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“È l’ora in cui s’ode tra i rami”, la natura e l’amore nella poesia di Lord Byron

Oggi ricordiamo, nell’anniversario della sua scomparsa, il poeta inglese Lord Byron attraverso la lettura di “È l’ora in cui s’ode tra i rami”, un componimento che ci fa vivere la bellezza e la profondità del Romanticismo.

Il 19 aprile 1824 ci lasciava George Gordon Noel Byron, VI barone di Byron, meglio noto come Lord Byron. Grande poeta britannico, Lord Byron è stato uno dei massimi esponenti del secondo Romanticismo inglese, insieme a John Keats e Percy Bysshe Shelley.

Nell’anniversario della sua scomparsa, ricordiamo Lord Byron attraverso la lettura di “È l’ora in cui s’ode tra i rami”, una poesia che ci fa rivivere la bellezza e la profondità del Romanticismo proiettandoci in una natura che appare quasi mistica. Leggiamo insieme il componimento, in versione originale e in traduzione italiana.

It is the hour

It is the hour when from the boughs
The nightingale’s high note is heard;
It is the hour – when lover’s vows
Seem sweet in every whisper’d word;
And gentle winds and waters near,
Make music to the lonely ear.
Each flower the dews have lightly wet,
And in the sky the stars are met,
And on the wave is deeper blue,
And on the leaf a browner hue,
And in the Heaven that clear obscure
So softly dark, and darkly pure,
That follows the decline of day
As twilight melts beneath the moon away.

È l’ora in cui s’ode tra i rami
È l’ora in cui s’ode tra i rami
la nota acuta dell’usignolo;
è l’ora in cui i voti degli amanti
sembrano dolci in ogni parola sussurrata
e i venti miti e le acque vicine
sono musica all’orecchio solitario.
Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore
e in cielo sono spuntate le stelle
e c’è sull’onda un azzurro più profondo
e nei cieli quella tenebra chiara,
dolcemente oscura e oscuramente pura,
che segue al declino del giorno mentre
sotto la luna il crepuscolo si perde.

La natura e l’amore

Gli short poems sono forse l’espressione più emozionante e profonda dello stile di Lord Byron. Lo comprendiamo leggendo “È l’ora in cui s’ode tra i rami”, un breve componimento che ci proietta in un mondo parallelo in cui la natura è custode del sentimento di due amanti, e in quanto tale è un luogo mistico, quasi magico, in cui si celano il segreto dell’usignolo e quello dei “voti degli amanti”.

Il tono di questa poesia è estremamente sereno, onirico. Sembra che tutto ciò che accade sia avvolto da una nuvola, in una progressione che parte da un momento della giornata in cui c’è ancora la luce del sole per scivolare con tranquillità nella dolcezza della sera. Una poesia che ci fa rivivere la bellezza e la profondità del Romanticismo.

Lord Byron

George Gordon Noel Byron, meglio conosciuto come Lord Byron, nasce a Londra il 22 gennaio 1788 da un’illustre famiglia di origine normanna per parte di padre, e imparentata con Giacomo I di Scozia per parte di madre. Il piccolo George, affetto da una malformazione del tendine d’Achille, è zoppo sin dalla nascita.

Trascorre i primi anni di vita ad Aberdeen, in Scozia, vivendo un’infanzia per niente felice: il padre, fuggito in Francia a causa dei grossi debiti contratti in Gran Bretagna, muore nel 1791 forse suicida. È in questi anni che in George Byron nasce l’amore smisurato nei confronti della selvaggia terra scozzese, con i suoi paesaggi mozzafiato e solitari.

George Byron diventa Lord Byron nel 1798, quando il prozio muore e lui ne eredita il titolo. Adesso, George è il sesto barone Byron di Rochdale, e può non solo disporre di cospicui beni, ma anche ambire ad un’educazione adeguata al titolo che porta. Il giovane si trasferisce immediatamente in una delle proprietà ereditate dal prozio: l’abbazia di Newstead, splendida ma ormai trascurata e fatiscente. Per Lord Byron, comincia una nuova vita.

Nel 1809 rispetta le usanze tipiche dell’alta società intraprendendo il Grand Tour, e al suo ritorno pubblica i primi due canti di “Childe Harold’s Pilgrimage”, ottenendo un incredibile successo. Celebre, nobile e colto, Lord Byron vive di eccessi sfrenati, ha popolarità con le donne, e le relazioni che intraprende sono innumerevoli: ragazzine, donne sposate, fanciulle speranzose…

Si sposa pure, una volta, ma il matrimonio non è destinato a durare.Fra viaggi, relazioni sentimentali e amicizie fra cui spiccano i nomi di Madame de Staël, Percy Bysshe Shelley e di sua moglie Mary, Lord Byron continua a scrivere poemi e short poems, divenendo uno dei massimi esponenti del secondo Romanticismo inglese. Lord Byron muore in Grecia, a causa di febbri reumatiche, nel 1824. Vi si era recato l’anno precedente per allontanarsi dai moti politici che interessavano il Regno Unito.

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