Libera! – racconto di Anna Felici

7 Luglio 2016

Parlavo tranquilla e disinvolta al telefono con mia madre poi più niente....caddi inciampando ad un tappeto, il telefono lanciato chissà dove io, con la faccia impressa sul pavimento . Quando mi riprendo il cameriere e mio marito bianchi in volto cercavano di svegliarmi. ..ma io ero serena un gran dolore

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Parlavo tranquilla e disinvolta al telefono con mia madre poi più niente….caddi inciampando ad un tappeto, il telefono lanciato chissà dove io, con la faccia impressa sul pavimento . Quando mi riprendo il cameriere e mio marito bianchi in volto cercavano di svegliarmi. ..ma io ero serena un gran dolore alla mano e la testa tra le nuvole , sulla fronte vicino la tempia un bernocolo enorme che si estendeva in alto …che botta !

E pensare che proprio stamattina pensavo che mi ero proprio rotta le scatole della mia vita di tutto quello che aspettavo da tanto e che ancora non arrivava ,semplice serenità finanziaria e un minimo di tranquillità dopo tanto lavoro …a 52 anni vorrei rallentare…ma niente è sempre più difficile fino ad Ibiza sono dovuta arrivare. Ricominciare tutto potrebbe essere interessante mi sono detta, ma dopo tre anni sono stanca e voglio tornare a casa .

Ibiza l’isola del Dinero l’isola magica ….tutto un bluff, un utopia qui nessuno ti regala niente anzi, ti tolgono gli ultimi soldi che ti rimangono e con un bel calcio ti rispediscono a casa.Io ancora resisto …ma io sono un caso a parte sono insieme a Claudio mio marito da 35 anni e ne abbiamo fatte di cose insieme! Soprattutto due splendidi figli che ci hanno sempre sostenuto ed aiutato con il nostro lavoro….ristoranti .. più che un lavoro è una missione, sempre al lavoro pasqua, natale, capodanno una grande passione con cui nasci e che non riesci a scrollarti da dosso.

Comunque vorrei rimanere a combattere perché è sempre un esperienza vada come vada adesso almeno so parlare lo spagnolo ed i miei figli senza di noi sono veramente cresciuti …mandare avanti un ristorante non è una cosa da tutti! Ci siamo rimessi in gioco e nello stesso tempo dato spazio ai nostri figli, difatti uno solo è rimasto il più forte ,quello con gli attributi ,quello forgiato a fuoco e fiamme e con il nome che gli abbiamo dato (e quella è un altra storia!) Non poteva che essere lui …Eagle !

E bravo figlio mio, anche solo sei andato avanti e incoraggi noi a fare altrettanto. ..ok andiamo avanti, la Vita è bella e dopo la botta in testa lo è ancora di più. Sono ancora viva e questo è l importante è ciò che ti rende libera , libera di scegliere se camminare verso il futuro o se sederti ad aspettare……Alzati e cammina ….VIVI !!

 

Marina Rota

 

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