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“E dopo” (1931) di Federico Garcia Lorca, sublime poesia sulla fine dell’amore

Cosa succede quando l'amore finisce? Quali sono gli effetti? Scoprilo grazie ai versi di "E dopo" meravigliosa poesia di Federico Garcia Lorca.

E dopo di Federico Garcia Lorca è una poesia che ci offre una profonda riflessione sull’amore che finisce, che si dissolve perché le intemperie del tempo iniziano a far sentire i loro effetti sulla solidità della relazione.

Il poeta andaluso sembra sottolineare che tutto è destinato a finire senza le dovute sollecitazioni. L’amore è qualcosa che ha bisogno di stimoli, di vigore. Va tenuto in vita e quando non ci si riesce si genera inevitabilmente “il deserto, tutto diventa arido e senza vita.

E dopo fa parte della sezione Poema de la siguiriya gitana della raccolta di poesie Poema del cante jondo di Federico Garcia Lorca, pubblicata per la prima volta nel 1931.

Leggiamo la poesia di Federico Garcia Lorca per coglierne il profondo significato.

E dopo di Federico Garcia Lorca

I labirinti
creati dal tempo
svaniscono.

(Rimane solo
il deserto.)

Il cuore,
fonte del desiderio,
svanisce.

(Rimane solo
il deserto.)

L’illusione dell’aurora
e i baci
svaniscono.

Rimane solo il deserto.
Un ondulato
deserto.

 

Y Deepués, Federico Garcia Lorca

Los laberintos
que crea el tiempo
se desvanecen.

(sólo queda
el desierto)

El corazón,
fuente del deseo,
se desvanece.

(sólo queda
el desierto)

La ilusión de la aurora
y los besos,
se desvanecen.

Sólo queda el desierto.
Un ondulado
desierto.

L’amore diventa un deserto se non si coltiva

E dopo è una poesia sulla fine dell’amore di Federico Garcia Lorca che mette in scena le sensazioni che crea un amore che si è consumato nel tempo, lasciando dietro di sé il vuoto e la solitudine.

I sogni, i desideri, le pulsioni, l’affetto ache dovrebbe essere il sale della relazione sembra risentire gli effetti del tempo che passa, delle routine che finiscono per appiattire ogni cosa.

Il deserto, infatti, diventa il simbolo del dopo, di un’anima arida che un tempo era ricca di passione e di sogni, ma che ora si ritrova priva di tutto. Tuttavia, c’è sempre un piccolo spiraglio. Anche nella solitudine, resta un’onda lieve di ricordi e di emozioni che continuano a vivere dentro di noi.

Approfondiamo il significato dei versi di Federico Garcia Lorca, per condividere questa cruda, ma vera, riflessione che ci offre il opoeta spagnolo.

Quando non resta nulla del percorso insieme

Nella prima strofa il poeta evidenzia che l’amore è spesso un percorso intricato, un labirinto fatto di momenti condivisi, di emozioni intrecciate, di ricordi accumulati nel tempo. Tuttavia, con la fine dell’amore, tutto questo svanisce. Il tempo, che sembrava costruire qualcosa di solido, ora si rivela effimero.

“Rimane solo il deserto” ci dice Federico Garcia Lorca, ovvero tutto ciò che dovrebbe creare emozioni, non riesce più a stimolare niente. Rimane il vuoto assoluto, contaminato da quella fastidiosa aridità che rende l’umano privo della dovuta sensibilità.

Il poeta utilizza le parentesi per evidenziare che è la voce interiore a parlare, la dolorosa consapevolezza che sta accadendo qualcosa di doloroso, che fa male e che ha bisogno di trovare delle risposte.

La fine di ogni speranza comune

“Il cuore, fonte del desiderio, svanisce.” Il cuore, il simbolo di amore e della passione per eccellenza, non trova più la fonte da cui sgorgava il desiderio. Con la fine dell’amore, tutto si prosciuga, lasciando solo un senso di aridità emotiva. Non resta più nulla se non il silenzio e l’assenza.

“L’illusione dell’aurora e i baci svaniscono.” L’aurora è il simbolo di un nuovo inizio, della speranza e della felicità che caratterizzano la nascita di un amore. Ma, quest’alba è una mera illusione, il che suggerisce che l’amore stesso potrebbe essere stato ingannevole o destinato a finire.

In un certo senso vive sempre la speranza che la scintilla possa scoccare ancora e accendere la fiamma cel desiderio, ma sembra non esserci nessuna speranza che ciò possa accadere. Non a caso, I baci, i gesti d’intimità, lo stesso legame e l’appartenza iniziano a svanire, quando la relazione sembra non riuscire più ad essere vitale.

Anche in questo caso, Federico Garcia Lorca ribadisce che “resta solo il deserto”, un paesaggio metaforico di silenzio, solitudine e mancanza. Non a torti il poeta andaluso è proprio quello che si prova, quando si avverte che non c’è più niente da condividere.

Il poeta tende a definire anche la natura metaforica della sensazione provata: “Un ondulato deserto.” Quest’ultimo verso introduce un dettaglio che può essere letto in due modi.

L’illusione che possa ancora accadere qualcosa

Il deserto non è completamente piatto, il che potrebbe suggerire che, nonostante la solitudine, ci siano ancora emozioni che affiorano, anche se in modo più lieve e lontano.
L’ondulazione potrebbe simboleggiare il ricordo che ancora si muove dentro l’anima, come un’eco di ciò che è stato, qualcosa che non svanisce del tutto.

Purtroppo, ci avverte Federico Garcia Lorca, bisogna vivere di realismo. molte relazioni vengono risucchiate dall’apatia della roiutine, dalla mancanza dei reciporoci stimoli, dal desiderio che cala, dalla possibilità che lo stare insieme svela lacune profonde della stessa relazione.

Tutto fìnisce, per questo bisogna impegnarsi

Non c’è niente di certo nella vita, solo il fatto che ogni cosa è destinata a finire. Rimane la scelta se offrire tale certezza alla fine della vita o all’incapacità di tenere in piedi il rapporto mentre si è ancora vivi e vegeti.

Una scelta importante se si vuole trasformare il deserto in una terra fertilissima, in un campo dove sgorga sempre l’acqua. Tutti abbiamo la possibilità di poter scegliere, niente è dettato per sempre, se non la morte.

Quindi, facciamo nostri i versi di Federico Garcia Lorca e se si vuole vivere il più al lungo possibile una relazione d’amore, serve impegnarsi, facendo in modo che la fonte del desiderio non si esaurisca mai. Richiede sacrifici, impegno, volontà, ma queste cose necessarie richiede l’amore.

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