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“Natale è il primo giorno di vita della vita”, una poesia che racconta l’amore e la rinascita

"Natale è il primo giorno di vita della vita" è una profonda poesia di Gio Evan, che fa riflettere sul valore di questa importante festività e sul nostro modo di viverla.

Sei dicembre, il Natale è sempre più vicino. Oggi vogliamo condividere con voi una bellissima poesia che Gio Evan ha scritto in occasione delle festività natalizie del 2020. Con “Natale è il primo giorno di vita della vita“, Gio Evan ha voluto lasciarci un messaggio importante sul valore del Natale, che può essere un’occasione per rinascere, e per ritornare all’amore per la vita.

Una poesia fuori dagli schemi

Fra etimologia, versi liberi di lunghezza molto variabile l’uno dall’altro e immagini attinte dal nostro quotidiano, questa poesia di Gio Evan ha subito l’aspetto di qualcosa di speciale.

Sin dal primo verso, che conferisce il titolo all’intero componimento e ci regala un importante pensiero su cui riflettere: qual è il primo giorno di vita della vita? Ce n’è soltanto uno, quello in cui apriamo gli occhi per la prima volta?

Chiunque abbia un po’ di anni di esperienza alle spalle risponderebbe di no. Perché si può nascere due o anche più volte. Si può, insomma, rinascere e ricominciare a vivere come se fossimo arrivati a questo mondo per una seconda, terza, quarta volta.

Rinascere vuol dire partire da zero, ricominciare una nuova vita come fossimo una tabula rasa, pronta a riempirsi di nuove luci e colori. Solo che, a differenza della prima volta, quando rinasciamo siamo consapevoli. E questa consapevolezza ha un valore inestimabile.

Natale è il primo giorno di vita della vita di Gio Evan

Natale è il primo giorno di vita della vita.
È il principio, l’inizio di tutto, l’inizio per tutti.
Natale è l’esordio del cuore. Primo battito. Inaugurazione della vibrazione. La danza al suo primo passo.
È un compleanno che si festeggia insieme ma ci assolve dalle rughe, non invecchia, risparmia le ossa. Non si aggiunge nessun numero sulla tabella degli anni, perché non festeggia la crescita ma la nascita.
Oggi non è il momento di crescere, è il momento di rinascere.
Natalum viene da natus e alem. Prende radice dal verbo nascì, nascere. Alem, invece, indica appartenenza.
Nasci, in sanscrito è g’an, vuol dire generare, produrre, mentre in Grecia diventa Gné, radice di genuino.
Ecco cosa c’è dentro questa parola, Natale:
Appartenere alla nascita e produrre genuinità.
È stato un anno pieno di ferite, di botte forti. È stato impossibile stavolta nascondere le batoste che abbiamo preso. Abbiamo dovuto ammettere la nostra fragilità. Il mondo c’ha spinto giù per le scale che conducevano ai nostri obiettivi. Abbiamo rotolato sempre, quest’anno. Siamo precipitati in tutti i vuoti possibili. Abbiamo conosciuto il buio di persona. Siamo stati divisi, separati come fogli destinati a compiti diversi e gettati in preda a una materia in cui eravamo impreparati.
Ma siamo ancora qui
e non smetteremo di rinascere.
Buon Natale, nel vero senso della parola.
Rinascete, date vita alle cose che vi fanno battere il cuore, producete il bene e non allontanatevi dall’amore
E nascete, nascete sempre
non smettete mai di nascere ancora
che tanto
c’è sempre bisogno
di una nuova vita.
[Gio Evan] x Love Assai.

Gio Evan

Gio Evan, pseudonimo di Giovanni Giancaspro, è un cantautore, scrittore e poeta italiano. Nato a Molfetta il 21 aprile 1988, comincia a scrivere in giovane età, ma conosce la fama soltanto dopo il 2015, grazie alla popolarità dei suoi contenuti sui social media. La prima pubblicazione dell’artista risale però al 2008 quando, al rientro da un emozionante viaggio in India, Gio Evan decide di raccontare ciò ha visto e vissuto in “Il florilegio passato”.

Da questo momento in avanti, la scrittura diviene parte integrante della vita del giovane, che tra il 2010 e il 2014 dirige la rivista “Storie” e, negli stessi anni, si occupa di un progetto che unisce musica e poesia da lui stesso ideato, “Le scarpe del vento”, e pubblica il suo primo album, “Cranioterapia”.

Segue un lungo periodo scandito da viaggi arricchenti, fra l’Europa e il Sud America, al termine del quale Gio Evan continua a coltivare la passione della scrittura: nel 2015 viene pubblicata una raccolta di versi, “Teorema di un salto, ragionatissime poesie metafisiche”, che è seguita da altri titoli fra i quali ricordiamo “Passa a sorprendermi” e “Capita a volte che ti penso sempre”.

In parallelo, l’artista produce singoli ed album che, insieme all’attività sui social, gli regalano un enorme successo. È il caso di “Natura molta”, uscito nell’autunno del 2019. L’ultima raccolta di poesie composta da Gio Evan è “Ci siamo fatti mare”, pubblicata il 16 marzo 2021 da Rizzoli.

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