Pensate mai a quanto bene possiamo fare a noi stessi e al nostro prossimo? E a quanto male possiamo produrre, viceversa, a noi stessi e agli altri? Chissร quali sarebbero i dati in statistica se considerassimo le nostre azioni.
In occasione della Giornata Internazionale delle Coscienze che ricorre ogni anno il 5 aprile vogliamo farvi scoprire “Contributo alla statistica”, una profonda poesia di Wisลawa Szymborska che sfrutta la metafora della statistica per raccontare la vita e gli uomini, i nostri pregi e i nostri difetti.
La Giornata Internazionale delle Coscienze
Istituita con una risoluzione del 25 luglio del 2019, la Giornata Internazionale delle Coscienze รจ stata concepita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come una ricorrenza per ricordare e riflettere su tutte le ingiustizie, le brutture e le tragedie che colpiscono da sempre l’umanitร a causa della nostra violenza e indifferenza.
Sembra impossibile che noi, entitร singole in un mondo abitato da miliardi di individui, possiamo fare la differenza per qualcuno o qualcosa. Le guerre, la povertร , la fame, la malattia, la sofferenza di cui รจ pieno il mondo appaiono come mostri enormi e inarrestabili. La Giornata Internazionale delle Coscienze nasce proprio per questo scopo, per ricordarci che, nonostante siamo una goccia nell’oceano sterminato, una goccia puรฒ fare tanto, per se stessa e per gli altri.
Ecco perchรฉ oggi abbiamo deciso di condividere con voi “Contributo alla statistica”, una bellissima poesia con cui Wisลawa Szymborska ci aiuta a riflettere su quanto le nostre azioni e i nostri pensieri incidano sull’ambiente che ci circonda, e su come, in fondo, siamo tutti uguali.
“Contributo alla statistica” di Wisลawa Szymborska
“Su cento persone:
che ne sanno sempre piรน degli altri
– cinquantadue;
insicuri a ogni passo
– quasi tutti gli altri;pronti ad aiutare,
purchรฉ la cosa non duri molto
– ben quarantanove;
buoni sempre,
perchรฉ non sanno fare altrimenti
– quattro, beโ, forse cinque;propensi ad ammirare senza invidia
– diciotto;
viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
– settantasette;dotati per la felicitร ,
– al massimo poco piรน di venti;
innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
– di sicuro piรน della metร ;crudeli,
se costretti dalle circostanze
– รจ meglio non saperlo
neppure approssimativamente;
quelli col senno di poi
– non molti di piรน
di quelli col senno di prima;che dalla vita prendono solo cose
– quaranta,
anche se vorrei sbagliarmi;
ripiegati, dolenti e senza torcia nel buio
– ottantatrรฉ
prima o poi;degni di compassione
– novantanove;
mortali
– cento su cento.
Numero al momento invariato”.
Wisลawa Szymborska
Wisลawa Szymborska รจ la piรน celebre poetessa polacca mai esistita. Tra le piรน amate e apprezzate dal grande pubblico, le sue raccolte hanno raggiunto numeri di vendita incredibili, pari ai piรน importanti autori di prosa, nonostante Szymborska abbia piรน volte ironizzato sul fatto che la poesia piace a non piรน di due lettori su mille.
Nata il 2 luglio del 1923 in una piccola cittร della Polonia occidentale di nome Kornik, Wisลawa Szymborska รจ cresciuta aย Cracovia, dove ha studiato Lettere e Sociologia.
Abbandonati gli studi per via dei problemi economici della famiglia, ha iniziato a lavorare nelle ferrovie. Grazie a questo lavoro, รจ riuscita a scampare alla deportazione tedesca della Seconda Guerra Mondiale. Szymborska ha poi lavorato come segretaria per una rivista di didattica e, allo stesso tempo, come illustratrice di libri. Molto attiva nella vita culturale della cittร , ha collaborato nel dopoguerra alla rivista โWalkaโ (Lotta).
Le poesie di Wisลawa Szymborska sono state pubblicate su varie riviste prima di essere racchiuse in vere raccolte poetiche. Il primo componimento, โCerco una parolaโ, รจ uscito nel marzo 1945 sul quotidianoย Dziennik Polski.
Dopo la pubblicazione delle sue prime raccolte, lโautrice di “Contributo alla statistica” ha ottenuto incarichi di redattrice in diverse riviste polacche.
La terza raccolta poetica, โAppello allo Yetiโ ha consacrato Szymborska al grande pubblico e alla critica. In seguito a numerosi premi e riconoscimenti, ottenuti tanto in Polonia quanto allโestero, รจ stata insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996.