Pioggia d’autunno di David Herbert Lawrence è un’intensa poesia sui duri sacrifici a cui sono sottoposti gli uomini e sugli uomini che a loro volta sono sacrificati.
Una poesia che attraverso la metafora di una “pioggia d’autunno” mette in scena il dolore, la tristezza di vivere una vita piena di sacrifici in balia delle forze esterne che s’impongono sulla vita di tutti gli esseri umani.
La natura da un lato, la volontà di pochi che decidono sulla vita e la morte della stragrande maggioranza degli esseri umani. Il grande messaggio di D.H. Lawrence che ha saputo donare una poesia che serve a far riflettere.
Pioggia d’autunno fu pubblicata sulla rivista The Egoist nel febbraio 1917, ma fu scritta nell’autunno precedente (1916).
Infuriava in tutto il mondo la tragedia della Prima Guerra Mondiale e la pioggia finisce per trasformarsi in lacrime di dolore, di tutti coloro che purtroppo erano costretti a vedere i loro amati morire in nome della follia umana.
Ma, leggiamo la poesia di D.H. Lawrence per scoprirne la metafora e il significato.
Pioggia d’Autunno di David Herbert Lawrence
Le foglie dei platani
cadono nere e bagnate
sul prato;I cumuli di nuvole
nei campi del cielo fissati
scendono e vengono trascinatiin semi di pioggia che cadono;
il seme del cielo
sul mio visoche cade – sento di nuovo
come echi pulsare
che ritmano dolcementeIl pavimento ovattato del cielo,
i venti che spingono
fuori tutto il granodi lacrime, il raccolto
depositato
nei covoni del sacrificiosollevati in alto:
i covoni dei morti
uomini che sono cadutiora raccolti in modo soffice
sul pavimento del cielo;
manna invisibiledi tutto il dolore
qui a noi donata;
finemente divisibile
che cade come pioggia.
Autumn Rain, DH Lawrence
The plane leaves
fall black and wet
on the lawn;The cloud sheaves
in heaven’s fields set
droop and are drawnin falling seeds of rain;
the seed of heaven
on my facefalling – I hear again
like echoes even
that softly paceHeaven’s muffled floor,
the winds that tread
out all the grainof tears, the store
harvested
in the sheaves of paincaught up aloft:
the sheaves of dead
men that are slainnow winnowed soft
on the floor of heaven;
manna invisibleof all the pain
here to us given;
finely divisible
falling as rain.
Pioggia d’Autunno, il significato della poesia
Pioggia d’Autunno è una poesia di David Herbert Lawrence sulle sofferenze e sui sacrifici a cui sono sottoposti gli umani durante la loro vita terrena. Ma, mette in evidenza anche la capacità degli umani di non saper fare tesoro dei loro stessi sacrifici.
Lo scrittore inglese, più famoso per i suoi romanzi, rispetto alle sue poesie che non sono poche, ci fa vivere tutto questo attraverso un piovoso e ventoso giorno di autunno, e con un susseguirsi di scene ci trasferisce le intense emozioni che il poeta vive e prova riguardo a ciò che sta vivendo l’intero Pianeta in quel dato momento storico.
Se ci pensiamo non è cambiato niente. La morte e la distruzione sono sempre presenti nel cammino degli umani e anche noi oggi siamo costretti a vivere la triste follia umana.
Un attimo che definisce un’epoca
L’ispirazione poetica di Pioggia d’Autunno è, malgrado i virtuosismi del poeta, comprensibile.
Siamo nell’autunno del 1916, la Prima Guerra Mondiale offre tutta la sua tragedia. Sono milioni i morti causati da quel terribile conflitto bellico. Quindi, ciò che respira il poeta è commozione, tristezza, sofferenza.
Ma, D.H. Lawrence fa percepire attraverso i suoi versi un pizzico di rabbia. Gli uomini in ciò che emerge sono assimilabili a delle cose, inutili pedine in balia della loro stessa auto distruzione.
Da ciò che emerge fin da subito leggendo la poesia, il poeta ci vuol far percepire il dolore che prova riguardo all’ottusità umana.
Le foglie dei platani
cadono nere e bagnate
sul prato;
La visione delle foglie cadenti di un platano, che hanno guarda caso il colore nero del lutto, della morte, preannunciano la caduta della pioggia. Ma, quelle foglie rappresentano anche tutta la decandenza che sta vivendo l’umanità.
Le foglie sono come gli uomini che cadono in battaglia, ma sono la stessa rappresentazione della dura tristezza che si respira nell’aria. Quelle foglie non sono rinascita, ma semplicemente morte.
In cielo D.H. Lawrence vede le nuvole come fossero covoni di grano, ricche di vita e attraverso le gocce di pioggia le nubi donano i loro “semi” all’umanità.
Ma quesi semi che cadono dal cielo non offrono vita e gioia come dovrebbe essere. Al contatto con il viso dello scrittore si trasformano in “lacrime” e sofferenza.
Il poeta inglese parla di campi del cielo, il riferimento molto probabilmente è ai Campi Elisi, dove secondo la mitologia greca e romana, dimoravano le anime degli eroi e dei saggi dopo la morte.
E le gocce di pioggia che cadono in terra e che dovrebbero essere il dono più grande che “il paradiso degli eroi” vorrebbe fare agli umani, si trasforma in sacrifico e sofferenza.
I semi si trasformano in lacrime per il dono di gioia finisce al contatto con gli umani a trasformasi in dolore e tristezza.
Scorrendo la poesia le prove e le difficoltà si intensificano. La pioggia, soprattutto quella autunnale, è come il seme del cielo, in quanto è l’elemento principale necessario per generare la vita. Ma allo stesso tempo rende difficile la sopravvivenza, in quanto il vento impetuoso tende a far volare via quanto di buono l’uomo cerca di compiere.
Pratagonisti assoluti della poesia sono quindi i sacrifici a cui è costretta l’umanità per sopravvivere alla sua stessa natura.
Malgrado i numerosi sacrifici che gli uomini sono costretti a fare per sopravvivere alla natura, finiscono inevitabilmente per far volare via spinti dal vento della loro follia il frutto stesso del proprio lavoro.
È come un circolo vizioso, da un lato il cielo ti offre i semi per far crescere la vita e dall’altro mette le condizioni per distruggerla. Quindi, la vita è un continuo e costante sacrificio e sofferenza. Tutto ciò che ci viene donato finisce per essere distrutto.
L’umanità che rappresenta D.H. Lawrence sembra in balia di qualcosa che non riesce a controllare. Ma, soprattutto è un’umanità che non sa riconoscere i semi che arrivano dal cielo. Inesorabilmente finisce sempre per distruggere ciò che ha cercato con tutte le sue forze di tutelare e proteggere.
Le stesse gocce della “Pioggia d’Autunno” che erano semi per generare vita, finiscono inevitabilmente per tornare in cielo come morte.