Rimani di Gabriele D’annunzio è una poesia che svela tutto l’amore del “Vate” per l’amata Giselda Zucconi, da lui chiamata Elda o Lalla. Una dichiarazione d’amore che lascia senza fiato, quella che ogni umano vorrebbe ricevere dal proprio partner. Una miscela che svela tutti gli ingredienti che ogni storia d’amore dovrebbe possedere.
Rimani fa parte della raccolta di poesie Canto novo di Gabriele D’Annunzio, scritte tra il 1881 e il 1882 per l’editore Sommaruga e ripubblicate in una nuova edizione nel 1896 dall’editore Treves.
Giselda Zucconi, ovvero Elda fu il primo amore di D’Annunzio. Il Vate la incontro per la prima volta Il 15 aprile 1881 mentre era ospite a Firenze di Mario Foresi per le vacanze pasquali. Elda era la figlia di Tito Zucconi un insegnante, molto stimato dallo scrittore pescarese , del Convitto nazionale statale “Francesco Cicognini” di Prato, del quale tra il 1875 e il 1881 il Vate era stato convittore.
L’Innamoramento di D’Annunzio per Elda fu a prima vista. Si dichiarò il 29 aprile del 1881 e il 1° maggio dello stesso anno nasce una delle relazioni amorose più belle della storia della letteratura mondiale. Il rapporto durò fino al marzo del 1883. Per il poeta fu la “strana bimba da li occhioni erranti, misteriosi e fondi come il mare”.
A Giselda Zucconi, D’Annunzio dedicò le ben 63 liriche di Canto novo, che viene celebrata sotto il nome di Lalla.
Ma, leggiamo questa breve, ma, meravigliosa poesia d’amore di Gabriele D’Annunzio per apprezzarne tutta la magia e condividerla con la persona o le persone che si amano.
Rimani di Gabriele D’annunzio
Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.Ti pentirai di tutto fuorchè d’essere venuto a me, liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia.Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore…
Una delizioza e intensa supplica d’amore
Rimani è una poesia di Gabriele D’Annunzio che possiamo considerare una ndelle più belle dichiarazioni d’amore della storia della letteratura. Il testo è una miscela di emozioni e sentimenti che offrono l’effettiva esplicitazione di che cosa dovrebbe essere l’amore.
Possiamo dire che scorrendo i versi si può cogliere tutta la magia che ogni relazione d’amore dovrebbe possedere per essere definita tale:
- Attenzione
- Desiderio
- Cura
- Protezione
- Rispetto
- Condivisione
- Fedeltà
- Romanticismo
- Passione
- Armonia
- Complicità
Il dolce, ma deciso invito a rimanere
La poesia inizia con un imperativo, “rimani”. Il Vate chiede ad Elda di rimanere accanto a lui, rivolgendole un invito che va oltre il mero desiderio passionale, ovvero “Riposati accanto a me.” Due corpi di amanti che dedicano il loro riposo stando vicini è pura armonia.
Ma, continuando con la prima strofa, D’annunzio prega l’amante di non andare via. Lei potrà trovare risposo accanto a lui, il Vate la veglierà e la proteggerà. In questo emerge con forza l’attenzione, il desiderio, la cura, il senso di protezione e l’armonia del poeta nei riguardi dell’amata Lalla.
Tutto il carisma di Gabriele D’annunzio al servizio dell’amata
Nella seconda strofa di Rimani, il poeta manifesta con forza la propria personalità, il proprio carisma. Rassicura Elda che non si pentirà di rimanere con lui e che a deciderlo sarà proprio lei in modo libero e deciso.
E poi, il poeta continua ribadendo con forza il proprio amore: “Ti amo”. Per non far mancare nulla alla donna, gli ribadisce tutta la sua fedeltà e il desiderio assoluto solo per lei.
La complice rassicurazione all’amata
Nella terza strofa, D’Annunzio esprime con la massima sicurezza ciò che di più alto si può offrire alla donna che si ama, ovvero la complicità. “Lo sai” afferma il poeta nella poesia, “Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia.”
L’utilizzo del compagno al maschile è il punto più alto dell’espressione della complicità per il poeta. Nella società dell’epoca i bagordi e anche le cose più stimolanti per gli uomini come D’Annunzio si svolgevano tra con gli amici di sesso maschile.
L’essere riuscita Elda a diventare anche l’amica con cui poter gioire, nelle intenzioni del poeta è il complimento più grande. Significa che Lalla è tutto per lui.
Quindi, D’annunzio continua a sollecitare l’invito a restare, “Rimani”. Chiudendo la poesia ribadendo tutta la sua cura e protezione, “Riposati. Non temere di nulla.” E nell’ultimo verso tira fuori la punta estrema del romanticismo, chiedendo all’amata “Dormi stanotte sul mio cuore…”.
Ciò vuol dire che Gabriele D’Annunzio ha offerto tutta la sua anima all’amata e lei sarà per sempre dentro il suo cuore, ovvero l’amore vero.