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Quando la luna – Racconto di Paola Salzano

Quando la Luna decise di incontrare il suo amante, avvenne in una splendida notte di mezza estate.
Scelse un incantevole scenario, quello del Golfo illuminato a festa di una delle terre più belle del sud Italia, che la guardava estasiato e pieno di speranza, aspettando da sempre giorni migliori per i suoi figli.

Salutata la Stella madre all’imbrunire, l’incantevole Signora si affacciò sul nitido cielo di luglio indossando il vestito migliore: era piena, scintillante, abbagliante, con i crateri ben in evidenza. Decisa a conquistare, si fece largo tra le luci della volta celeste, gettando lo sguardo in basso verso l’imponente Vulcano a due cime, dormiente da decenni che, guardandola sornione, le fece l’occhiolino.

Quando la Luna decise di incontrare in quella notte magica il suo innamorato, il profondo Mare, si protese con malcelata passione verso di Lui, rischiarandone la superficie tranquilla e buia e venne accolta con la stessa veemenza nella sua avida e tiepida culla, increspata solamente da una leggera brezza estiva.

Così ne fu irrimediabilmente attratta e si arrese tra quelle acque spumose, in un intimo abbraccio in cui i due amanti confusero le loro identità, sino a raggiungere l’estasi totale proprio degli amori senza tempo: la sua immagine luminosa si riflesse nei toni dell’oro, del verde smeraldo e del blu argenteo lungo la distesa di quello scorcio di mar Tirreno, offrendo, a tutti quelli coloro che ebbero la fortuna di ammirarlo, uno spettacolo unico e straordinario!

Quando la Luna fece l’amore con il Mare illuminò in modo impressionante la cornice di quella storica città, fondata dai greci col nome di “Parthenope”, rischiarandone ogni cosa, dal famoso lungomare, alle auto in corsa, agli alberghi e ai ristoranti; sull’ isolotto in mezzo all’acqua anche il suo più antico Castello, dai superbi cannoni di guardia, assistette a quell’evento insolente e proprio lui, che nel corso dei secoli ne aveva viste di tutti i colori, arrossì come non mai, mostrandosi alquanto compiaciuto.

Nella notte indimenticabile anche Lei era lì estasiata ad ammirare quell’incontro fuori dal tempo, appoggiata al muretto di una delle strade più suggestive e panoramiche della sua città: con lo sguardo fisso rivolto verso l’alto la donna realizzò, in un attimo di eternità, come stavolta sarebbe stato più difficile partire dalla terra che l’aveva vista nascere e che aveva forgiato in modo indelebile la sua anima.

Dinanzi allo spettacolo di terra, acqua e cielo uniti in un profondo abbraccio senza fine, lei capì come quella bellezza e quell’amore che spesso, così inutilmente indaffarati, non vediamo pur guardandole, rappresentino preziose ancore di salvezza in questi giorni persi di paura e scoramento, le uniche capaci di dare ancora un senso al nostro essere…

Paola Salzano

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