l’abbiamo globalizzato.
Però… mo! Dico io! Perché scegliere proprio l’acqua per ammazzare i cattivi?
Quelli prima di tutto sanno nuotare, e poi spuntano come funghi dappertutto, anche dal fango, e poi fingono. E come fingono!
Ma Dio mio, ce li vedi tu a sguazzare nelle acque come i turisti del Titanic quando affondo? E che cavolo! Un po’ di fantasia ci vuole no?

E Nerone che scelse il fuoco? L’aveva capito bene quando fece la sua scelta di scaldare contemporaneamente Roma ed eliminare anche troppi…manigoldi.
Insomma con la sua iniziativa prendeva due piccioni con una fava. E per di più il calcolo era stato fatto in proporzione a Roma,.. piccola Roma, piccolo fuoco. Non era neanche troppo impegnativa l’impresa e forse era anche proporzionata al numero di cattivi dell’epoca imperiale.
Però oggi come oggi ci starebbe bene una bella bommba nucleare e se non basta anche più di una, tanto ne sono fornite tutte le nazioni, sempre per via della globalizzazione, ovvero per la par condicio.
Già! Le bombe andrebbero più o meno bene.
Invece a parer mio sarebbero da scartare quelle batteriologiche.
E già….

E’ meglio non esagerare….,ammazzarci tutti i nostri cattivi e mandarli all’altro mondo, va bene, ma usare…..i batteri no!!!
Mi fanno schifo, non sono igienici. Abbiamo fatto tanto per abituarci alla vasca da bagno, alle due docce al giorno e poi ci insozziamo di quei subdoli animaletti invisibili.
Morire si, ma puliti! E che broccolo!
Comunque …vorrei far presente al nostro, al mio e a vostro papà celeste che ci sarebbero poi altri problemi da risolvere….dopo e…ancora dopo….nel the day after….
Cioè…… mi vengono grossi dubbi:
io vorrei sapere dove ospita poi…tutti i “morituri” che disturbavano la morale di- vina??
C’è tutto questo spazio all’altro mondo?
Cioè, dove vanno a finire gli immondi? (i cattivi).
Lo so, dante ha detto che ci sono dei gironi che li ospiterebbero, come dei condominii.
Ma saremmo sempre troppi.
E che condomini sarebbero……..

Ora capisco perché lui ha preferito fare il diluvio! A quell’epoca…..c’erano solo quei quattro gatti indemoniati e cattivi che dio proprio non vedeva di buon occhio!
Secondo me Noè poteva anche rifiutare invece di imbarcarsi in un ….mare di ..guai.
Vi immaginate la moglie quanto avrà strillato per il fetore di tutti quegli animali che bene o male, piccoli o grandi, dovevano …evacuare?
Ma ci pensate
tutto quel tempo in mezzo alla sporcizia!
Di sicuro la signora Noè apparteneva al segno della vergine , e non era d’accordo!
Mentre quel vagabondo di Noè, doveva essere un sagittario, visto che gli piacque l’idea di-vina di viaggiare per terra e per….mari.
Povera signora Noè, era meglio se veniva qui a Napoli, forse era anche meglio, perché la sporcizia noi la mettiamo all’aria sui marciapiedi e non su una barca sigillata di non so quanti cubiti.
E in fondo a Napoli stanno pure bene e senza nessuna infezione, perché  qui la sporcizia non cela teniamo 365 giorni in casa.
Certo potevano buttarla fuori da un oblò.

Ma non era il caso di inquinare i mari già da allora. E così le donne praticamente avevano molto tempo per grattarsi la.. Pancia, e basta, perché non mi risulta che ci sia stato qualche nascituro.
A meno che non erano già provviste di pillole anticoncezionali, oppure
tutti i figli di Noè erano stati castrati, onde evitare gravidanze durante la traversata.
Ecco perché secondo me la cosa non è più fattibile oggi con l’acqua. Troppi inconvenienti!! Tanto più che oggi l’acqua è sporchissima, è piena di alghe, petrolio , liquami e schifezze varie,
poiché sia gli astanti dell’epoca, che le colombe bianche che Noè  buttò fuori dall’arca sarebbero annegati subito nelle paludi fetide che avrebbero trovato.

Noi però oggi di’ vorremmo dare un consiglio su questa avventura, perché  bene o male siamo gli eredi discendenti della famiglia di Noè, che tu mio dio, sbaragli ora per tramandarci la storia di quella esperienza lì.
Nel racconto della genesi, rivelataci poi attraverso la bibbia, forse scritta con la penna biro che solo Noè possedeva, ma che non ha mai adoperato per sostituire l’inchiostro che si usava a quel tempo, anche perché  l’inchiostro avrebbe… sporcato, e con il beccheggio e l’umidità rischiava di sbavare.
Cosi questa storia finì per essere scritta da qualcun altro.
Certo le sue indicazioni su come costruire la barchetta erano semplici. Ed esatte. Mica come il Titanic che era sì un po’ più grande ed evoluto ( be! Il Titanic era un po’ più grande, perché tecnologicamente più evoluto), era esatto ma sfortunato.

Ma comunque qualcuno troppo sballottato in quei trecento cubiti avrebbe fatto la fine degli albanesi , dei marocchini o di tanti altri troppo pigiati in una sola barca, che a tutt’oggi sbarcano a Lampedusa se non fosse stata una struttura grossa, chiusa e impermeabile che nessuno mi ha spiegato perché areno’ sul ararat, abbandonandola per sempre.
Una barca cosi bella e originale di cui nessuno più se ne interessò.
Ma che ne fu degli animali?
Lucia Marolla

© Riproduzione Riservata