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“Qualche mese della mia vita”, Michel Houellebecq si racconta nel suo nuovo libro

Arriva il 26 maggio in contemporanea con la Francia "Qualche mese della mia vita", il libro in cui Michel Houellebecq racconta se stesso e le sue dichiarazioni più controverse ai lettori.

L’attesa è finita: arriva il 26 maggio, in contemporanea in Francia e in Italia, “Qualche mese della mia vita“, il nuovo libro di Michel Houellebecq edito da La Nave di TeseoUn’opera che, in poco più di cento pagine, mira a mostrarci un nuovo lato dello scrittore più discusso di Francia, che in questi anni ha venduto milioni di copie coi suoi romanzi e si è fatto conoscere per dichiarazioni e atti controversi.

“Qualche mese della mia vita” di Michel Houellebecq

Houellebecq racconta Houellebecq: le accuse di razzismo e islamofobia, le minacce, gli inganni e le battaglie legali, il suo rapporto con il cinema e la pornografia.

“Non si può dire che la lettura e la scrittura facciano veramente parte della vita, le offrono piuttosto un’alternativa. La sessualità era stata la gioia più grande della mia vita e, in maniera sorprendente, la più duratura in fin dei conti. Non ero mai davvero riuscito a tenerne traccia, per le ragioni che ho detto.

Non avevo intenzione di rendere pubblica quella traccia, se non forse a titolo postumo, nel caso in cui fossi riuscito a catturare un momento che racchiudeva un fascino particolare, e a condizione che la donna con cui avevo condiviso quel momento vi fosse anch’essa sensibile. Era atroce per me pensare che l’unica traccia che sarebbe rimasta della mia vita sessuale, la parte più vivace della mia vita, sarebbe stata un coito mediocre… Mi meritavo di meglio; chiunque si merita di meglio.”

Michel Houellebecq

Michel Houellebecq, pseudonimo di Michel Thomas, è uno scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese. Nato il 26 febbraio 1956 nel dipartimento d’oltremare francese della Réunion, Houellebecq è cresciuto fino all’età di sei anni in Algeria. Consegue la laurea in agraria nel 1978 con una specializzazione in «Ecologia e miglioramento dell’ambiente naturale».

Verso la metà degli anni Ottanta inizia a frequentare gli ambienti letterari parigini, pubblica le prime poesie e collabora con varie riviste. “Estensione del dominio della lotta”, suo primo romanzo, viene pubblicato da Maurice Nadeau nel 1994 dopo essere stato rifiutato da parecchi editori. L’opera d’esordio ha collocato Houellebecq a capo di quella generazione di scrittori concentrati sulla miseria affettiva dell’uomo contemporaneo.

In Italia, Houellebecq è edito da La Nave di Teseo, che ha pubblicato Le particelle elementari (1999, nuova edizione 2021), Estensione del dominio della lotta (2000, nuova edizione 2019), Piattaforma (2001, nuova edizione 2019), Lanzarote (2002, nuova edizione 2019), La possibilità di un’isola (2005), divenuto un film con la regia dell’autore nel 2008, La carta e il territorio (2010, nuova edizione 2022), con cui ha vinto il premio Goncourt, Sottomissione (2015), Serotonina (2019), Annientare (2022); Houellebecq è anche autore di diverse raccolte poetiche, tradotte in molte lingue fra cui anche l’italiano.

Un personaggio controverso

Michel Houellebecq è uno dei personaggi più controversi del panorama letterario francofono. Ha sempre condotto una vita al limite, spingendosi ad azioni e dichiarazioni che hanno fatto il giro del mondo. Come quando ha polemizzato con i vertici della moschea di Parigi, definendo l’Islam una “religione per stupidi” per poi ritrattare e scusarsi affermando di essersi rivolto non ai musulmani ma agli estremisti jihadisti. O come quando è finito nell’obbiettivo di un film a luci rosse, salvo dichiararsi del tutto ignaro ai fatti.

Houellebecq, che non ha mai fatto mistero delle sue passioni sfrenate e del suo desiderio di vivere a pieni polmoni la vita senza preoccuparsi troppo di etichette e vincoli sociali, giunge a questa nuova pubblicazione dopo aver concepito diverse opere che vedono come protagonista principale un uomo di nome Michel. Sarà un caso? O dietro tutta questa sfaccettatura di Michel si cela un personaggio altrettanto multiforme e pluri-identitario?

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