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“Lasciami sciolte le mani” di Pablo Neruda: un inno all’eros

Scopri la sensualità di "Lasciami sciolte le mani" la poesia di Pablo Neruda che invita a non aver paura del desiderio, della passione, dell'eros.

Lasciami sciolte le mani di Pablo Neruda è una poesia che sprigiona la voglia di condividere desiderio, passione, sensualità. 

Una poesia che va oltre l’amore platonico, una poesia che rivendica carnalità, contatto, fisicità. Una poesia giovanile di Pablo Neruda, e come tale va letta, ma che ci guida in quel desiderio tipico degli anni giovani della nostra esistenza. 

Una poesia che dà voce alla passione. È chiaro che questa società sta sempre più mettendo all’indice, perché forse ha perso la voglia di poter vivere fisicità, gli slanci pulsionali dell’umanità. 

Lasciami sciolte le mani di Pablo Neruda

Lasciami sciolte le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con vampate tremule.
Ahi, tu non sai cosa significa questo!

È la tempesta dei miei sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida con le sue lingue ardenti!
È l’incendio!
E tu sei qui, donna, come un legno intatto
ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere
verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri!

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra –
come io son venuto per contenerti,
e desiderarti,
e riceverti!

Il senso vero della poesia

Bisogna saper leggere la poesia, per non incorrere nella retorica del possesso maschile. Si farebbe offesa a Pablo Neruda che ha sempre amato le donne, con la sua poesia ha fatto un monumento a tutto il mondo femminile.

Oggi, non bisogna aver paura di dimostrare passionalità, serve solo il rispetto che ogni uomo deve saper mostrare alle donne e più in generale a tutti gli esseri viventi. 

Inquandriamo il pensiero della poesia, nella frase attribuita a John Lennon, “Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono alla luce del Sole”.

Il desiderio quello vero, l’eros che tutti gli esseri umani vogliono vivere e coindividere, non devono essere il male assoluto dell’Umanità. Sono le pulsioni distruttive che vanno accusate. Sono la sopraffazione e la violenza che va eliminata, per sempre.

Il significato della poesia

Immagina di essere travolto dalla passione e non sapere come comunicare questo irrefrenabile desiderio, o magari, dopo un lungo corteggiamento è arrivato il momento di fare il passo successivo.

Questi versi di Neruda sono un inno all’amore che, da romantico, diventa carnale e tangibile, perfetti per comunicare un acceso desiderio.

Lasciami sciolte le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con vampate tremule.
Ahi, tu non sai cosa significa questo!

Nella prima strofa, Pablo Neruda rivolge un appello, che poi in realtà è una speranza. Non essere frenato nel desiderio, nel contatto. Chiede che la sua passione possa prendere vita, perché irrferenabile, ma sana e vera.

È la tempesta dei miei sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida con le sue lingue ardenti!
È l’incendio!
E tu sei qui, donna, come un legno intatto
ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere
verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri!

Nella seconda stanza, il poeta vuole spiegare cosa gli sta accadendo. Una forza simile ad una tempesta lo accende e lo divora, lo rende fragile, vulnerabile, “cenere” di fronte al corpo della donna. 

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra –
come io son venuto per contenerti,
e desiderarti,
e riceverti!

Nell’ultima strofa di Lasciami libere le mani, Neruda non chiede nient’altro che condividere questo desiderio, non pretende nient’altro che passione. 

Non è amore, ma una furia incontrollabile che non chiede nessun impegno.

E alla fine della poesia, il grande poeta vola alto, questa energia impetuosa è cosmica, fa parte del creato. Ogni uomo e ogni donna sono nati per vivere insieme e poter godere di quella pulsione, ma in una visone diversa al mondo animale.

La forza della poesia sta proprio in una visone intellettuale del desiderio. La passione, la sessualità non è ricondotta alla natalità. Si ferma un attimo prima, alla gioia, alla magia che l’incontro energico dei sessi riesce a generare.

Lasciami sciolte le mani è tratta da Poesie erotiche

Lasciami sciolte le mani è inserita nell’opera di Pablo Neruda, Poesie erotiche pubblicata nel 1933.

In realtà, le poesie presenti nel libro, furono scritte dieci anni prima dalla pubblicazione, quando il poeta diciannovenne, dà sfogo alla passione tipica di un post-adolescente.  

Malgrado la giovane età, è già presente la forza poetica di Pablo Neruda, che possiamo benissimo definire come uno dei più grandi, se non il più grande, poeta dell’amore di sempre. 

Il poeta cileno si allontana dai dettami classici dell’amore, restituendone una visione concreta e carnale dove l’autenticità del corpo diventa strumento di indagine.

In questo piccolo libro conciso e folgorante, si ritrovano tutti i temi che daranno un accento inconfondibile alla sua opera futura.

L’estremo soggettivismo, l’esaltazione romantica, la tensione estrema verso il segreto palpito del mondo e, non ultimo, il canto dell’amore e dell’eros intesi come esperienza di un dolore radicale e anelito metafisico.

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