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“Primavera” di William Shakespeare, la poesia sul timore del tradimento

Scopri l'originale interpretazione di "Primavera" di William Shakespeare, dove il romanticismo lascia il campo alla passione carnale e al timore di essere traditi.

La poesia Primavera (Spring) di William Shakespeare offre un’immagine originale del risveglio della natura primaverile. Non è solo la natura a risvegliarsi, ma pure i “sensi”, la passione. Non solo, romanticismo quindi, ma carnalità. È come sempre i primi a soffrirne sono proprio gli uomini, in preda alla loro insicurezza. 

William Shakespeare è il maestro dell’intrigo e in questo canto gioca con ironia sul romanticismo primaverile. Il Bardo mette in scena una diversa immagine della primavera, dove il risveglio naturale coincide con il risveglio delle passioni. 

La primavera nell’originale interpretazione di Shakespeare non alimenta l’amore tra le coppie, ma accende la scintilla del sospetto. L’arrivo del “canto del cuculo” diventa timore per gli uomini che vanno nei campi a lavorare lasciviando le loro donne sole a casa. 

Primavera è una canzone presente in una delle prime commedie teatrali di William Shakespeare, Pene d’amor perdute (Love’s Labour’s Lost), composta probabilmente tra il 1593 ed il 1596.

Ma leggiamo il testo di questa originale poesia per scoprirne il significato

Primavera di William Shakespeare

Quando le margherite sono fiorite e le violette blu
E le coccinelle tutte bianche-argento
e becchi di cuculo di colore giallo
Dipingono di gioia i prati,
Il cuculo, allora, su ogni albero,
si prende gioco degli uomini sposati, perché così canta,
Cucù;
Cucù, cucù: Oh, parola di paura,
sgradevole per un orecchio sposato!

Quando i pastori piangono su canne d’avena,
e le allegre allodole sono gli orologi degli aratori,
Quando le tartarughe camminano, i corvi e le cornacchie,
e le fanciulle indossano le loro camicie estive,
Il cuculo, allora, su ogni albero,
si prende gioco degli uomini sposati, perché così canta,
Cuculo;
Cucù, cucù: Oh parola di paura,
Sgradevole per un orecchio sposato!

(traduzione di Libreriamo)

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Spring, William Shakespeare

When daisies pied and violets blue
And lady-smocks all silver-white
And cuckoo-buds of yellow hue
Do paint the meadows with delight,
The cuckoo then, on every tree,
Mocks married men; for thus sings he,
Cuckoo;
Cuckoo, cuckoo: Oh word of fear,
Unpleasing to a married ear!

When shepherds pipe on oaten straws,
And merry larks are plowmen’s clocks,
When turtles tread, and rooks, and daws,
And maidens bleach their summer smocks,
The cuckoo then, on every tree,
Mocks married men; for thus sings he,
Cuckoo;
Cuckoo, cuckoo: Oh word of fear,
Unpleasing to a married ear!

Il significato della poesia

La poesia Primavera di William Shakespeare descrive in modo dettagliato l’arrivo della stagione più bella e il risveglio della natura che rendono il paesaggio un sogno. Tutti rimarranno ipnotizzati dai colori naturali primaverili. 

Ma, è anche possibile che in primavera possa accadere qualcosa di diverso, di inaspettato. Il romanticismo lascia spazio alle passioni più nascoste. Alle debolezze della mente e della carne. All’insicurezza degli uomini nel non saper gestire la paura di essere traditi.

William Shakespeare prende in giro gli uomini sposati che trovano conforto nella bellezza della natura, ma hanno paura del canto del Cuculo:  le loro donne potrebbero diventare infedeli quando loro sono occupati nei campi a lavorare.

Un’immagine che solo Shakespeare poteva rappresentare. Gran parte dei poeti cantano la bellezza della rinascita, del risveglio, della natura, dell’armonia. E il Bardo cosa va a rappresentare? Il timore di essere traditi. Geniale!

Il riferimento al cuculo che si prende gioco degli uomini sposati è un’allusione al trucco del cuculo di deporre le uova nel nido di un altro uccello. Allo stesso modo, Shakespeare associa questa immagine a quella delle mogli infedeli che potrebbero cercare altri nidi (altri uomini).

Ecco allora esplodere tutta l’insicurezza umana. La primavera non porta armonia, ma timore, sospetto. La mente degli uomini viene contagiata da quel continuo canto del cuculo. 

Se ci pensiamo l’immagine del poeta inglese rende l’immagine di come la cultura del sospetto si insinua nella mente umana. Piuttosto che godere dell’armonico risveglio primaverile, si preferisce la sofferenza dei pensieri negativi del tradimento. L’atmosfera felice cambia quando compaiono i cuculi beffardi, mette in crisi le sicurezze maschili, l’essere impegnati nel lavoro, lontani da casa. 

L’apparizione del cuculo in primavera dovrebbe essere un segno di felicità, ma per contrasto sembra rovinare la vita degli uomini sposati. Semina ogni tipo di malinteso nelle menti e nei cuori degli uomini.

Infine, con tutti questi elementi, gli uomini non possono godere o celebrare la bellezza della primavera perché la loro mente è occupata da tutte le negatività rispetto al romanticismo della stagione primaverile.

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