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“Quello che indossavo”, l’urlo di Mary Simmerling contro la violenza sulle donne

Com'era vestita? Risponde a questa insopportabile, nauseabonda eppure troppo frequente domanda, la poesia di Mary Simmerling "Quello che indossavo".

Quello che indossavo” è un urlo, un disperato tentativo di far comprendere a chi ancora ha i paraocchi che lo stupro non è mai colpa della vittima.

 

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, rileggiamo “Quello che indossavo”, la poesia di Mary Simmerling che ha ispirato le centinaia di mostre “Com’ero vestita” che negli ultimi anni sono state allestite in tutto il mondo per sensibilizzare la collettività sulla violenza di genere.

“Quello che indossavo” di Mary Simmerling

Quello che indossavo
era questo:
dall’alto
una maglietta bianca
di cotone
a maniche corte
con lo scollo rotondo

era infilata in
una gonna di jeans
(sempre di cotone)
che arrivava appena sopra il ginocchio
con una cintura

sotto tutto ciò c’era
un reggiseno di cotone bianco
e mutande bianche
(probabilmente non coordinate)

ai piedi
scarpe da tennis bianche
quelle con cui si gioca a tennis
e infine
orecchini d’argento e lucidalabbra.

questo è ciò che indossavo
quel giorno
quella notte
quel 4 luglio
del 1987.

Ti chiederai
perché questo è importante
o come possa ricordare
ogni elemento
in modo così dettagliato

vedi
Questa domanda mi è stata fatta
molte volte
molte volte
mi sono ritornati alla mente

questa domanda
questa risposta
questi dettagli.

ma la mia risposta
molto attesa
molto attesa
sembra in qualche modo piatta
dato il resto dei dettagli
di quella notte
durante la quale
a un certo punto
sono stata violentata.

e mi chiedo
quale risposta
quali dettagli
dovrebbero dare conforto
potrebbero dare conforto
a te
che me lo chiedi

cercando conforto dove
non c’è
ahimè
nessun conforto
che possa essere trovato.

se solo fosse così semplice
se solo potessimo
porre fine agli stupri
semplicemente cambiando i vestiti

Ricordo anche
cosa indossava lui
quella notte
anche se
in verità
questo nessuno
lo ha mai chiesto.

La domanda che nessuno deve più fare

“Com’era vestita?”

Come se da questo, dai cm di pelle mostrati in pubblico, provenisse una minore o maggiore legittimazione ad atti terribili come lo stupro.

Come se il modo di vestirsi fosse causa scatenante della violenza che un uomo esercita su una donna.

Come a dire, a pensare, a insinuare che “se si fosse vestita diversamente, coprendosi di più, tutto questo non sarebbe mai successo”.

E invece, con rammarico, rabbia, delusione e sconforto, dobbiamo ammettere che questa domanda, che è anche il quesito da cui parte “Quello che indossavo” di Mary Simmerling, non ha nulla a che vedere con le cause di uno stupro; piuttosto, ha tanto a che vedere con la nostra ignoranza, con il nostro tentativo di insabbiare la gravità di un fenomeno tanto tragico e violento.

Lo stupro è uno dei molteplici e terribili atti di violenza che l’uomo esercita sulla donna. Atti per cui non possono esistere giustificazioni, né attenuanti.

Leggete tutti “Quello che indossavo”. Leggiamola tutti e tutte. Scolpiamo le parole di questa poesia nella nostra mente. Per ricordarci di quanta sofferenza possiamo causare quando fingiamo di non vedere, per comodità. O per paura di ammettere che anche noi siamo parte del problema.

“What I was wearing”, la versione originale

What I was wearing
was this:
from the top
a white t-shirt
cotton
short-sleeved
and round at the neck

this was tucked into
a jean skirt
(also cotton)
ending just above the knees
and belted at the top

underneath all this
was a white cotton bra
and white underpants
(though probably not a set)

on my feet
white tennis shoes
the kind one plays tennis in
and then finally
silver earrings, and lip gloss.

this is what i was wearing
that day
that night
that fourth of july
in 1987.

You may be wondering
why this matters
or even how i remember
every item in such detail

You see
i have been asked this question
many times
it has been called to my mind
many times
this question
this answer
these details.

But my answer
much awaited
much anticipated
seems flat somehow
given the rest of the details
of that night
during which
at some point
I was raped.

And I wonder
what answer
what details
would give comfort
could give comfort
to you
my questioners

Seeking comfort
where
there is
alas
no comfort
to be found.

If only it were so simple
if only we could
end rape
by simply changing clothes

I remember also
what he was wearing
that night
even though
it’s true
that no one
has ever asked.

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