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“Dammi la mano” (1924) la geniale poesia di Gabriela Mistral che invita all’amore

Scopri i versi della meravigliosa poesia "Dammi la mano" di Gabriela Mistral, sul potere dell'amore per trovare armonia, gioia e felicità.

Dammi la mano (Dame la mano) è la poesia di Gabriela Mistral che, attraverso un linguaggio semplice e diretto, ci invita a mettere da parte i conflitti e a prendere l’amore come unica strada per la libertà e l’uguaglianza.

Un messaggio di grande impatto, un inno all’Amore (con la A maiuscola) come unica via di salvezza e come essenziale per vivere una vita piena di felicità e di gioia. in un mondo che sembra prediligere il conflitto e la guerra, i versi del Premio Nobel per la Letteratura del 1945, sembrano diventare il manifesto alla fratellanza e alla pace

Dame la mano fa parte della sezione Rondas (il Rondò è una poesia di 3 strofe con 2 rime e un ritornello alla fine) del libro Ternura (Tenerezza), la seconda raccolta di poesie di Gabriela Mistral, pubblicata per la prima volta nel 1924, che si propone non solo di divertire ed educare i bambini, ma anche di richiamare gli adulti alla loro responsabilità nell’educazione dei bambini.

Ma, leggiamo l’appello poetico di Gabriela Mistral ad avere il sostegno del suo amante, per apprezzarne la qualità del significato.

Dammi la mano di Gabriela Mistral

A Tasso de Silveira

Dammi la mano e danzeremo
dammi la mano e mi amerai
come un solo fior saremo
come un solo fiore e niente più.

Lo stesso verso canteremo
con lo stesso passo ballerai.
Come una spiga onduleremo
come una spiga e niente più.

Ti chiami Rosa ed io Speranza
però il tuo nome dimenticherai
perché saremo una danza
sulla collina e niente più.

* Il mio compagno, il poeta Tasso de Silveira, mi ha salvato una strofa perduta di questa Ronda, l’unica che forse contava curare, e che era stata soppressa da un editore o da un tipografo…

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Dame la mano, Gabriela Mistral (Testo Originale)

A Tasso de Silveira

Dame la mano y danzaremos;
dame la mano y me amarás.
Como una sola flor seremos,
como una flor, y nada más…

El mismo verso cantaremos,
al mismo paso bailarás.
Como una espiga ondularemos,
como una espiga, y nada más.

Te llamas Rosa y yo Esperanza;
pero tu nombre olvidarás,
porque seremos una danza
en la colina y nada más…

* Mi compañero el poeta Tasso de Silveira, me salvó una estrofa perdida de esta Ronda, la única que tal vez importaba cuidar, y que había sido suprimida por editor o tipógrafo…

Dammi la mano il significato della poesia

Dammi la mano di Gabriela Mistral (pseudonimo di Lucila de María del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga, nata a Vicuña il 7 aprile 1889 e morta a New York, 10 gennaio 1957) è una poesia che rende omaggio all’amore e alla vita.

La poetessa cilena inizia la poesia da innamorata che parla al proprio amore a cui chiede di darle la mano. Un invito ad amarla e a “danzare” con lei. In questo modo, si trasformerebbero in un unico fiore e nient’altro.

La seconda strofa continua con la stessa tensione, in cui Gabriela Mistral ritiene che questo tempo di danza e canto insieme prò trasformarli entrambi in erba nel vento.

Tuttavia, la terza strofa dà una leggera svolta a questo flusso di pensiero. Lei veste i panni della “Speranza” e chiama il suo amante Rosa. Grazie all’amore empatico che si creerà tra i due, lui potrà rinunciare al suo nome, (ci ricorda una frase di Romeo e Giulietta di William Shakespeare), perche insieme si trasformeranno in un unico elemento danzante sulle colline.

Come si può evincere chiaramente il filo conduttore di tutte e tre le strofe è l’amore e la vita. Attraverso gli elementi della natura, l’autrice intende sollecitarci a ballare una “danza” che ci unisce in modo fraterno. Amore inteso anche come segno di pace nel mondo e, in definitiva, come l’unica cosa che può salvarci.

Una poesia da vivere come la scena di un film

Una delle caratteristiche principali di questa poesia è il suo carattere visivo. Gabriela Mistral come la regista di un film e grazie a un linguaggio semplice che espone le idee in modo chiaro, ci porta a “vivere” questa collina immersa nella  natura, con i suoi  “fiori”, “spighe”.

È chiara la metafora con la danza della vita. Tutto in armonia nella vita naturale. Il soffio del vento fa danzare le spighe, i fiori e immergendosi in questa armonia, si entra a far parte di questa danza. 

La poetessa Premio Nobel ci dona una visione fantastica di ciò che veramente conta nella vita. Se proviamo a contrappone le immagini che la poesia ci dona, con quelle legate a qualsiasi conflitto, tutta l’armonia cessa di esistere e la vita si trasforma in morte e distruzione. 

Abbandonarsi a questa danza significa lasciarsi guidare dai principi assoluti dell’amore, gli unici che possono donare gioia e felicità per l’eternità.

L’amante non è un singolo, ma l’intera collettività

Sebbene Mistral in questa poesia si rivolga a un “tu” specifico, è possibile leggere un coinvolgimento collettivo. Il “tu” può essere considerata l’intera umanità.

Così possiamo intendere la prima strofa come un appello all’unione di tutti gli esseri umani nella stessa “danza”. Intendendo questo come un movimento che chiede la pace nel mondo, la coesione dei popoli, senza distinzione di etnia o cultura.

Un invito fatto per mezzo dell’anafora nei primi due versi e che mira a unire tutti gli esseri umani nei due versi successivi, attraverso l’uso del paragone.

“Come un unico fiore”, siamo tutti un “uno”. In questo “gioco” che la scrittrice mette in scena, danzeremo tutti, a mani giunte, e saremo come petali che formano un unico fiore.

Così, questo breve girotondo per bambini, in realtà, è un inno alla solidarietà e all’uguaglianza.

La naturalità che genera unione

Gli elementi della natura sono molto presenti nella poesia e svolgono un ruolo molto importante nel dare ritmo e sonorità al linguaggio. Bisogna cogliere il giusto significato della metafora della danza nell’ondeggiare degli elementi del paesaggio, in questo caso le spighe.

Questa immagine come dicevamo già trasmette unione e armonia. Le spighe che ondeggiano vicine nei campi, offrono, infatti, la sensazione di unanimità osservate da lontano. Se uniamo le mani e danziamo allo stesso ritmo saremo anche noi un’unica entità.

Allo stesso modo, l’inclusione di questi elementi indica che Mistral intende unire gli esseri umani con la natura. Attraverso le sue parole stabilisce una connessione radicata tra l’uomo e la terra. La terra come genesi e radice di tutti gli esseri viventi.

L’amore è il motore della vita e del mondo

La poesia di Gabriela Mistral ha la capacità di farci riflettere sulla realtà, dai problemi comuni della società all’io individuale. Questa poesia ci insegna che l’amore è il motore del mondo e che solo attraverso di esso potremo unificarci, senza distinzioni, e vivere insieme in pace.

Rosa e Speranza sono nomi comuni per le donne, almeno nel contesto in cui viveva la scrittrice cilena. La rosa è anche un fiore molto presente nella poesia. La speranza è uno stato d’animo che sorge quando ciò che si desidera viene presentato come raggiungibile.

Con la scelta di questi nomi, Mistral mantiene l’allusione alla natura utilizzando il nome Rosa e, d’altra parte, “Esperanza” rappresenta quella virtù che gli esseri umani non devono perdere se vogliono raggiungere i loro obiettivi. In questo caso, l’armonia tra gli esseri umani si raggiunge solo se si segue la via dell’amore.

Tuttavia, questi nomi promuovono anche l’amore libero, senza distinzioni di sesso o di razza. In questo senso Rosa e Speranza possono anche essere anche due donne che si amano (in generale qualsiasi essere umano).

L’intento educativo della poesia

Come gran parte delle opere di Gabriela Mistral, anche Dammi la mano con assoluta eleganza e raffinatezza si pone un intento educativo molto importante, rivolto ai bambini e ai ragazzi, ma che per primi dovrebbero fare proprio il mondo degli adulti. 

Attraverso questa poesia Mistral infatti ci dona un’importante riflessione sulla società e sulla diversità. Solo lasciandosi trasportare dall’armonia culturale, dall’amore per gli altri, dalla tolleranza e dalla fratellanza, ci si può trasformare nell’assoluto.  

La danza non è è altro che la rappresentazione di questa trasformazione che gli individui possono compiere. Da due soggetti diversi, il ballo crea un’unica e armonica figura, più bella e piena di grazia. 

La trasformazione empatica permette di migliorare la nostra condizione esistenziale, diventando qualcosa di più complesso e perfetto.

La dedica a Tasso de Silveira

Riguardo alla dedica e alla nota che segue la poesia, Gabriela Mistral non si era accorta che mancava una strofa. Probabilmente era perduta tra la pila di carte e appunti che la scrittrice cilena aveva. Fu però lo scrittore brasiliano Tasso de Silveira a ricordare a Lucila Godoy che alla poesia su cui stava lavorando mancava appunto una strofa.

Come una rivelazione, Mistral la cercò e la trovò. Ecco perché leggendo Dammi la tua mano troviamo la dedica allo scrittore e poeta brasiliano.

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