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“La dolce mela” (Fr. Voigt 105) di Saffo, poesia sul potere della scelta delle donne

Scopri il significato di "La dolce mela" la poesia di Saffo che ci dona un'immagine armonica e bella dell'essere donna e libera.

La dolce mela di Saffo è una poesia che dà voce alla libertà delle donne, alla voglia di poter scegliere senza il condizionamento di nessuno. Un inno alla donna come sempre quello della poetessa dell’Antica Grecia.

La dolce mela è anche denominato frammento 105 Voigt e fa parte di un epitalamio, ovvero un canto nuziale, anche se secondo molte interpretazioni il suo significato va oltre il tema matrimoniale.

Leggiamo questa breve poesia di Saffo, con la traduzione magistrale di Salvatore Quasimodo, per riflettere sul suo significato.

La dolce mela di Saffo

Quale dolce mela che su alto
ramo rosseggia, alta sul più alto;
la dimenticarono i coglitori;
no, non fu dimenticata: invano
tentarono raggiungerla.

(Traduzione Salvatore Quasimodo)

La libertà di scegliere cosa è giusto per una donna

La dolce mela è una poesia di Saffo che nasce da una bellissima metafora, come si evince immediatamente dal titolo. La mela più dolce è quella difficile da raggiungere, afferma la poetessa originaria dell’isola di lesbo.

Come sempre nelle poesie di Saffo emerge una sensibilità tutta al femminile, che offre una visione raffinata e profonda dell’esistenza umana. La poetessa sembra fare riferimento ad una sposa che arriva alle nozze ad un’età matura. Proprio per questo diventa la “dolce mela”, che è nata sul ramo più alto, quindi difficile da raggiungere da parte dei raccoglitori.

È naturale che i raccoglitori sono gli uomini in cerca di una sposa, e la mela dei rami più alti è una donna più avanti con l’età. Il significato risulta evidente, la sposa ha lasciato il “tiaso”, ovvero dove venivano mandate le ragazze di famiglia facoltosa per essere educate e istruite, soprattutto in vista del matrimonio, diretto appunto da Saffo. Il “tiaso” di Lesbo era legato al culto di Afrodite.

Ma ciò che ci vuol far comprendere Saffo è che la ragazza in questione, ovvero la “dolce mela”, è arrivata al matrimonio in età più matura, non perché meno bella o desiderata dalle altre ragazze, ma perché non aveva ancora trovato un compagno degno di lei e che l’amasse come merita.

Lasciando stare il giustificato e presumibile istinto di Saffo nel voler proteggere la sua allieva, non ritenendola inferiore alle altre ragazze giunte al matrimonio prima di lei, rimanendo coerente con il pensiero della poetessa di Lesbo, il messaggio è più profondo e diretto alla critica evidente di una società in cui le ragazze molte volte facevano fatica ad accettare il matrimonio imposto dalle loro famiglie, che di fatto in molti casi privava le donne nel poter vivere il vero amore.

“La dolce mela” mostra il senso di libertà, d’indipendenza, di scelta che dovrebbe essere il principio guida di tutte le donne e in generale di tutti gli esseri umani.

Sappiamo bene che molte volte Saffo provava amore per le sue allieve e quando molte di loro lasciavano la “scuola”, perché pronte al matrimonio, lei ne soffriva, perché con alcune condivideva l’infelicità del proprio destino.

C’è una delicatezza particolare nel dire che la mela “non fu dimenticata”, ma che i coglitori provarono invano a raggiungerla. Questo dettaglio aggiunge un senso di struggimento e desiderio, tipico della poesia di Saffo, che spesso esplorava i temi dell’amore, della bellezza e della tensione tra ciò che è desiderato e ciò che è possibile.

La dolce mela tutto ciò che è la donna

Saffo nella sua breve poesia riesce a toccare temi importantissimi che sembrano essere sempre attuali. Per questo è considerata una poetessa contemporanea, universale. La sua sensibilità riesce ad andare oltre la sua epoca.

La mela rossa del ramo più alto, esprime desiderio e inaccessibilità, rappresenta una metafora di qualcosa di bello e prezioso, inaccessibile, difficile da toccare e da raccogliere. È l’irraggiungibile e come tale il sogno ideale che va oltre le possibilità comuni.

La mela indicata da Saffo è il simbolo della purezza e della perfezione, è la femminilità, è l’armonia femminile, la bellezza nelo senso più alto e universale del termine.

Come sempre in Saffo c’è un forte richiamo all’eros, la dolce mela difficile da raggiungere, presenta il tema del proibito, del mai raccolto e quindi unico, misterioso, accattivante. Quella mela matura se si guarda ancora più in profondità potrebbe essere proprio Saffo.

Questa mela bella, proibita, misteriosa, dolce è la sua immagine, la raffigurazione che lei considera dell’essere donna e come tale libera.

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