Io sono un guerriero e combatto con forza, io sono un guerriero arruolato in una battaglia che mai avrei voluto combattere. Io cado e mi rialzo, io sono un guerriero in un esercito di gente normale.” Inizia così la poesia dell’art director napoletano Giuseppe Capozzi. Versi diventati virali dopo essere stati postati sul profilo Facebook dell’Istituto Nazionale dei Tumori Pascale di Napoli. Volevamo riproporvela in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro.
Siamo tutti guerrieri contro il cancro
“Guerriero anche io? siamo tutti guerrieri, uniamoci contro il cancro” si legge nei numerosi commenti alla poesia scritta quasi tutta in napoletano. Nell’aprile 2019 la poesia venne stampata e affissa nella hall della palazzina degenze e in ogni reparto. Come affermato al tempo dal direttore generale dell’Istituto, Attilio Bianchi, diffondere quella poesia era un modo per i “tantissimi Giuseppe” di non sentirsi soli, ma figli di una grande famiglia che ogni giorno combatte al loro fianco. Una poesia le cui parole e la cui forza sono valide ancora oggi. Un modo per comunicare il sostegno a tutti coloro che stanno lottando contro il cancro senza arrendersi mai.
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La poesia
Di seguito, uno stralcio della poesia, manifesto della tenacia di tutti coloro che lottano contro il cancro.
Io sono un guerriero – e combatto con forza, – io sono un guerriero arruolato in una battaglia – che mai avrei voluto combattere; – io sono un guerriero, – vinc e pperd, – cado e mi rialzo; – io sono un guerriero, – e quando vinco vedo tutto più colorato, – le cose, le persone e a faccia mia; – io sono un guerriero – e ssacc’ sentì l’addore d’a vita – comm’a nisciune