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“La possibilità di un’isola”, una struggente poesia di Houellebecq per ritrovare la speranza

"La possibilità di un'isola" è lo struggente componimento con cui Michel Houellebecq conclude l'omonimo romanzo. Una poesia con cui l'autore attraversa il buio e il dolore e vede riaffiorare nel cuore un barlume di speranza.

Lo conosciamo principalmente per i suoi amatissimi romanzi e per le controversie che lo hanno visto più volte protagonista, ma Michel Houellebecq, oltre ad essere un affermato e chiacchierato scrittore, è anche un bravissimo poeta. Scopriamo insieme “La possibilità di un’isola”, il componimento che chiude l’omonimo romanzo e costituisce quasi un testamento di speranza e “possibilità”.

Possibilità

La poesia che stiamo per leggere nella traduzione curata da Fabrizio Ascari non è un semplice componimento. Si tratta dei versi che concludono uno dei romanzi più famosi ed amati di Houellebecq: “La possibilità di un’isola”.

Se avete letto l’opera o ne avete quantomeno sentito parlare, saprete che è ambientata in un futuro fantascientifico in cui non esistono più esseri umani, bensì cloni, tutti uguali e senza personalità. In questo mondo, concepito dall’autore per veicolare una forte critica alla mancanza di valori dei nostri tempi, due cloni ritrovano i diari dell’essere umano da cui essi sono stati copiati, Daniel, e scoprono così com’era la realtà prima che esistessero loro.

I diari di Daniel si concludono con questa struggente poesia, che costituisce anche la lettera con cui Daniel si congeda dal mondo e dalla donna amata prima di togliersi la vita. A questo punto ci aspetteremmo dei versi tristi e dolorosi, bui e senza prospettive. Invece, insieme ai diversi richiami positivi fra cui il calore del sole e l’amore, è il finale a svelarci l’esistenza di una speranza: c’è ancora la possibilità di un’isola che, lontana dai dolori del mondo, potrebbe costituire un porto sicuro, un luogo dove ricostruire e riscoprire la nostra umanità.

“La possibilità di un’isola” di Michel Houellebecq

Vita mia, vita mia, mia antichissima vita,
mio primo voto mal richiuso,
mio primo amore infirmato,
sei dovuta ritornare.

Ho dovuto conoscere
ciò che la vita ha di migliore,
quando due corpi gioiscono della loro felicità
e si uniscono e rinascono senza fine.

Divenuto totalmente dipendente,
conosco il tremito dell’essere,
l’esitazione  a sparire,
il sole che colpisce al limitare

e l’amore in cui tutto è facile,
in cui tutto è dato nell’attimo;
esiste in mezzo al tempo
la possibilità di un’isola.

“La possibilité d’une île”

Ma vie, ma vie, ma très ancienne,
Mon premier vœu mal refermé
Mon premier amour infirmé
Il a fallu que tu reviennes.

Il a fallu que je connaisse
Ce que la vie a de meilleur,
Quand deux corps jouent de leur bonheur
Et sans fin s’unissent et renaissent.

Entré en dépendance entière
Je sais le tremblement de l’être
L’hésitation à disparaître
Le soleil qui frappe en lisière

Et l’amour, où tout est facile,
Où tout est donné dans l’instant.
Il existe, au milieu du temps,
La possibilité d’une île.

Il libro

In un futuro inquietante, dominato da cloni che sembrano aver pagato l’immortalità con la perdita della capacità di ridere, piangere e provare emozioni autentiche, due misteriosi personaggi, Daniel24 e Daniel25, trovano i diari del loro “originale”, Daniel1, vissuto ai nostri giorni. La lettura commuoverà molto Daniel25 che conoscerà così la sofferenza, distruggendo il sogno dell’immortalità dei suoi creatori. Provocatorio, ironico, il romanzo di Michel Houellebecq è una riflessione sul senso della vita che viviamo e sulla possibilità di replicarla.

Michel Houellebecq

Michel Houellebecq, pseudonimo di Michel Thomas, è uno scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese. Nato il 26 febbraio 1956 nel dipartimento d’oltremare francese della Réunion, Houellebecq è cresciuto fino all’età di sei anni in Algeria. Consegue la laurea in agraria nel 1978 con una specializzazione in «Ecologia e miglioramento dell’ambiente naturale».

Verso la metà degli anni Ottanta inizia a frequentare gli ambienti letterari parigini, pubblica le prime poesie e collabora con varie riviste. “Estensione del dominio della lotta”, suo primo romanzo, viene pubblicato da Maurice Nadeau nel 1994 dopo essere stato rifiutato da parecchi editori. L’opera d’esordio ha collocato Houellebecq a capo di quella generazione di scrittori concentrati sulla miseria affettiva dell’uomo contemporaneo.

In Italia, Houellebecq è edito da La Nave di Teseo, che ha pubblicato Le particelle elementari (1999, nuova edizione 2021), Estensione del dominio della lotta (2000, nuova edizione 2019), Piattaforma (2001, nuova edizione 2019), Lanzarote (2002, nuova edizione 2019), La possibilità di un’isola (2005), divenuto un film con la regia dell’autore nel 2008, La carta e il territorio (2010, nuova edizione 2022), con cui ha vinto il premio GoncourtSottomissione (2015), Serotonina (2019), Annientare (2022); Houellebecq è anche autore di diverse raccolte poetiche, tradotte in molte lingue fra cui anche l’italiano.

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