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Il tuo nome ignoro, l’emozione dopo un incontro da sogno

La poesia "Il tuo nome ignoro" è dominata da un tono di inquietudine e smarrimento. Il poeta sembra aver dimenticato tutti i particolari del primo incontro: il nome, il volto, le parole, il luogo, fino a ipotizzare di essersi perso in un sogno.

Una poesia per raccontare in versi un incontro speciale tra sogno e realtà, troppo bello per essere vero, forse mai avvenuto. E’ questo “”Il tuo nome ignoro”, poesia di Fernando Pessoa contenuta all’interno della raccolta “Un’affollata solitudine. Poesie eteronime“.

La poesia

La poesia “Il tuo nome ignoro” è dominata da un tono di inquietudine e smarrimento. Il poeta sembra aver dimenticato tutti i particolari del primo incontro: il nome, il volto, le parole, il luogo, fino a ipotizzare di essersi perso in un sogno.

Il verso consigliato

Era mattina, nebbia, era Dicembre,
Quando ti trovai e ti persi.
Sogno o rammento?

Questo verso è perfetto per quegli incontri fugaci e improvvisi, come per esempio le uscite con un gruppo di amici, oppure quando ci troviamo nei corridoi dell’università con il nostro gruppo di studi e, improvvisamente, conosciamo una persona che cattura il nostro interesse e il nostro cuore, ma dopo quel primo incontro, proviamo a tornarci con la mente ma il ricordo appare così fumoso e impreciso da portarci a dubitare che sia avvenuto davvero.

Il verso (“Sogno o rammento?”) comunica un senso di tenerezza e, allo stesso tempo, malinconia.

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Il tuo nome ignoro

Il tuo nome ignoro. Il tuo profilo non ricordo.
Le tue parole dimenticai.
Era mattina, nebbia, era Dicembre,
Quando ti trovai e ti persi.
Sogno o rammento?

Non so. Era mattina e la nebbia
Nascondeva quello che c’era e quello che pensavo
Come un falso estremo rifugio
In nessuna parte del quale io stavo.
Sogno, prolisso e intero,

Ma, se tra i tasti la tua mano vagasse,
Così, spogliata dell’esser tua, io so
Che forse potrei trovare
Tra quello che non ho potuto incontrare
Quello che non troverò.

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