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Una lettera poesia (1819) di John Keats sul dolore che provoca la separazione in amore

Si può vivere senza la persona che si ama? John Keats ci svela cosa si prova e cosa si è disposti a fare nella lettera poesia all'amata Fanny Brawne

Può una lettera essere considerata vera poesia? Quando si tratta di John Keats ciò può diventare possibile. L’autore inglese, riconosciuto come il più grande poeta del romanticismo inglese, ci dona un inno all’amore fuori dal comune che celebrano i sentimenti e le emozioni più nobili.

Il poeta, nato a Londra, il 31 ottobre 1795, ci svela cosa si prova quando ci si separa dalla persona amata, cosa accade nell’anima e il dolore che si vive. Quando si prende consapevolezza che si sta perdendo l’amore della vita, si finisce inevitabilmente per “impazzire” ed essere disposti a cambiare se stessi per ritrovare la persona che si ama.

In una lettera a Fanny Brawne, scritta il 13 ottobre del 1819 e contenuta nelle sue magnifiche Selected Letters, Keats trasferisce alla donna, con una potenza e un’eleganza di sentimenti fuori dal comune, tutto il suo amore.

Il poeta inglese decide di rinunciare all’amore per la donna amata, perché povero e malato. Non solo, lei era invisa agli amici di Keats, che tra l’altro lo sostenevano economicamente, perché ritenuta troppo leggera e poco propensa ad occuparsi veramente di lui. Non solo, il poeta per motivi di salute, fu colpito dalla tubercolosi, dovette allontanarsi dall’Inghilterra e partire per l’Italia, naturalmente per il clima, dove muore a Roma il 23 febbraio del 1821.

La lettera d’amore di John Keats a Fanny Brawne

A Fanny Brawne

13 ottobre 1819

Mia cara fanciulla,

In questo momento mi sono messo a copiare dei bei versi. Non posso procedere con un certo grado di soddisfazione. Devo scriverti una o due righe e vedere se questo può servire a farti uscire dalla mia mente per un tempo così breve. Nella mia anima non riesco a pensare ad altro – è passato il tempo in cui avevo il potere di consigliarti e metterti in guardia contro il futuro poco promettente della mia vita – il mio amore mi ha reso egoista. Non posso esistere senza di te – mi dimentico di tutto tranne che di vederti – la mia vita sembra fermarsi lì – non vedo oltre. Mi hai assorbito. In questo momento ho la sensazione di dissolvermi: sarei squisitamente infelice senza la speranza di vederti presto. Avrei paura di separarmi da te.

Mia dolce Fanny, il tuo cuore non cambierà mai? Il mio amore, lo farà? Non ho limiti al mio amore – il tuo biglietto è arrivato proprio qui – non potrei essere più felice lontano da te – è più ricco di una nave di perle. Non minacciarmi nemmeno per scherzo. Mi ha stupito che gli uomini possano morire martiri per la religione – ho rabbrividito – non rabbrividisco più. Potrei essere martirizzato per la mia religione – l’amore è la mia religione – potrei morire per questo – potrei morire per voi.

Il mio credo è l’amore e tu sei il suo unico principio – mi hai rapito con un potere a cui non posso resistere; eppure potevo resistere finché non ti ho visto; e anche da quando ti ho visto ho cercato spesso di “ragionare contro le ragioni del mio amore”. Non posso più farlo – il dolore sarebbe troppo grande – il mio Amore è egoista. Non posso respirare senza di te.

Tuo per sempre.
John Keats

 

My dearest Girl,

This moment I have set myself to copy some verses out fair. I cannot proceed with any degree of content. I must write you a line or two and see if that will assist in dismissing you from my Mind for ever so short a time. Upon my Soul I can think of nothing else. The time is passed when I had power to advise and warn you against the unpromising morning of my Life — My love has made me selfish. I cannot exist without you. I am forgetful of every thing but seeing you again — my Life seems to stop there — I see no further. You have absorb’d me. I have a sensation at the present moment as though I was dissolving—I should be exquisitely miserable without the hope of soon seeing you. I should be afraid to separate myself far from you.

My sweet Fanny, will your heart never change? My love, will it? I have no limit now to my love — Your note came in just here — I cannot be happier away from you — ’T is richer than an Argosy of Pearles. Do not threat me even in jest. I have been astonished that Men could die Martyrs for religion — I have shudder’d at it — I shudder no more. I could be martyr’d for my Religion — Love is my religion — I could die for that — I could die for you.

My Creed is Love and you are its only tenet — You have ravish’d me away by a Power I cannot resist; and yet I could resist till I saw you; and even since I have seen you I have endeavoured often “to reason against the reasons of my Love.” I can do that no more — the pain would be too great — My Love is selfish. I cannot breathe without you.

Yours for ever

John Keats

Una lettera d’amore dedicata a tutti coloro che amano

La lettera poesia di John Keats all’amata Fanny Brawne si caratterizza per l’eleganza stilistica e per la profondità dei sentimenti. In questo componimento il poeta inglese esprime il senso più profondo della mancanza della donna che ama.

I versi della lettera “Non posso esistere senza di te” e “Non posso respirare senza di te”, offrono il senso più profondo della mancanza della persona che si ama. Un inno all’amore assoluto che mette al centro tutte le mancanze non volute da parte del suo autore, reo di aver avuto la sfortuna di essere vissuto in condizioni modeste, di aver perso padre e madre da giovane, di essersi ammalato di tubercolosi.

Allo stesso tempo, lo stato di povertà che il poeta dovette affrontare fu dovuto anche al grande amore per la poesia. Ricordiamo che lui dopo essere diventato medico, dopo infiniti sacrifici, abbandona il posto di assistente del Guy’s Hospital, per scegliere la vocazione letteraria spinto dall’amico Cowden Clarke, che ne apprezzava il talento poetico.

Tra settembre e ottobre del 1818, Keats conosce a casa dell’amico Charles Armitage Brown Fanny Brawne e l’incontro finisce per far nascere l’amore tra i due, durato fino alla morte del poeta, alla giovane età di ventisei anni.

Da questo amore nascono lettere che lasciano senza fiato e che celebrano l’amore. Opere che furono pubblicate nel 1878, dopo la morte della donna da parte dei figli di lei, che scandalizzarono la società vittoriana britannica, per il contenuto eccessivamente spinto sensualmente e per l’eccesso di gelosia da parte del poeta.

Da sottolineare che Fanny rispetto a Keats amava la bella vita e la mondanità e ciò la rendeva “chiacchierata” soprattutto dagli amici di Keats, ai quali non piaceva, proprio perché troppo distante dalle qualità del genio inglese.

Quella che abbiamo presentato è una delle più famose di queste lettere, un capolavoro romantico e che vede il poeta disposto al martirio per la sua religione, che è l’amore.

Il poeta spera di poter riabbracciare presto al sua amata, dopo aver cercato invano di separarsi da lei perché non in grado di poterle garantire un futuro. Ma, si accorge che è stato “egoista” e allo stesso tempo non aveva sperimentato la separazione da lei e cerca di trasferirle il suo pentimento e i suoi sentimenti più profondi.

John Keats è disposto a cambiare se stesso pur di stare vicino a lei, senza di lei non esiste nessuna felicità. Lei è l’unico “principio” del credo assoluto di Keats, l’amore.

Dispiace che un amore così intenso sia dovuto durare così poco tempo e soprattutto che un autore così grande, immenso sia dovuto morire così giovane. Ciò che è certo che questa lettera noi vogliamo considerarla vera poesia e le sue parole sono un monumento all’amore.

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