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“La Stazione” di Wisława Szymborska, la poesia degli incontri mancati

Scopri "La Stazione" poesia di Wisława Szymborska che racconta l'incontro atteso che forse non si verificherà mai. Un inno a godere della forza della fantasia per non reprimere i desideri

La Stazione di Wisława Szymborska è una poesia che mette in scena quell’incontro da sempre atteso e che molto probabilmente non avverrà mai. Una poesia che dà voce al disagio di tantissime storie d’amore che sono destinate a non trovare mai un incontro. 

Le cause possono essere infinite. La vita riserva sempre percorsi diversi. Quella voglia di incontrarsi può non finire mai. Il desiderio può non sopirsi mai. 

La stazione ferroviaria, il luogo dell’incontro per definizione, diventa l’immagine retorica di una speranza che resterà viva per sempre. Solo la vita con le sue infinite formule può decidere se quell’incontro avvererà, o meno.

Wisława Szymborska riesce a donare con questa poesia il ritratto perfetto delle emozioni che continuano a vivere nell’anima e che non riescono a trovare voce. O meglio, emozioni che devono rimanere segrete perché troppo preziose per poter essere condivise.

Quel desiderio merita di continuare a vivere, anche perché sono l’energia dei desideri inespressi. Ecco perché bisogna sempre sperare nell’Altrove della nostra fantasia.

La stazione di Wisława Szymborska

Il mio arrivo nella città di N.
è avvenuto puntualmente.

Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.

Hai fatto in tempo a non venire
all’ora prevista.

Il treno è arrivato sul terzo binario.
E’ scesa molta gente.

L’assenza della mia persona
si avviava verso l’uscita tra la folla.

Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.

A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.

Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.

La stazione della città di N.
ha superato bene la prova
di esistenza oggettiva.

L’insieme restava al suo posto.
I particolari si muovevano
sui binari designati.

E’ avvenuto perfino
l’incontro fissato.

Fuori dalla portata
della nostra presenza.

Nel paradiso perduto
della probabilità.

Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole.

L’incontro che avverrà Altrove

Leggere questa poesia dona emozioni vive, ma contraddittorie. La Stazione offre speranza, possibilità, desiderio. Allo stesso tempo, esprime un senso di rassegnazione.

Il fatalismo implicito nel contenuto della poesia non è espressione di mancanza del principio di volontà. C’è la voglia di tenere viva una fiamma che non merita di essere spenta mai. 

Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.

Hai fatto in tempo a non venire
all’ora prevista.

In questi versi emerge chiaramente che malgrado “l’arrivo puntuale del treno” quell’incontro non può avvenire.

L’assenza della mia persona
si avviava verso l’uscita tra la folla.

Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.

L’incontro che non avverrà mai

In queste parte della poesia emerge chiaramente il concetto dell’assenza. Si sono percorse strade diverse e sono avvenuti incontri diversi.

A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.

Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.

Con ironia ed elegante retorica la poesia mette in scena proprio quanto detto sopra. La vita ha offerto persone diverse da incontrare, relazioni però che non riescono a frenare il desiderio di quell’incontro mancato.

Teniamo viva l’altrove della nostra fantasia

Wisława Szymborska chiude la sua poesia dando centralità alla fantasia, unica proprietà vera e assoluta di qualsiasi persona. Solo nei nostri sogni più intimi può avvenire qualsiasi cosa, “perfino
l’incontro fissato.”

Fuori dalla portata
della nostra presenza.

Nel paradiso perduto
della probabilità.

Altrove.
Altrove.

Come si evince è chiaro il senso di quell’altrove. Dove in tanti dovremmo poter vivere parte del nostro tempo, senza per forza creare contrasti, liti, discussioni che potrebbero solo causa di male e sofferenza.

Se si riflette bene, La Stazione non è solo il luogo di un amore mancato, ma è il luogo dove molti nostri desideri possono non avere mai vita. Per questo è importante tenere sempre viva la fantasia.

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