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“Il lonfo”, la poesia resa celebre dall’interpretazione di Gigi Proietti

Celeberrima l'interpretazione della poesia "Il lonfo", scritta da Fosco Maraini nel 1978, da parte dell'attore Gigi Proietti per Rai Tre nel salotto di Serena Dandini.

“Il lonfo” รจ una poesia scritta ormai piรน di quarantโ€™anni fa, nel 1978, da Fosco Maraini. Inserita nella raccolta Gnosi delle fanfole, si tratta di uno dei migliori esempi di metasemantica. Celeberrima l’interpretazione della poesia data dall’attore Gigi Proietti per Rai Tre nel salotto di Serena Dandini.

E' morto Gigi Proietti, mattatore dello spettacolo italiano

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L’attore, drammaturgo e regista Gigi Proietti รจ scomparso nel giorno del suo ottantesimo compleanno. E’ stato protagonista a teatro, in tv e al cinema

Il significato della poesia

La poesia resa celebre da Gigi Proietti รจ composta in una lingua inventata che prova a essere evocativa solo sulla base dellโ€™elemento uditivo. Cosรฌ facendo una serie di parole assumono dei suoni e delle forme, ma perchรฉ assumano un significato bisogna anche stare attenti alla grammatica e alla sintattica: solo cosรฌ si puรฒ creare una lingua dal nulla. Ma chi รจ il lonfo? Probabilmente un animaletto nato dalla fantasia dell’autore.

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La poesia che Gigi Proietti dedicรฒ ad Alberto Sordi per dirgli addio

Era il 27 febbraio 2003, quando ai funerali di Alberto Sordi, Gigi Proietti gli dedicรฒ una poesia memorabile

La poesia assume un significato in base alla capacitร  dellโ€™autore di comporre un testo non solo composto utilizzando una lingua inventata ma che nasca anche dal suo cuore e dal suo cervello. Lโ€™interpretazione stessa del testo deve essere di pancia cosรฌ da suscitare forti emozioni in coloro che leggono o recitano la poesia. Ecco perchรฉ l’interpretazione di Gigi Proietti, grazie alla sua presenza scenica e mimica, riesce a dare un forte significato alla poesia.

 

La poesia “Il Lonfo” recitata da Gigi Proietti

Il Lonfo non vaterca nรฉ gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce,
sdilenca un poco e gnagio sโ€™archipatta.
รˆ frusco il Lonfo! รˆ pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa legica busia, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui, zuto
tโ€™ alloppa, ti sbernecchia; e tu lโ€™accazzi.

 

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