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Il posto che ho scelto, una poesia d’amore sul valore del bacio e dei legami umani

Tonia Bardellino con la sua poesia d'amore celebra la bellezza della comprensione reciproca che non ha bisogno di voce ma della profondità di uno sguardo e della magia di un bacio.

Ci sono poesie che sanno fermare il tempo, che ci avvolgono in un abbraccio silenzioso e ci parlano con la voce del cuore. Una di queste è quella scritta da Tonia Bardellino nel libro Il posto che ho scelto, (L’Erudita) e prefato da Vittorio Sgarbi; un testo che, pur nella sua brevità, riesce a racchiudere l’essenza dell’amore più puro: un’intesa che va oltre le parole, oltre i gesti convenzionali, oltre il bisogno di spiegazioni.

Nella poesia tratteggiata da Tonia Bardellino nel libro Il posto che ho scelto, emerge un quadro delicato e intriso di una profonda sensibilità emotiva, che esplora il potere della comprensione reciproca, quella che va oltre le parole e oltre i gesti concordati.

L’autrice ci invita a riflettere sull’intimità dei legami umani, su quel dialogo silenzioso che passa attraverso gli occhi, capace di abbattere le barriere della comunicazione convenzionale.

In queste poche righe si disegna un quadro di straordinaria delicatezza, in cui l’autrice celebra la bellezza della comprensione reciproca, quella che non ha bisogno di voce ma si manifesta nella profondità di uno sguardo e nella magia di un bacio.

Il posto che ho scelto, la poesia di Tonia Bardellino

Il bello è capirsi, intuirsi con gli occhi
Senza parole, senza gesti pattuiti
Senza che serva la bocca a spiegare
ciò che l’altro, in un bacio, potrebbe guarire.

Il cuore di questi versi batte sull’elogio di un’intesa istintiva, che non ha bisogno della mediazione della voce o dell’articolazione dei gesti predefiniti. È un’intuizione che si manifesta nella purezza dello sguardo, nella trasparenza delle emozioni che non richiedono spiegazioni. Questo tipo di connessione, suggerisce l’autrice, è un miracolo che cura, un bacio che può lenire ogni ferita, ogni fragilità che alberga nell’animo umano.

Questa poesia è un invito a riscoprire la bellezza dell’essenziale, a rimanere in ascolto di ciò che non viene detto ma che, forse, è più eloquente di qualsiasi parola. Non è un caso che Bardellino scelga di evocare il bacio come simbolo del culmine di questa comprensione: un gesto semplice, ma denso di significato, capace di esprimere ciò che le parole non osano o non sanno dire.

Questi versi ci ricordano l’importanza di abbassare le difese, di accogliere l’altro nella sua interezza e di lasciarci guarire da quella forma d’amore che non pretende spiegazioni, ma che nasce dalla capacità di essere presenti l’uno per l’altro, con occhi che vedono e cuori che ascoltano.

In un mondo sovraccarico di parole e di gesti codificati, Bardellino ci regala un momento di silenzio poetico, un respiro di autenticità, che risuona come un dolce richiamo all’essenza dell’amore: capirsi, intuirsi, guarirsi.

I versi di Tonia Bardellino sono un richiamo dolce e potente a rallentare, a guardare oltre le apparenze, a riscoprire il potere della presenza silenziosa. Ci ricordano che, a volte, non servono parole per comunicare: basta un gesto, un sorriso, un bacio che sappia curare le nostre fragilità e le nostre ferite.

Questa poesia è un piccolo gioiello, capace di ricordarci che l’amore, nella sua essenza, è intuizione, connessione e guarigione.

Un’intesa che non necessita parole

I versi ci trasportano in una dimensione intima, dove due anime riescono a comunicare senza dover ricorrere al linguaggio comune. C’è una rara bellezza nell’intuirsi con gli occhi, nel leggere l’altro senza l’ausilio di gesti predefiniti o parole esplicite. È una connessione che scaturisce dall’essere pienamente presenti, dall’attenzione sincera e dall’apertura del cuore.

Il bacio che guarisce

Bardellino evoca il bacio come simbolo di un momento che va oltre il mero gesto fisico: esso diventa un atto di guarigione, un ponte che colma distanze, una cura per le ferite invisibili che spesso ci portiamo dentro. In questo contesto, il bacio non è solo intimità, ma un dono, un linguaggio universale capace di sostituire ogni spiegazione.

Un invito alla scoperta dell’essenziale

La poesia ci invita a riflettere sul valore dell’essenziale, su ciò che è autentico e genuino nelle relazioni umane. In un mondo sovraccarico di parole e di gesti artefatti, c’è qualcosa di straordinario nell’abbandonarsi alla semplicità, nel lasciare che uno sguardo o un gesto spontaneo racconti ciò che davvero proviamo.

L’autrice

Tonia Bardellino non è solo poetessa, ma una figura impegnata da sempre in tematiche sociali e nella lotta contro i femminicidi. Laureata in Sociologia, Psicologia e Criminologia, svolge oggi la professione di psicologa, criminologa e docente universitaria. È anche nota al grande pubblico come opinionista ospite di Eleonora Daniele nei suoi programmi televisivi, dove porta il suo contributo esperto su temi complessi e di grande impatto sociale.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Madri assassine (Imprimatur Editore, 2015), Società fusa (Runa Editrice, 2016) e La vita è negoziare (Historica Edizioni, 2019). Tuttavia, la scrittura è una passione che l’accompagna fin da bambina, e Il posto che ho scelto segna il suo debutto nella poesia, una nuova forma espressiva che arricchisce ulteriormente il suo percorso artistico e umano.

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