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“Il maestro giusto”, la poesia di Gianni Rodari che celebra gli insegnanti

La filastrocca Il maestro giusto sottolinea l’importanza di trovare, lungo il proprio cammino, un insegnante che sappia educare un bambino nel migliore dei modi

Una poesia da dedicare a tutti gli insegnanti. I versi di Gianni Rodari sono unici nel loro genere, comunicano dei messaggi estremamente profondi attraverso un linguaggio semplice e diretto; in questo caso, i versi che compongono la filastrocca Il maestro giusto sottolineano l’importanza di trovare, lungo il proprio cammino, un maestro che sappia coltivarci nel migliore dei modi; creando anche un modo molto tenero ma efficace, proprio oggi, giornata mondiale degli insegnanti, di ringraziare un maestro per tutto quello che ha fatto per noi.

 

Il maestro giusto

C’era una volta un cane
che non sapeva abbaiare.
Andò da un lupo a farselo spiegare.
Ma il lupo gli rispose
con un tale ululato
che lo fece scappare spaventato.

Andò da un gatto, andò da un cavallo,
e, mi vergogno a dirlo,
perfino da un pappagallo.

Imparò dalle rane a gracidare,
dal bove a muggire,
dall’asino a ragliare,
dal topo a squittire,
dalla pecora a fare “bè bè”,
dalle galline a fare “coccodè”.

Imparò tante cose,
però non era affatto soddisfatto
e sempre si domandava
(magari con un “qua qua”):
“Che cos’è che non va?”.

Qualcuno gli risponda, se lo sa.
Forse era matto?
O forse non sapeva
scegliere il maestro adatto?

L’importanza dell’insegnante giusto

Spesso si ignora l’importanza di trovare il maestro giusto lungo il nostro cammino; basta poco per smarrirsi lungo il percorso di studi o per impantanarsi in una strada senza via d’uscita. Se ne nostro cammino riusciamo a trovare il maestro giusto, che comprende le nostre potenzialità e sa come coltivarle al meglio, dobbiamo essere pronti a mostrargli tutta la nostra gratitudine, perché è grazie a lui se siamo riusciti a crescere come meritavamo.

La giornata dedicata agli insegnanti

La giornata mondiale degli insegnanti (conosciuta anche come “giornata internazionale degli insegnanti”) si tiene ogni anno il 5 ottobre dal 1994, commemorando le organizzazioni di insegnanti in tutto il mondo. Il suo obiettivo è quello di mobilitare il sostegno agli insegnanti e di garantire che i bisogni delle future generazioni continuino ad essere soddisfatte dai docenti. 

Il tema della Giornata mondiale degli insegnanti 2023 è: “Gli insegnanti di cui abbiamo bisogno per l’istruzione che vogliamo”.

Gianni Rodari

Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni nasce ad Omegna nel 1920, da una famiglia proprietaria di un piccolo forno. Qui, il piccolo Gianni frequenta i primi anni di scuola, fino a quando non è costretto a trasferirsi nel paese natio della madre in seguito alla prematura morte del padre.

Nel 1931, la madre lo fa entrare nel seminario cattolico di San Pietro Martire di Seveso in provincia di Milano, ma si rende conto ben presto che questa non è la strada giusta per il figlio. Così, nel 1934 Gianni comincia a studiare alle scuole magistrali.

Divenuto maestro, Gianni Rodari è obbligato a vivere, come tutti i suoi coetanei, il trauma della guerra – a cui pure lui non partecipa perché esonerato a causa della salute cagionevole – e della perdita dei suoi cari.

Sono diverse, infatti, le poesie e le filastrocche che l’autore dedicherà al tema. Rodari muore a causa di un improvviso malore nel 1980, all’età di 59 anni.

Giornalista, scrittore, poeta specializzato nella letteratura d’infanzia e pedagogista, Gianni Rodari è autore di numerose e varie opere, fra cui spicca il capolavoro “La grammatica della fantasia”, che lo ha reso uno scrittore amatissimo dai più piccoli.

I racconti e le poesie di cui è autore hanno contribuito enormemente all’ innovazione del canone letterario italiano dell’infanzia.

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