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“Il sonno” (1964) di Jorge Luis Borges: la poesia è il sogno

In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, immergiti nei versi della poesia di Jorge Luis Borges "Il Sonno", il sognare quale metafora del benessere esistenziale.

In occasione della Giornata Mondiale del Sonno vogliamo proporre una poesia di Jorge Luis Borges: Il Sonno.

La Giornata mondiale del sonno, che si celebra per il 2024 il 15 marzo (ricorre il venerdì della seconda settimana di marzo), è un evento annuale organizzato dalla World Association of Sleep Medicine (WASM) dal 2008.

Il sonno di Jorge Luis Borges ci sembra la poesia perfetta per celebrare la giornata, perché attraverso la poetica dello scrittore argentino, possiamo parlare dell’importanza della qualità del sonno e del sognare.

Vogliamo costruire una metafora tra il sonno poetico e il sonno fisico: entrambi rispondono all’esigenza di trovare benessere.

La poesia di Borges fa parte della raccolta L’altro, lo stesso (El otro, el mismo), un’antologia scritta da Jorge Luis Borges nel 1964. Si tratta di una raccolta di sessantacinque componimenti realizzati precedentemente, raccolti sin dagli anni cinquanta.

Ma leggiamo la poesia per poterne apprezzare la bellezza e coglierne il significato.

Il sonno di Jorge Luis Borges (1964)

Se il sonno fosse (c’è chi dice) una
tregua, un puro riposo della mente,
perché, se ti si desta bruscamente,
senti che t’han rubato una fortuna?

Perché è triste levarsi presto? L’ora
ci deruba d’un dono inconcepibile,
intimo al punto da esser traducibile
solo in sopore, che la veglia dora

di sogni, forse pallidi riflessi
interrotti dei tesori dell’ombra,
d’un mondo intemporale, senza nome,

che il giorno deforma nei suoi specchi.
Chi sarai questa notte nell’oscuro
sonno, dall’altra parte del tuo muro?

El sueño, Jorge Luis Borges

Si el sueño fuera (como dicen) una
tregua, un puro reposo de la mente,
¿por qué, si te despiertan bruscamente,
sientes que te han robado una fortuna?

¿Por qué es tan triste madrugar? La hora
nos despoja de un don inconcebible,
tan íntimo que sólo es traducible
en un sopor que la vigilia dora

de sueños, que bien pueden ser reflejos
truncos de los tesoros de la sombra,
de un orbe intemporal que no se nombra

y que el día deforma en sus espejos.
¿Quién serás esta noche en el oscuro
sueño, del otro lado de su muro?

Significato della poesia

La poesia Il sonno va inserita nella poetica e nel credo filosofico di Jorge Luis Borges, interprete del realismo magico e produttore di opere che mettono in scena il fantastico quale reazione alla contraffazione che genera il reale. 

La metafisica guida come un autore medievale il cammino letterario di Borges, in cui la concezione della vita come narrazione, come menzogna, come opera contraffatta spacciata per veritiera, come fantasia e reinvenzione della realtà. 

Le narrazioni attuali generate dai media e dai social offrono dignità al pensiero dell’intellettuale argentino, il quale sembra aver anticipato il contemporaneo attraverso le sue opere. 

Il sonno metafora della libertà identitaria

Jorge Luis Borges inizia la prima strofa de Il Sonno ponendo un quesito dialettico fondamentale. Perché se veniamo svegliati bruscamente, pensiamo che ci hanno sottratto qualcosa d’importante? 

Quindi, seguendo questo ragionamento il sonno non è un momento di riposo. La mente continua a viaggiare attraverso i sogni, offrendoci una vita parallela che viviamo attraverso la nostra mente.

Nel momento in cui interrompiamo questo viaggio ci sentiamo derubati di qualcosa di intimamente importante, di un bene prezioso.

Il mondo del sonno, i sogni che viviamo quando dormiamo sono solo nostri non appartengono alla società in cui viviamo. Forse nei sogni troviamo le verità, rispetto alle falsità del reale.

I nostri sogno non devono misurarsi con la la razionalità imposta dalle convenzioni. Il razionale è un’imposizione illuministica dell’esistenza, in cui ogni cosa deve trovare una spiegazione “reale”.

Ecco perché i sogni che viviamo mentre dormiamo sono l’energia per un viaggio senza limiti. Sono l’opera per eccellenza della nostra vita, sono il contenuto che dà forza alla nostra identità.

Il sonno dona un’altra realtà, crea un’identità fantastica che non può misurarsi con il reale convenzionale, ne percepisce solo i riflessi deformati del giorno.

Il sonno è la fantasia dello scrittore, dell’artista.  I sogni sono i libri, le poesie, le opere dell’artista, che offrono una realtà più vera rispetto ai fatti sociali. 

Vivere l’immaginario rispetto al reale per Borges è l’essenza della sua esistenza. Il reale corrode l’immaginario togliendo bellezza estetica alla vita. 

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