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Perché il poeta John Keats era tanto legato alla città di Roma

John Keats scelse di fermarsi a Roma per poter godere di tutta quella bellezza e arte che tanto amava. L'omaggio della città eterna in occasione dei 200 anni dalla scomparsa

John Keats, tra i più importanti poeti romantici inglesi, nacque nel 1795 a Londra. Presto presto iniziò a soffrire di salute cagionevole, finché, come già successo alla madre e poi al fratello, si ammalò di tubercolosi. Per trovare sollievo da questo male incurabile e progressivo decise di trasferirsi in Italia dove il clima era più mite.

Chi era John Keats, il poeta dell'anima che tutti celebrano oggi

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L’ultimo periodo trascorso a Roma

Oltre alla presenza di un’aria più salutare, Keats scelse di fermarsi a Roma per poter godere di tutta quella bellezza e arte che tanto amava. Si stabilì nel 1820, insieme all’amico Joseph Severn, in un appartamento al secondo piano di un palazzo a destra della scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna al civico 26. Con loro vivevano anche altri artisti e letterati, di passaggio in Italia come voleva la tradizione del Grand Tour. Proprio in questa casa, il 23 Febbraio del 1821, John Keats muore prematuramente tra le braccia del fedele amico Severn, soffocato da una tubercolosi ormai troppo avanzata.

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La casa museo e gli eventi organizzati dall’associazione

Dopo la morte di Keats, in questo appartamento si fermarono altri due fondamentali esponenti della seconda generazione dei poeti romantici, Percy Bysshe Shelley e Lord Byron. Nel 1903 nasce la Keats-Shelley Memorial Association con lo scopo di salvaguardare e proteggere dalla demolizione il palazzo che ospita la casa. Il museo venne inaugurato nell’Aprile del 1909 alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Da allora è visitabile al pubblico e offre un’importantissima testimonianza letteraria. Troviamo infatti una ricchissima biblioteca di circa 8 mila volumi. Interessanti sono le prime edizioni di molte opere e numerosi manoscritti di Jorge Luis Borges, Oscar Wilde, Mary Shelley, Walt Whitman, William Wordsworth e Joseph Severn. L’associazione, per celebrare i 200 anni dalla morte di John Keats, ha organizzato un tour virtuale guidato alla casa del poeta. Altre iniziative sono eventi online e conferenze da seguire in diretta con l’Inghilterra.

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