I versi contenuti nella poesia “I ragazzi che si amano” di Jacques Prévert, contenuta nella raccolta Spectacle pubblicata nel 1951, sono un invito a vivere l’esperienza dell’amore senza curarsi del parere degli altri, in particolare degli adulti, troppo distanti dalla meraviglia e dalla passione dell’adolescenza. Il primo amore e il primo appuntamento sono momenti di tenerezza e libertà, e nessuno può o deve frapporsi in questa magica dimensione così che pretende il massimo coinvolgimento.
L’amore adolescenziale
Jacques Prévert, con i suoi versi, crea una contrapposizione tra l’amore adolescente, passionale e leggero, e quello maturo degli adulti (“I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno/Loro sono altrove ben più lontano della notte”), mentalmente chiusi e che, forse, hanno dimenticato cosa si prova durante il primo amore.
L’opera esalta l’aspetto totalizzante dell’amore tra ragazzi che si baciano in piedi contro le porte della notte. I passanti li segnano a dito perché provano invidia e li deridono, ma i ragazzi che si amano non se ne accorgono perché sono abbagliati dalla luce accecante del loro primo amore. Il testo è costruito quasi come un calligramma, cioè una poesia realizzata anche mediante una particolare disposizione tipografica dei versi e priva di punteggiatura.
Jacques Prévert, le poesie d’amore più belle
Il poeta Jacques Prévert crede che l’Amore sia l’unica salvezza del mondo. Vi proponiamo le sue più belle poesie d’amore
È interessante, a questo punto, raccontare una piccola curiosità sui versi del poeta francese. I ragazzi che si amano è stata scritta nel 1945, una fase storica complessa animata da una certa rigidità morale. L’impostazione della poesia fa percepire una critica alla chiusura mentale della società, troppo impegnata a giudicare e vietare, mentre l’amore diventa un simbolo di assoluta libertà e, forse, di resistenza.
I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è soltanto la loro ombra
Che trema nel buio
Suscitando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo i loro risolini
la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Loro sono altrove ben più lontano della notte
Ben più in alto del sole
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore