Cosa accadrebbe se, invece di prospettarci una vita “rettilinea”, se invece di programmare con precisione, ci lasciassimo “curvare” dalle pieghe della vita? Nella sua poesia, intitolata “La vita nuova”, Chandra Livia Candiani ci invita proprio a questo: a osservare secondo una prospettiva nuova, a lasciarci guidare e a prendere esempio dalla natura, che rinasce all’improvviso, stravolgendo tutti i programmi.
“La vita nuova” di Chandra Livia Candiani
La vita nuova
arriva taciturna
dentro la vecchia vita
arriva come una morte
uno schianto
qualcuno che spintona così forte
un crollo.È una scrittura tanto precisa
e netta da non lasciare dubbi
né sfumature di senso eppure
non dà né direzioni né mete.La vita nuova irrompe
come un vecchio che cade
sul ghiaccio, un pensiero
davanti a un muro, la
sirena di un’ambulanza.Non ci sono feriti
né annunci di sciagura
solo noi da convincere
a lasciar perdere il miraggio
di una vita rettilinea, di un
orizzonte, lasciarsi curvare,
piegare alla tenerezza
delle anse del destino.La vita nuova
è come un grande tuono
sbriciolato
poi a poco a poco
l’erba si china
sotto la pioggia
la prende
la beve.
Il significato di questa poesia
Dove leggere “La vita nuova” di Chandra Livia Candiani
Chandra Livia Candiani è una delle voci più intense e liriche della poesia contemporanea italiana. La sua raccolta “La bambina pugile ovvero la precisione dell’amore” (2014) è un viaggio attraverso la fragilità umana e la forza dell’amore, inteso come attenzione e cura.
In questo contesto, la poesia “La vita nuova” si inserisce come un sussurro potente, una riflessione sull’imprevedibilità dell’esistenza e su come questa possa trasformarsi senza preavviso.
È un testo che esplora il mistero della rinascita, quell’attimo in cui il noto si incrina e lascia spazio all’ignoto.
Lo stile della poesia
Lo stile de “La vita nuova” è essenziale e diretto, fatto di immagini forti e concrete. La “vita nuova” non si annuncia con dolcezza, ma irrompe come uno “schianto”, un crollo, un cambiamento violento che non lascia spazio a interpretazioni ambigue.
Chandra Livia Candiani utilizza metafore potenti: un vecchio che cade sul ghiaccio, una sirena d’ambulanza, l’erba che si piega sotto la pioggia. Sono visioni di fragilità e vulnerabilità, ma anche di adattamento e accoglienza.
Ogni immagine ha la forza di un colpo che risveglia, ma è anche intrisa di una dolcezza sottile. La poesia, infatti, sembra nutrirsi di contrasti: la violenza e la delicatezza, la frattura e l’accoglienza, lo spavento e la quiete. Ed è proprio in questo intreccio che la sua forza poetica si rivela, offrendo al lettore una finestra su quel momento sospeso in cui tutto cambia.
La vita nuova, senza preavviso
La poesia di Chandra Livia Candiani ci invita a riflettere sul significato della “vita nuova” non come un cammino rettilineo, ma come un percorso fatto di curve, di svolte inaspettate.
Chandra Livia Candiani ci esorta a lasciar perdere il “miraggio di una vita rettilinea”, ad accogliere la tenerezza delle “anse del destino”. È un invito a piegarsi, come l’erba sotto la pioggia, a farsi permeare dalle trasformazioni che la vita ci riserva.
Questa nuova vita arriva senza preavviso, ma porta con sé la possibilità di una crescita profonda, di una rinascita silenziosa e autentica.
Accettare la vita nuova significa anche accettare l’incertezza, riconoscere che la linearità è un’illusione e che la vera forza sta nell’adattarsi, nel lasciarsi attraversare dagli eventi come l’erba si lascia bagnare dalla pioggia.
Ancora una volta, la poetessa e traduttrice milanese prende ispirazione dalla natura, la contempla, per poi trasporre il suo segreto in versi, per raccontare ai suoi lettori un modo diverso di vivere. Più consapevole. Più umano.
