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La poesia che Gigi Proietti dedicò ad Alberto Sordi per dirgli addio

Era il 27 febbraio 2003, quando ai funerali di Alberto Sordi, Gigi Proietti gli dedicò una poesia memorabile

Il 27 febbraio del 2003 oltre 250mila romani riempirono piazza San Giovanni per l’ultimo saluto ad Alberto Sordi. Alla cerimonia funebre di quello che è stato uno dei più grandi attori italiani parteciparono le massime cariche dello Stato. Ma a strappare un sorriso e un lacrima ai presenti furono le parole di Gigi Proietti che, sul palco allestito davanti alla basilica di San Giovanni in Laterano, dedicò ad Alberto Sordi un memorabile sonetto. 

“Sonetto per Alberto Sordi” di Gigi Proietti

“Io so’ sicuro che nun sei arrivato ancora da San Pietro in ginocchione,
a mezza strada te sarai fermato a guarda’ sta fiumana de persone.
Te rendi conto sì ch’hai combinato,
questo è amore sincero, è commozione,
rimprovero perché te ne sei annato,
rispetto vero tutto pe’ Albertone.
Starai dicenno: ma che state a fa’,
ve vedo tutti tristi nel dolore
e c’hai ragione,
tutta la città sbrilluccica de lacrime e ricordi
‘che tu non sei sortanto un granne attore,
tu sei tanto di più, sei Alberto Sordi”.

Gigi Proietti

 

 

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